Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Isola Gallinara. È un ossimoro pretendere di valorizzarlo! Un minimo di turisti sì ma nulla più. Il progetto di rilancio di Regione e Comune. 2/Cosa insegna la Scogliera di Dego


Ci risiamo con quello “sputo” (senza offesa) di isoletta davanti al mare di Albenga. Un vero “diamante” di biodiversità ed integra bellezza che da sempre è stata così goduta dal turismo rivierasco ligure. E che invece oggi lo si vuole a tutti costi manipolare (520 mila euro di progetti, è un dato che fa paura per l’attuale stato di bellezza ambientale e paesaggistica dell’isola!) 2/Leggi illustrazione del progetto di Regione Liguria e Comune di Albenga. 3/Vedi cosa insegna la sorte della Scogliera di Dego vecchia di 28 milioni di anni.

di Franco Zunino*

Per farne, dicono, una “risorsa” turistica (come se non lo fosse mai stata!). Si riparla di progetti (e in Italia tutti sanno cosa si nasconda dietro a questa parolina, specie quando ad utilizzarla sono i politici!). La Gallinara è un valore: ed un valore lo si preserva. È un ossimoro pretendere di valorizzarlo!

In realtà l’unico “progetto” che bisognerebbe realizzare è quello di acquisirla al patrimonio pubblico affinché la si possa dichiarare “riserva integrale”, godibile quasi esclusivamente dalla costa, come per centinaia di anni è stata goduta. Ovvio che, al limite, un minimo di turisti a severo numero chiuso (non a pagamento!) lo si possa anche consentire, ma nulla di più.

Questo è la “scuola al turismo di tutta Europa” che la Gallinara dovrebbe divenire, non il suo addomesticamento e snaturamento sotto ogni forma che il suddetto progetto prevede (con il solo “contentino” ambientalista della reintroduzione della Rosa gallinariae che lo stesso prevede). Uno dei pochi luoghi della riviera ligure rimasto immutato da centinaia di anni, con la garanzia della sua proprietà privata, che ora lo si vuole assaltare e assoggettare alle esigenze turistiche (come se la Riviera ligure fosse scarsa di attrazioni turistiche!) affinché anch’essa renda danaro!

Può sembrare assurdo, ma dopo l’esperienza della Riserva dell’Adelasia passata dai privati (conservazionisti!) al pubblico (valorizzatore!), l’unico modo per salvare quest’isoletta, così come la sua gemella Bergeggi, è forse quello di evitare che sia acquistata alla pubblica proprietà! Perché giocando con le terminologie e mistificando i significati, è proprio così che si sta vandalizzando la Riserva Naturale dell’Adelasia: un esempio che farà scuola per la Gallinara! E il gioco di parole è già iniziato…

*Franco Zunino

( Segretario Generale AIW)

ISOLA GALLINARA- DALLA REGIONE LIGURIA – COMUNICATO STAMPA – GENOVA.

Oggi prende il via il progetto di valorizzazione dell’isola Gallinara e della costa del ponente savonese antistante, che è un sito straordinario, sia dal punto di vista culturale che naturale e non solo della Liguria, ma dell’intero bacino del Mediterraneo. Il nostro obiettivo è sviluppare il potenziale dei quest’isola, condividendo con tutti gli stakeholder pubblici e privati nuove forme di turismo esperienziale e sostenibile legate al mare, nel pieno rispetto della natura, risorsa unica che costituisce uno dei fattori di attrattività più rilevanti per l’intera Liguria”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la presentazione del progetto finanziato dall’Unione europea attraverso lo Strumento di Support Tecnico per la valorizzazione dell’isola Gallinara, che si è svolta oggi in Sala Trasparenza.

Il progetto “Liguria Tourism” prevede la messa a punto di nuove proposte di turismo outdoor sostenibile delle zone marino-costiere di questo straordinario territorio, anche attraverso la realizzazione di una azione pilota, una zona delimitata da boe rimovibili e temporanee, che delimiteranno una piscina naturale adibita alla fruizione turistico-sportiva.
Attraverso lo Strumento di Supporto Tecnico, la Commissione europea affianca gli Stati Membri nell’affrontare, con opportune riforme, le sfide collegate alle dimensioni chiave della transizione verde e della crescita regionale e locale – aggiunge Mario Nava, Direttore Generale della DG REFORM della Commissione Europea -. Il futuro modello di sviluppo turistico sostenibile metterà al centro la formazione delle imprese e dei giovani, per generare nuovi sbocchi occupazionali e trattenere i talenti nel territorio.
Inoltre, grazie al suo carattere innovativo, questo progetto di supporto tecnico per lo sviluppo della Liguria Occidentale, attraverso la cooperazione tra Regione, Commissione europea e Università di Genova, permetterà la condivisione di buone pratiche con altre regioni europee che si trovano ad affrontare simili sfide”.

Siamo orgogliosi che la DG REFORM della Commissione Europea per aver selezionato questo progetto presentato dalla Liguria dall’Università di Genova – spiega ancora il vice presidente con delega al Marketing territoriale Alessandro Piana – , che realizzeranno uno studio per la messa a punto del modello di turismo sostenibile e la progettazione del campo boe della piscina naturale, a garanzia della massima sostenibilità ambientale. L’intento è infatti quello di valorizzare il capitale di biodiversità di questi luoghi in modo duraturo abbracciando una strategia di marketing territoriale capace di attrarre ulteriori visitatori sensibili alle nostre bellezze paesaggistiche e all’ambiente”.

Un grande e ampio progetto di rilievo per la Regione Liguria e che risulta coerente ed integrato con le azioni di tutela e valorizzazione del paesaggio costiero antistante che abbiamo promosso nel tempo – continua l’assessore Marco Scajola -. oltre a dedicare azioni alla formazione alle imprese turistiche e ai giovani sulla transizione ecologica e digitale, che si aggiungeranno alle numerose attività formative in questo Settore già messe in atto dalla Regione con il FSE + in questo in questo periodo di programmazione”.

Il progetto prevede anche un’analisi della domanda di turismo sostenibile e un’intensa attività di coinvolgimento e supporto agli operatori turistici nella definizione di nuove proposte ai visitatori basate sulla valorizzazione della natura e dei valori culturali, tra i quali l’area archeologica subacquea dei fondali della Gallinara – continua l’assessore al Turismo Augusto Sartori -. Crediamo che tale offerta potrà generare occupazione sul territorio anche ai giovani, che intendono lavorare in questo Settore”.

L’isola di Gallinara – aggiungono il sindaco Riccardo Tomatis e il consigliere delegato alla valorizzazione dell’Isola Gallinara Giorgio Cangianoè al centro dell’attenzione della nostra Amministrazione da quando, grazie all’intervento tempestivo del Comune e dell’allora Ministro Franceschini, è stato esercitato il diritto di prelazione su una parte dell’isola. Da quel momento è iniziata una trattativa per acquisizione dell’intera Gallinara, non solo infatti sono stati intrapresi progetti di valorizzazione che permetteranno di tutelare e salvaguardare questo straordinario bene e di renderlo fruibile, naturalmente in maniera controllata, al pubblico. Tra gli altri ricordiamo: • 3 milioni di euro finanziati dal Governo e gestiti dalla Soprintendenza per un progetto che prevede il ripristino delle utenze (luce e acqua) sull’isola al fine di realizzare un polo museale di archeologia subacquea visitabile da cittadini e turisti. • due progetti di tutela (da circa 50 mila euro ciascuno) finanziati con i fondi PSR 2014/2020: il “Piano di Gestione della Zona Speciale di Conservazione (ZSC)” e il Piano dell’area protetta “Riserva naturale regionale Isola Gallinara”. Tali progetti sono già stati approvati e presentati alla città- • il progetto finanziato dall’Unione europea attraverso lo Strumento di Support Tecnico “Liguria Tourism. Sviluppo Regionale della Liguria Occidentale” Quest’ultimo progetto, presentato dalla Regione Liguria, vede l’importante collaborazione dell’Università di Genova, come partner attuativo, che svilupperà nuove proposte di turismo outdoor marino e costiero nelle aree antistanti e attorno all’isola, oltre a fornire assistenza tecnica per due anni. Albenga è sempre più attrattiva dal punto di vista turistico e lo è anche per il turismo legato all’outdoor grazie al suo clima che permette di svolgere attività 365 giorni l’anno e al suo straordinario territorio che permette, in pochi chilometri di passare dal mare alla montagna. Stiamo lavorando a progetti di valorizzazione del nostro entroterra e il progetto Liguria Tourism ci darà la possibilità di diventare un modello di gestione del turismo marino per tutta l’Europa. Inoltre, grazie a questo primo passo, avremo a possibilità di dare seguito a tutti quei progetti presentati da diversi soggetti per la valorizzazione del nostro mare, pensiamo ai progetti di tutela della posidonia o a quelli sportivi legati al nuoto in acque libere o la subacquea per fare alcuni esempi. Ringraziamo tutti gli Enti coinvolti per la collaborazione”.
Il progetto di valorizzazione è stato presentato da Regione Liguria a fine marzo del 2023 e le attività previste sono poi state affidate all’Università di Genova dalla Direzione generale Reform della Commissione Europea, che si occupa di sostenere le riforme degli stati membri. All’interno del progetto è prevista anche una “piscina natatoria temporanea”, ideata valorizzando la conformazione naturale dell’isola, che sarà capace di fungere da polo attrattore di diversi attori ed imprese, in connessione con le attività costiere legate allo sport e all’outdoor marini. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Comune di Albenga, l’ANCI e i Comuni limitrofi, la Capitaneria di Porto, rappresenterà un caso di studio il cui esito potrebbe essere replicato in altri contesti europei e nazionali in chiave di valorizzazione territoriale.
Siamo onorati che l’Università di Genova sia stata selezionata come partner attuativo di un progetto, complesso e ambizioso, di elevata rilevanza per il nostro territorio. Sono coinvolti quattro dipartimenti dell’Ateneo a sottolineare l’interdisciplinarietà delle azioni che saranno implementate con il coordinamento del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali. Le competenze dell’Università verranno arricchite da quelle delle comunità locali, delle amministrazioni pubbliche, delle aziende che già operano nel settore turistico della zona costiera di fronte all’Isola della Gallinara, con un modello di lavoro innovativo che sarà emulato in altre realtà, anche all’estero – conclude il Rettore Federico Delfino -. Quando il progetto finirà, nell’ottobre del 2025, avremo costruito insieme con tutti questi portatori di interessi, a Liguria Ricerche e a Regione Liguria, un nuovo modo di concepire lo sviluppo del turismo nei territori per disegnare un futuro che porti ricchezza ma sia anche rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali”.-

3/LA SCOGLIERA DI DEGO VECCHIA DI 28 MILIONI DI ANNI E POCO CONOSCIUTA AL PUBBLICO

Tanto per essere in tema: «Vecchia di quasi 28 milioni di anni, la scogliera fossile di Dego è tra le più grandi e meglio conservate di tutto il nord ovest italiano: un sito geopaleontologico ancora poco conosciuto dal grande pubblico, ma che ha visto tuttavia i suoi reperti fossili viaggiare per l’Europa e il mondo come indici di classificazione di diversi gruppi fossili.»

Ecco, un sito così negli USA sarebbe da tempo stato dichiarato Monumento Nazionale o, comunque, sito protetto, messo sotto una campana di vetro affinché non venga rovinato e perso con eccessi di visite e ricercatori di reperti. Da noi si pensa solo a come “valorizzarlo”, che poi vorrà dire sfruttarlo e depauperarlo. Così va l’Italia, nota in tutto il mondo proprio per la scarsa cura dei propri patrimoni ambientali e culturali in genere! L’Adelasia e la Gallinara ne sono un esempio!

Tanto per fare un altro esempio eclatante, non dimentichiamoci che lo stesso simbolo valbormidese (ma si potrebbe dire, nazionale, per la sua unicità!) dei valori geologici, qualche anno fa lo si voleva finanche consolidare “imbrattandolo” di cemento, per il timore di dovere un giorno perdere (cosa che dovrà giocoforza avvenire, perché così avverrà) il suo “valore turistico”: il Fungo (geologico) di Piana Crixia.

Valorizzate, valorizzate, e ben poco del “valore” finirà per restare ai posteri!

Franco Zunino

( Segretario Generale AIW)


Avatar

Trucioli

Torna in alto