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Alassio. Al Nove di Villa Pergola il premio ‘Migliore Proposta Vegetaria e Vegana 2024’. 2/Varigotti in ‘ansia’ per il glorioso ristorante Muraglia-Conchiglia d’Oro


Alassio. Il Nove di Villa della Pergola vince il Prestigioso Premio “Miglior Proposta Vegetariana e Vegana 2024”. Il ristorante riapre nella primavera 2024. 2/E’ un tam-tam, un passaparola che si ascolta ormai da un anno e mezzo: Chiude lo storico ristorante ‘Muraglia-Conchiglia d’Oro’?

La chef Giorgio Pignagnoli e Francesca Ricci – Ristorante Nove Villa della Pergola

COMUNICATO STAMPA – Da Le Guide de L’Espresso arriva il Premio Speciale assegnato al menu degustazione “Orto”. Soddisfazione anche per la conferma della Stella Michelin per il quarto anno consecutivo e per le due Forchette del Gambero Rosso.

Alassio, grazie al Nove, entra de facto nell’Olimpo delle mete fine dining confermandosi green destination.

Il Ristorante Nove di Villa della Pergola Relais Châteaux di Alassio conferma il suo livello di eccellenza e si affaccia alla stagione 2024 pronto a conquistare nuovi traguardi.

Ultimo in ordine cronologico il riconoscimento dei due Cappelli, con un punteggio di 16.50 su 20, nella Guida dell’Espresso diretta da quest’anno da Andrea Grignaffini.

Nella stessa occasione, dal Palco del Teatro Nazionale di Milano, al Nove è stato assegnato il prestigioso “Premio speciale per la miglior proposta Vegetariana e Vegana” per il Menu degustazione “Orto”.

Premio miglior proposta Vegetaria e Vegana per menù degustazione ‘Orto’

Un premio speciale, ricevuto di fronte a una platea dove era presente il meglio del mondo della ristorazione del nostro paese, che inserisce il Nove in una “doppia magica dozzina di 24 persone che rappresentano il meglio dell’Italia in questo preciso momento e che in un ambito preciso sono un’eccellenza”, di cui fanno parte nomi come Niko Romito, Massimo Bottura, Carlo Cracco e luoghi iconici come Da Vittorio o Villa Crespi.

L’Executive Chef Pignagnoli, nei piatti che compongono “Orto” è riuscito a interpretare ed esaltare “le più antiche e preziose materie prime che giungono dalla nostra terra e si rendono interpretazione di scelte e stili di vita”.

È una grande emozione ricevere su un palco così importante un riconoscimento dall’Espresso: riceverlo poi per la proposta vegetariana è motivo di orgoglio, soprattutto per il lavoro che c’è dietro – dice Giorgio Pignagnoli -. Una conferma del successo del progetto dell’Orto Rampante, la nostra azienda agricola che sorge sui terreni adiacenti a Villa della Pergola e che ci fornisce prodotti vegetali in quantità, permettendoci di approvvigionare preziose materie prime a reale cm 0 e che riflette pienamente la ricchezza e la varietà del nostro territorio. Il nostro menù degustazione ‘Orto’ offre agli ospiti un’esperienza culinaria completa e immersiva: la possibilità unica di gustare i prodotti della nostra azienda agricola uniti ai sapori dei nostri rigogliosi Giardini. Si crea un viaggio sensoriale intenso e avvolgente: al Nove, infatti, gli ospiti sono circondati dalla bellezza e dai profumi dei Giardini e ritrovano queste stesse essenze sapientemente trasformate nei piatti che proponiamo”.

Lo Chef e la sua squadra attingono magistralmente anche dai Giardini di Villa della Pergola, premiati come “Il Parco più bello d’Italia”, per frutti, agrumi, fiori eduli ed erbe aromatiche.

Questi ideali e queste idee di interpretazione delle verdure, del mondo dell’orto e del verde, sono il massimo”: questa la motivazione di Sergio Fessia al momento della consegna del premio in rappresentanza di OrtoBra Gourmet, progetto che mira alla selezione dei migliori prodotti di frutta e verdura e al controllo delle relative produzioni.

Solo pochi giorni fa al Teatro Grande di Brescia, alle porte della Franciacorta, si era tenuta la cerimonia di consegna delle Stelle Michelin, dove il Nove di Alassio ha ottenuto la Stella anche per il 2024, confermando la sua presenza nella prestigiosa Guida per il quarto anno consecutivo.

Un ulteriore riconoscimento che premia l’importante lavoro e il forte e costante impegno condiviso da parte di tutta la Famiglia di Villa della Pergola e del Nove, a partire dall’executive Chef Giorgio Pignagnoli, dalla Restaurant Manager Francesca Ricci e dalla General Manager e maître de Maison Nadia Finelli, fino a tutta la squadra di cucina e di sala, ai giardinieri e agli ortolani.

È invece dello scorso mese l’assegnazione al Nove delle due Forchette nella Guida del Gambero Rosso, insieme a soli altri sei ristoranti della nostra Regione.

Ulteriori risultati che sigillano la realtà del Nove come punto di riferimento del mondo enogastronomico e della ristorazione di eccellenza e che impreziosiscono il nostro territorio, la Liguria e in particolare la città di Alassio: inserita in un territorio discreto ma prezioso, la nostra città si conferma green destination ed entra così nell’Olimpo delle mete fine dining.

Un territorio fortunato il nostro, che si presta in maniera naturale a raffinate contaminazioni, dove la cucina del Nove si fa portavoce della profonda espressione di valori e di una visione, e che è parte di un ecosistema: una forte connessione con il territorio, stretti rapporti con i piccoli produttori e un’ispirazione che viene dal mare e dall’entroterra, con una visione internazionale e contemporanea in dialogo con il mondo e con uno sguardo al futuro.

“Questi riconoscimenti sono stimoli forti, che ci motivano a lavorare per raggiungere nuovi e importanti obiettivi. Il 2023 è stato un altro anno fondamentale per il Nove e Villa della Pergola. Tutti i nostri sforzi sono stati concentrati su un obiettivo comune: rappresentare al meglio l’essenza della Liguria e la nostra visione di ospitalità e territorio. Un passo significativo in questa direzione è stata l’introduzione dell’azienda agricola L’Orto Rampante, che da ormai 5 anni con i suoi prodotti, insieme a quelli dei Giardini, ci consente di proiettarci ulteriormente verso l’eccellenza. Ricevere il prestigioso premio de Le Guide de l’Espresso per il nostro menu degustazione “Orto” rappresenta un traguardo di grande soddisfazione – dichiara Francesca Ricci, Restaurant Manager -. Qui a Villa della Pergola tutti hanno supportato e creduto nel nostro progetto permettendo al Nove di ampliare con successo la sua visione e crescere sempre più”.

Con la riconferma della Stella Michelin il Nove continua a essere punto di riferimento nell’esclusiva lista dei Ristoranti stellati che fanno parte della famiglia Relais & Châteaux.

“Siamo onorati di aver riconfermato la Stella nella guida Michelin anche per il 2024. Un prestigioso riconoscimento che arriva al termine di una stagione piena di soddisfazioni e che rafforza e sigilla l’impegno di tutto il team di Villa della Pergola. La giovane squadra del Ristorante Nove sta raggiungendo importanti obiettivi, mettendo in campo con grande equilibrio tutte le arti dell’accoglienza e valorizzando al meglio quello che il nostro prezioso territorio ci offre, esaltando al meglio l’Orto Rampante, la nostra azienda agricola, progetto che cresce sempre più forte e sano”, dice la General Manager di Villa della Pergola Nadia Finelli.

Il ristorante Nove riaprirà in primavera 2024.

2/ VARIGOTTI IN ‘ANSIA’. UN SOSPIRO DI SOLLIEVO QUANDO SI AVRA’ NOTIZIA CHE IL MITICO E STORICO RISTORANTE MURAGLIA-CONCHIGLIA D’ORO NON CHIUDE

Il ristorante Muraglia- Conchiglia d’Oro dispone inoltre di 6 camere ed una suite (non viene servita la colazione)

E’ un tam-tam, un passaparola che si ascolta ormai da un anno e mezzo: “Chiude il ristorante Muraglia-Conchiglia d’Oro”. Difficile credere ed immaginarlo? Una ‘bandiera’, una ‘Ferrari’ mai in panne, quasi mai un giudizio negativo di chi si è alzato da tavola dopo pranzo o cena (il popolare e spesso contestato Tripadvisor riporta 427 eccellente e buono e 21 pessimo).

Tutte le maggiori guide (regionali e liguri incluse) dei ristoranti hanno sempre valorizzato ed apprezzato cucina, servizio, esperienza. Un vera eccellenza, sostantivo peraltro spesso abusato un po’ da tutti, persino i cronisti.

Storia di una invidiabile e lodevole ‘pagella’ che inizia dagli anni ’50 quando l’insegna era solo ‘Conchiglia d’Oro’ (con 27 camere) sempre sull’Aurelia ma più  a levante, locali che ora ospitano frutta e verdura-alimentari.

Poi si è aggiunto ‘Muraglia’ all’insegna della continuità, rigorosa serietà nel lavoro e nella dedizione alla clientela e, perchè no, una certa innovazione non solo nella struttura. Un onore e promozione culinaria alla cara nostra terra di Liguria. Da ‘Muraglia’ non c’è mai stata l’esigenza di parlare di crisi e recessione. Il longevo ristorante di Varigotti può esibire un ricco curriculum. Un’affezionata clientela (superfluo fare nomi di Vip) italiana e straniera, giovani e terza età. E una sfida ai palati esigenti. Il fiore all’occhiello è il pesce fresco ed il menù scritto a mano che varia tutti i giorni, a seconda del pescato locale in particolare e che viene scelto personalmente dal patron Enzo Frumento (il papà ha fatto anche il panettiere).

Ai fornelli tutta la cura, l’estro, la sapienza di una vita in cucina della moglie Emma e di una figlia. I piatti raggiungono i tavoli dopo una preparazione scrupolosa e impeccabile. Poca sapidità, niente grassi e dolcezza infinita. E sarebbe un peccato ignorare la mano eccezionale di Enzo che in diverse guide viene definito “….uno dei migliori in Italia nell’utilizzo della griglia, la più lunga della Liguria, nessun odore in sala e sui nostri vestiti. Tutto molto semplice, ma tutto perfetto”. O ancora: “L’accoglienza e il servizio sono garbati, precisi, puntuali senza troppi manierismi di facciata, ma di fattiva concretezza quando serve”.

Il consiglio di Luigino Filippi veterano di enogastronomia imperiese: “Attenzione, per avere un tavolo è prudente e opportuno prenotare qualche giorno prima… Ne vale la pena, perché è uno dei migliori ristoranti tradizionali della Liguria intera”.

Una testimonianza significativa letta su Tripadvisor? “Purtroppo al Muraglia non hanno accettato la nostra prenotazione poiché eravamo in troppi… ebbene sì eravamo in 10 e volevamo festeggiare un’occasione speciale proprio lì… no comment….

Trucioli.it che non ha mai ignorato la valenza e l’importanza del ‘Muraglia-Conchiglia d’Oro’. La nostra conoscenza con Enzo risale alla metà degli anni ’60, quando lui, classe 1943, era un aitante e giudizioso giovanotto che guidava una Balilla nera e gialla. Siamo tornati anche giovedì 23 novembre 2023. Alle 20 era l’unico esercizio pubblico ed attività commerciale aperta lungo la statale Aurelia. La stagione turistica è alle spalle. La opulenta Varigotti, la sua nomea immobiliare da prezzi alle stelle, seconda solo a Portofino, sono in ‘letargo’. Si rianima nei fine settimana tempo permettendo.

Non è stato facile trovare posto a tavola pur prenotando una settimana prima. Enzo ha una memoria di ferro, ricorda persino il tavolo preferito dal cliente. Nei convenevoli non poteva mancare la curiosità delle curiosità. “E’ vero che avete deciso di chiudere….”. Un sorriso…”Per ora abbiamo optato per una riduzione dei tavoli…è già qualcosa…Da qualche anno chiudiamo a dicembre per riaprire a gennaio”. Dunque una buona notizia, il ‘Muraglia’ continua nella tradizione ? “Vedremo, vedremo, stiamo ancora valutando. C’è l’età…Mia moglie resisterebbe, io ho qualche perplessità anche se la salute non mi è ostile e sto pure meglio dopo aver perso un po’ di chili.”

Signor Enzo per Varigotti siete una risorsa, un poderoso punto di riferimento. Non avete neppure bisogno delle blasonate ‘stelle’, di ‘cappelli’, di punteggi. “Non ho mai rincorso  i ‘riconoscimenti’, i ‘premi’, non ho mai invidiato nessuno e chi fa meglio di noi. In famiglia siamo uniti e ci accontentiamo con l’impegno per dare del nostro meglio. Certamente è un sacrificio soprattutto per i nostri giovani eredi”.

Aggiungiamo che in questo caso oltre alla soddisfazione materiale di indossare sempre la ‘maglia rosa’ o la ‘maglia gialla’, c’è la prova del nove che l’autentica professionalità paga sempre e non tradisce nel tempo. Poco importa, come nel caso del ‘Muraglia’, se non figura tra i locali storici della Riviera di ponente ‘celebrati’, osannati, pluricitati dai media. La famiglia Frumento, senza protagonismo e pubblici riconoscimenti, ha resistito quando altri, magari stellati, hanno gettato la spugna. Qui l’esibizionismo non è mai stato di casa. Altro che ‘Cavalieri del Lavoro’! (L.Cor.)

Trucioli.it il 30 agosto 2012- Chapeau, signori Frumento. Onorate Varigotti, la Riviera e la ristorazione doc

Trucioli.it 26 maggio 2016 – Ristoranti in Liguria. Vizzari: ‘Penuria di tavole di valore, un’eccellenza a Mentone’.

Trucioli.it 27 luglio 2017 – Novità 2018, la Guida alle eccellenze liguri. Buon appetito, qui si mangia da Dio… E dove si beve il vino garantito a 5 Stelle. La provincia di Imperia stravince con Savona.

La prima edizione della autorevole e storica Guida Michelin Italia. Erano una decina le località rivierasche savonesi menzionate con alberghi e ristoranti. Alassio guidava la classifica con 18 esercizi, Finale seguiva con 12, Savona 8. Già allora figurava l’albergo ristorante ‘Conchiglia d’Oro’ a Varigotti.

La seconda pagina della copertina riportava: “I Servizi Turismo Michelin presentano la prima edizione completa  della Guida d’Italia. L’opera è destinata  agli automobilisti ed a tutti coloro che percorrono il territorio italiano, sia per diporto che per affari. Non pretendiamo di dare  una lista completa  delle risorse alberghiere e della ristorazione italiane, infatti indichiamo solo un certo numero  di alberghi e ristoranti che abbiamo ritenuto, a nostro criterio,  di dover consigliare, applicando i metodi di selezione e classificazione sperimentati in Francia da più di 50 anni, in Spagna e in Belgio da pochissimi anni. E’ possibile che nella guida Italia qualche albergo o ristorante  particolarmente buono sia stato trascurato. Nelle future edizioni cercheremo di ovviare a queste omissione, avvalendoci anche  della preziosa collaborazione  dei lettori.

Da molti anni la ‘Guida Michelin’ fa ricorso ad un team di ‘ispettori’ che spesso si fanno riconoscere al momento di pagare il conto per l’intestazione della fattura. Nei locali stellati o pluristellati si procede a più ‘ispezioni’. E in teoria senza essere avvertiti prima.

La guida che sotto riproponiamo (e fa parte dell’archivio di Trucioli.it) è ormai difficilissimo trovarla nelle bancarelle dei mercatini dell’antiquariato.

E C’E’ CHI SI FA ONORE TRA I TOP CHEF: IL SECOLO XIX E LA STAMPA IMPERIA DEL28 NOVEMBRE 2011. GIULIANO DI DIANO BORGANZA IL MIGLIOR CUOCO ITALIANO ALL’ESTERO?

 


L.Corrado

L.Corrado

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