Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Perché l’Italia ha ceduto la ‘fossa del cimitero’, paradiso dei gamberi rossi. La flottiglia di Sanremo e promesse di Toti


Nizza – L’Europa delle mille regole è ormeggiata al molo delle dogane di Nizza. Si chiama Mina, è un peschereccio dipinto di giallo e ha rivelato al mondo che Italia e Francia, in attesa di raggiungere un’unità culturale e ideale, hanno modificato i confini marittimi.

di Alesben B.

FOSSA DEL CIMITERO

Niente di che: un miglio, più o meno due chilometri, che però comprende la golosa fossa del cimitero, così chiamata perché una volta si identificava allineando la prua della barca alle croci del camposanto di Ospedaletti. Il fondale della fossa è il paradiso dei gamberoni rossi. D’inverno l’intera flottiglia specializzata di Sanremo, dodici imbarcazioni, ci fa campare una quarantina di famiglie escluso l’indotto.

Perché l’Italia ha ceduto la fossa ai francesi, che non ci vanno neppure a pescare? Il trattato bilaterale è stato firmato il 21 marzo 2015 e deve essere ancora ratificato, ma mercoledì la motovedetta delle Dogane di Nizza ha anticipato quello che accadrà fra pochi mesi a chi si inoltrerà nel miglio di mare dove sventola, idealmente, la nuova bandiera: altolà, sequestro del natante e multa salatissima.

La Liguria non ci sta. IL presidente della Regione Giovanni Toti ha assicurato che si farà sentire: «Non sapevamo nulla, è inaudito! Ci hanno scippato un pezzo di mare senza dirlo, cioè una risorsa che è turistica ed economica, dà lavoro e garantisce sviluppo>>. Il presidente della Regione Toti pensa più ai convegni mangerecci, dove i pesci del mar Ligure, li vede nei piatti delle varie sagre fatte con personalità straniere invitate a vedere la Liguria;

Riguardo la topomastica cimiteriale a Finale Ligure, dove l’Aurelia è tangente alla rotonda dei cappuccini, abbiamo la Rotonda del Beccamorto così detta perché tangente ad essa orientata a ovest, troneggia una bella Cappella delle Famiglie Guiddo – Vierci a fianco di una altra più modesta. Li non si pesca pesci o gamberi, al limite si pesca feriti che di notte, a folle velocità, saltano la rotonda.

Le testimonianze più significative riguardano le necropoli etrusche dislocate sui colli che circondano l’antico borgo di Sovana, ma del Parco fanno parte anche numerose ed importanti vestigia di epoca antica e medievale come castelli, chiese, fortificazioni e abitazioni rupestri. La necropoli di Sovana si trova ad appena un chilometro dal piccolo borgo medievale in direzione San Martino sul Fiora. La parte più imponente della necropoli etrusca si trova sulle colline a nord del torrente Calesine dove si possono raggiungere, attraverso percorsi immersi nella fitta vegetazione, le straordinarie architetture funerarie rupestri: le tombe monumentali a fronte colonnata come la tomba Pola e la tomba Ildebranda che prende il nome da colui che divenne papa con il nome di Gregorio VII; le tombe a edicola del Tifone e dei Demoni Alati. Quest’ultima riportata alla luce nel 2004 è stata oggetto di un attento lavoro di musealizzazione da parte della Soprintendenza.

Il cimitero su entrambi i lati della strada appena fuori dal villaggio rurale di Corbara nel nord della Corsica


L’editto napoleonico impose di seppellire le salme fuori dalle mura cittadine, in luoghi soleggiati e arieggiati. Fino ad allora infatti i cimiteri erano vicini alle chiese e, comunque, all’interno della cerchia cittadina.

I camposanti dai lunghi viali ne sono rimasti pochi: Monumentale di Torino, Certosa di Bologna, Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova. Cimitero Civico di Bergamo. Cimitero Vantiniano di Brescia. Cimitero Monumentale di Cremona. Cimitero Monumentale di Trieste. Cimitero del Verano di Roma.

Il decreto di Saint Cloud Impose poi l’obbligo della sepoltura individuale, in sostituzione delle fosse comuni fino ad allora molto diffuse. Tale decreto venne elaborato sia per motivi igienici sia in base a idee di uguaglianza sociale almeno di fronte alla morte, per le quali i morti dovevano essere sepolti in cimiteri lontani dall’abitato e nessuna iscrizione o lapide doveva segnalare le tombe dei cittadini più illustri. Con il decreto di Saint Cloud la chiesa cimiteriale, San Maurizio, di Gravellona Toce, oggi si trova tangente alla statale del Sempione; infatti è stata letteralmente tgliata per un terzo e con essa è sparito anche metà del camposanto. Partendo da Spar ile Rousse.

Alesben B.


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