L’affaire antenna G5, a Boissano, si arricchisce di nuove prese di posizione. Intervengono con note stampa il segretario del Circolo Pd, dott. Ugo Bonelli, e con un articolato, documentato, approfondimento il presidente della Commissione consiliare d’inchiesta e capogruppo di minoranza geom. Massimo Zarrillo.
BOISSANO, ANTENNA G5. IL PD:
I CITTADINI ATTENDONO RISPOSTE DA MESI. IL SINDACO APPIATTITA E TRINCERATA
Il circolo del Partito Democratico Loano-Boissano a voce del segretario Ugo Bonelli, intende esprimere la propria vicinanza ai cittadini del Comune di Boissano impegnati a chiarire come una antenna 5G sia potuta atterrare nel territorio comunale a totale (sembra) insaputa di tutti e in spregio ad un piano antenne tutt’ora in vigore.
Per nulla contrari all’innovazione tecnologica riteniamo che questo non possa avvenire senza adeguato confronto e rispetto dei piani comunali e soprattutto che le installazioni delle antenne di telefonia dovrebbero SEMPRE privilegiare terreni comunali .
Inoltre quello che preoccupa è il clima che si è creato nel paese, un paese di fatto spaccato in due, di fronte ad un’esigenza di chiarezza e trasparenza che dovrebbe vedere tutti dalla stessa parte.
Non aiuta a stemperare gli animi una Amministrazione Comunale , sindaco in primis , appiattita e trincerata sulla nomina, nel novembre 2022, di una Commissione di inchiesta che ad oggi non è mai stata convocata ed è di fatto servita solo a dare un contentino temporaneo a migliaia di cittadini che avevano sottoscritto una petizione .
Come Partito Democratico auspichiamo che tutti coloro che hanno competenza forniscano ai cittadini le risposte che attendono da mesi, punto di partenza per poter ricostruire nel paese le condizioni essenziali di democrazia comunità e trasparenza, basi inequivocabili della buona politica.
Il Segretario PD Loano-Boissano
dott. Ugo Bonelli
IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE MASSIMO ZARRILLO.
Alla redazione di Trucioli.it. Leggo con piacere che il blog segue le note vicissitudine dell’antenna Iliad posizionata a Boissano l’anno scorso e che desta non poche preoccupazioni e perplessità a noi della Minoranza e a buona parte della cittadinanza, non solo per i risvolti paesaggistici o sanitari, ma anche per le modalità con cui è ‘piombata’ sul nostro territorio senza che nessuno della Giunta e della Maggioranza ne sapesse nulla.
Invio questo lungo comunicato perchè ad un anno dai fatti sopra descritti mi sembra doveroso rassicurare i cittadini sull’operato della Minoranza e del mio lavoro per arrivare a presiedere una Commissione d’inchiesta voluta da me e spesso ostacolata con metodi che vado a descrivere meglio nella mia lettera. Lettera che scrivo in risposta anche a quanto scritto dal segretario di Loano-Boissano del PD che mostra attenzione solo oggi al problema e risulta poco informato sull’evoluzione della vicenda affermando che la Commissione è stata solo un contentino dato alla cittadinanza.
Pertanto chiedo di pubblicare integralmente il mio comunicato, nella speranza di offrire la reale versione dei fatti attraverso date e Pec inviate – con varie richieste- al Comune di Boissano.
“Desidero soffermarmi in particolare sul passaggio nel quale afferma, senza entrare nel merito, che ‘…la commissione d’inchiesta che a oggi non è mai stata convocata ed è di fatto servita a dare un contentino temporaneo a migliaia di cittadini…’ . Mi preme fare chiarezza su quale sia stato, e continua ad essere, il difficoltoso percorso per arrivare alla Commissione stessa, dato che l’atteggiamento assunto dalla Maggioranza ha portato anche il sottoscritto, che ambisce a portare a termine in modo scrupoloso l’indagine, ad avere dubbi simili. Tengo a precisare che è stata convocata una riunione preliminare svoltasi in Comune il 20 aprile 2023 per fare il punto su quali documenti restano ancora da richiedere per approfondire il caso legato all’installazione del palo antenna di Iliad in via Zurmagli. Per ulteriore precisione ricordo che il sottoscritto, unico rappresentante politico in forza a Fratelli d’Italia in qualità di Presidente di Circolo Loano-Boissano, in veste di Capogruppo di Minoranza prima e Presidente di Commissione d’Inchiesta poi, ha già richiesto a più riprese sia documenti sia riunioni per approfondire il caso”.
“Richiesta con Pec dell’8 agosto 2022 della pratica edilizia di installazione del palo antenna, risultata poi incompleta; richiesta con Pec del 19 agosto 2022 delle mail di comunicazione tra uffici comunali e Iliad riferite all’installazione del palo, visto che sia il sindaco sia la Maggioranza, ad eccezione del solo vicesindaco, si dichiaravano in Consiglio del 6 settembre 2022 all’oscuro dell’iter procedurale. Fornendo come Minoranza gli indirizzi mail su cui impostare le ricerche, accusati dal sindaco di bloccare gli uffici con continue richieste di accesso agli atti. Come se indagare su una situazione su cui sindaco e Maggioranza non sappiano nulla fosse pretestuoso”.
“Richiesta con Pec 26 agosto 2022 di inserimento all’ordine del giorno relativamente al caso del ripetitore telefonico di n. 2 interrogazioni alla Giunta, n. 2 Interpellanze al Sindaco e n. 2 Mozioni con Proposta di Delibera per istituire una Commissione d’inchiesta sul caso ‘palo antenna via Zurmagli’. Tutte respinte con più giustificazioni per il Consiglio del 6 settembre. Nel Consiglio del 13 settembre anche la proposta di delibera per istituire la Commissione d’Inchiesta scritta da noi della Minoranza non viene portata al voto per mancanza di una firma. Sarebbe servita un’ulteriore firma, oltre alle nostre di Minoranza per ottenere il numero minimo per l’approvazione, ci saremmo aspettati, insieme al Paese, l’aiuto e l’appoggio di un qualunque Consigliere di Maggioranza, ma non è arrivato, segno che la Maggioranza è rimasta compatta sul diniego di fornire spiegazioni”.
“A questo punto chiedo, con Pec del 16 settembre, Conferenza di Capigruppo per verificare il contenuto della Delibera e accelerare i lavori per arrivare all’istituzione della Commissione, ma questa non verrà mai convocata. Altro segno di chiusura. Il Sindaco preferisce confezionare da sé la Delibera. Richiedo con Pec del 3 ottobre di visionare le delibere dal 1998 al 2004 per verificare la presenza di un Piano Antenne che regolamenta la loro installazione sul territorio comunale, la stessa richiesta viene fatta da un neonato Comitato cittadino “Beallu Buinzan”, che nel frattempo raccoglie 1200 firme con una petizione sul caso, ma anche i membri del Comitato trovano difficoltà. Infatti, solo dopo l’intervento di un legale riescono a visionare le delibere. Purtroppo, proprio quella relativa all’adozione del ritrovato Piano Antenne risulta prima mancante e successivamente mancante di allegato”.
“Queste e altre difficoltà, di cui il Pd non è stato partecipe, hanno portato soltanto a novembre 2022 a ritrovare il fatidico Piano Antenne redatto dall’Ing. Ferro e portato a votazione in Consiglio nel 2001. Andando con ordine sempre su sollecito della Minoranza con Pec del 19 ottobre si richiedeva notizia della delibera per approvare al primo Consiglio utile la tanto agognata Commissione d’Inchiesta. La Bozza di Delibera finalmente arriva e scopriamo che nel contenuto è rimasta tale alla nostra ‘come si è arrivati alla scelta del terreno per l’installazione del palo antenna in via Zurmagli’, ma viene radicalmente accorciato il tempo per svolgerla, da un anno richiesto da noi di Minoranza a 60 giorni proposto dal Sindaco. Questo è un segno che denota quanto l’Amministrazione abbia voluto prendere tempo e non potendo modificare nel contenuto una richiesta ormai troppo palesata da tutto il paese si è limitata a boicottarla accorciandone i tempi”.
“È facile intuire che dare 60 giorni ad una Commissione per giudicare una situazione così complicata, quanto oscura, quando i documenti da verificare comprese mail, pratiche edilizie, delibere e piani antenna vengono dati con il contagocce e addirittura non si trovano negli uffici, diventa una provocazione che di certo, non ha nelle intenzioni la volontà di approfondire il caso. Comportamento con cui la Maggioranza si è resa protagonista dall’inizio della vicenda. Pertanto incassata l’approvazione della Commissione, nei tempi e nei modi voluti dal Sindaco, armati di molta pazienza e tralasciate le pause natalizie che avrebbero soltanto bruciato tempo ad un eventuale inizio della Commissione, con Pec del 20 febbraio 2023 si richiede una Riunione Preliminare della Commissione per verificare la documentazione mancante e si chiedeva al sindaco notizie sulla trattativa per lo spostamento del palo con l’operatore Iliad su quei terreni previsti dal Piano Antenne finalmente ritrovato”.
“In risposta il Sindaco invia poche righe avvisando ‘che si tratta di contatti informali e riservati pertanto coperti dal segreto d’ufficio e non divulgabili’. E qui viene da sorridere in quanto tutta la vicenda si basa su un’ulteriore ‘segreto’ questa volta ‘professionale’ a cui si appella la vicesindaco in veste di consulente legale dei proprietari, nonché parente del terreno su cui insiste l’antenna oggetto della discordia, quando, incalzata dai cittadini durante il Consiglio del 6 settembre come unica conoscitrice della pratica Iliad, prima dell’installazioni e prima delle elezioni che hanno visto la sua lista salire al palazzo comunale di Boissano. Pertanto, lo spostamento del ripetitore tanto sospirato dalla popolazione ‘resta al palo'”.
“Dopo ulteriori difficoltà organizzatve si arriva al 20 aprile 2023 ad una prima Riunione Preliminare, ovviamente senza che nessun documento da me richiesto si trovasse al centro della scrivania del Comune a disposizione di tutti membri della Commissione come richiesto. Impossibilitati nell’esaminare quello che a mio avviso dovrebbe essere la base per un giudizio nel merito dell’iter di approvazione di una pratica edilizia a dir poco lacunosa. Pertanto, da verbale della prima Riunione Preliminare della Commissione d’Inchiesta sul caso Antenna, il sottoscritto presidente riassume con Pec del 22 maggio e richiede nuovamente la documentazione mancante oltre ad altre e nel dettaglio: pratica edilizia su cui è maturato il “Silenzio Assenso” mancante rispetto a quella già rilasciata; Le Pec tra Ufficio Tecnico di Boissano e Ufficio Suap di Pietra Ligure; Testo e Verbali di approvazione del Piano Antenne del Comune Boissano; Eventuale Piano di Sviluppo dell’Operatore Iliad, essenziale per le installazioni di ripetitori in presenza di un Piano Antenne che ne regolamenta il posizionamento sul territorio; Eventuali Piani di Sviluppo di altri Operatori”.
“Anche dopo questa richiesta, vengo attaccato, questa volta in veste di presidente di Commissione, dal sindaco durante una riunione pubblica, in quanto non sarebbero gli uffici a dover produrre la documentazione ed inviarla, ma io a dover recarmi in Comune, scegliere e visionare quanto richiesto. Peccato che i membri della Commissione siano 5 e questa modalità comporterebbe nuovamente lungaggini organizzative e poca ufficialità nell’accesso di atti più volte richiesti con elenchi appositamente ‘indicativi e non esaustivi’ segno che altri e migliori devono essere forniti e spediti a tutti i membri della Commissione per una più attenta e approfondita valutazione. Ci siamo offerti ‘disponibili al ritiro della documentazione presso il Palazzo Comunale muniti di supporto digitale per evitare la stampa cartacea’ già nella prima richiesta datata ormai 8 agosto 2022”.
“La vicenda approda in questi giorni, dove il sottoscritto si è recato in Comune a ritirare buona parte dei documenti proprio su supporto digitale. Segno che si poteva fare. Immaginate semplici cittadini al di fuori delle logiche amministrative, quali difficoltà possano incontrare in tale situazione se un Consigliere, nonché Capogruppo, nonché presidente di Commissione ha dovuto più volte combattere a fatica con tali meccanismi che a onore del vero non riguardano strettamente gli uffici, quanto a quella divisione, di cui si parla nel comunicato del Pd, che riguarda ormai l’intero Paese. In questi giorni è arrivata una nuova richiesta del Comitato al Consiglio Stato che è stata giustamente accolta, il Magistrato ha espressamente chiesto al sindaco di inviare tutta la documentazione inerente la pratica Iliad, mi auguro che in questo caso il sindaco non chiederà agli Uffici del Consiglio di Stato di recarsi presso gli uffici comunali ed ‘arrangiarsi’ al fine di non distrarre i funzionari da altre e prioritarie attività”.
“Intanto rassicuro il dottor Bonelli del Pd sull’operato della Minoranza e della Commissione, stiamo lavorando e parecchio, come può ben leggere, ma tra mille difficoltà che chiaramente Lei non poteva conoscere, almeno credo e spero. Se volesse qualche altra informazione in merito, Lei come altri, sono disponibile a condividere. Buon lavoro”.
Consigliere. Capogruppo di Minoranza
Presidente di Commissione d’Inchiesta
Massimo Zarrillo