Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Fare il sindaco a Noli non è cosa semplice


Gentile redazione di Trucioli.it. Fare il Sindaco a Noli non è una cosa semplice. Gestire una cittadina a geometria variabile, con un numero di abitanti che varia di un ordine di grandezza tra estate e inverno, comporta grossi impegni e impone scelte difficili.

di Massimo Germano

E’ un problema comune a tante cittadine della Riviera Ligure, ma a Noli acquista aspetti particolari. La limitatezza del posto esaspera il problema dei posteggi, la grande varietà della natura si paga in termini di sicurezza ambientale, e il glorioso passato risorge da
ogni scavo imponendo rispetti difficili da osservare. Si ha un bel dire che è una carica di grande prestigio, idealmente il Consiglio Comunale di Noli è il successore della vecchia Repubblica Marinara, ma certamente per accettare una carica del genere con tutti i suoi problemi ci vuole un notevole spirito di sacrificio.
Dare dei consigli, proporre ricette a chi si assume una tale carica non è facile e forse sarebbe anche un po’ presuntuoso. Durante la mia vita ho conosciuto parecchi Sindaci di Noli, e devo dire che ognuno ha avuto le sue caratteristiche peculiari e ha lasciato la sua impronta. Davanti a grossi problemi di convivenza tra presente e passato, tra rispetto della natura e coltivazione del turismo, tra progresso e tradizione, hanno saputo guidare la barca in tempi sempre più difficili. Oggi si parla di gestire la complessità. Tuttavia, parafrasando una frase che Guido Piovene applicava all’Italia tutta, direi che Noli è varia, non complessa.

A mio avviso, a Noli certe ricette funzionano poco. Fai un campo bocce fornito di tutto, due campi ben livellati, una casetta per ripararsi se piove. Si preferisce il vecchio campo sulla passeggiata, quello storico, che ha visto tante battaglie combattute d’estate in mezzo ai turisti divertiti. Fai un campo giochi per i bambini, tutti gli attrezzi di dovere, altalene, scivoli. Si torna sempre verso Piazzetta Chiappella, attratti come da una calamita, là dove i nonni giocavano a piedi nudi, senza attrezzi, in mezzo alla gente. 
In compenso siamo ampiamente forniti di quelle virtù semplici, elementari che permettono di sopravvivere nelle avversità. Oggi la chiamiamo resilienza.
Anche al treno, che per un secolo ha lacerato e diviso in due la cittadina, c’eravamo abituati. In fondo gli volevamo bene, scandiva le nostre giornate, quasi faceva da orologio, come le campane. Quando mio nonno mi accompagnava a scuola, in alto, alla nuovissima sede di Via Defferrari, ci regolavamo su quello che sbucava dalla sottostante galleria alle otto e un quarto. Un giorno arrivò in ritardo, io pure, e dissi che era colpa del treno. Mio nonno fu convocato per chiarimenti, e si prese una lavata di capo coi fiocchi. 
Fare il Sindaco a Noli non è facile, e una storia recente di Noli raccontata attraverso i suoi Sindaci sarebbe sicuramente un documento di grande interesse.
Cari saluti a tutti.
Massimo Germano

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The Moby Dick Festival in Noli.  LE VITE DEGLI ALTRI
12 | 14 Maggio 2023

The Moby Dick Festival, nato nel 2018 nel borgo di Terranuova Bracciolini (AR), approda quest’anno anche in Liguria nel borgo marino di Noli.
Con la consulenza di Massimo Recalcati e la direzione artistica di Elisa Sommaruga e Paolo Martini, l’edizione ligure avrà come tema “Le vite degli altri”. Da venerdì 12 Maggio  tre giorni di incontri fino a domenica 14 Maggio 2023. La lezione inaugurale sarà tenuta da Massimo Recalcati.
Tra gli ospiti: Stefano Boeri, Tash Aw, Manuel Vilas, Giovanna Melandri, Ferruccio De Bortoli, Paolo Giordano, Paolo Ferri, Simone Regazzoni, Marianna Aprile, Guido Stratta, Marco Magnifico, Douglas Treem, Oscar Farinetti, Massimo Bray, Paolo Maria Noseda,
Sonia Folin, Giampiero Costa, Silvio Riolfo Marengo, Piero Bertolotti.

Immagine della locandina su gentile concessione dell’artista Paolo Ventura.
Il festival, organizzato dall’Associazione Ponti di Parole, ha il patrocinio della Regione Liguria, del Comune di Noli ed è sostenuto da Fondazione De Mari e Fondazione Treccani
e da sponsor privati.

Dalla sua prima edizione in Toscana il festival conserva l’ambizione di creare uno spazio dove poter riunire e mettere a dialogo le eccellenze nelle diverse discipline culturali.

Il festival prende vita all’indomani di un’intervista rilasciata dal filosofo tedesco Peter Sloterdijk, che ha creato la più efficace metafora del modus vivendi moderno: la caccia alla balena. Metaforicamente tutti gli individui sono visti alla caccia perenne della grande balena bianca che rappresenta le ossessioni di ciascuno di noi.

I fatti di questi ultimi anni ci hanno insegnato che nulla è dato, che ogni cosa va conquistata, nutrita, protetta e, così come è stata acquisita, può essere allo stesso modo perduta.

Ecco che l’Arte, la Letteratura e la Cultura in tutte le sue espressioni sono veicolo di condivisione, spazio di verità e di rivelazione.

E’ il rammendo di tutte queste espressioni che può aiutare nuovamente ad orientarsi nel mare grande delle incertezze.


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