Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’eredità di Bruno Bini: anni ’60 con il rilancio del Secolo XIX a Savona


Le nuove generazioni non possono ricordare. Bruno Bini ha dato forse il meglio di se quando era a capo della redazione di Savona del Secolo XIX. Fine anni ’60. “A Savona – ripeteva- ho vissuto la più bella e divertente esperienza”. Anni di una sana ‘battaglia’ con la Stampa”.E ora ridotti ad un’unica edizione. Un solo editore.

ARTICOLO PUBBLICATO DAL SECOLO XIX A FIRMA DI MARIO PATERNOSTRO


L’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LIGURIA-

ADDIO A BRUNO BINI STORICO

CAPOREDATTORE DEL SECOLO XIX
E’ morto Bruno Bini, storico caporedattore del Secolo XIX. Aveva 86 anni ed era iscritto all’Ordine dei giornalisti, elenco professionisti, dal 1967.  Nel quotidiano genovese aveva ricoperto diversi incarichi  nel settori cultura, staff, province e regione e a più riprese aveva avuto la responsabilità della segretaria di redazione, dove aveva messo in luce le sue qualità organizzative e la disponibilità verso i colleghi. Professionalmente era molto scrupoloso e capace di gestire con sicurezza anche le situazioni più complesse. Aveva collaborato nel corso della sua carriera ai maggiori magazine italiani come critico gastronomico, uno dei primi giornalisti in Italia ad occuparsi di cucina. Era stato impegnato fra l’altro nella vita sindacale della categoria. Originario della provincia di Pisa, Bruno Bini, all’anagrafe Bruno Pasquino Bini, aveva cominciato la professione giornalistica al “Telegrafo” di Livorno, prima nella redazione di Pisa, poi nel settore province e infine nella redazione della Spezia. Alla fine degli anni Sessanta era stato assunto al Decimonono e si era trasferito a Genova. Era stato nel frattempo nella Marina Militare come Ardito incursore del Comsubin, esperienza di cui andava fiero. Gioviale, ironico, sempre pronto ad aiutare i colleghi, Bini ha  goduto della stima e della simpatia di coloro che hanno lavorato con lui o lo hanno conosciuto. Ai familiari di Bruno Bini giungano le sentite condoglianze dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria.

Era il 19 aprile 2019. Bruno Bini al collega Luciano Corrado scriveva: “Quanta nostalgia per tempi ben più baldanzosi di quelli attuali. Ancora un ringraziamento per il tuo impegno professionale (riferito al blog trucioli.it ndr) e le mie semplici citazioni, un cordialissimo abbraccio”.

N.12 DI TRUCIOLI DEL 3 NOVEMBRE 2022: LA SORTE DEL SECOLO XIX “….Nessun alibi deve essere concesso a chi ha deciso di spegnere di fatto voci autorevoli e rivalità storiche fin dal 1969, quando Piero Ottone lanciò la “campagna delle Province” aprendo la redazione di Savona in piazza Mameli, a guida Bruno Bini, e La Stampa, fin lì priva delle cronache locali, fu costretta con l’indimenticato Vittorio Preve, già inviato di Stampa Sera, a creare dal nulla una redazione a Savona per frenare l’emorragia di copie….”

IL 10 NOVEMBRE 2015  NEL LIBRO ’30 ANNI DI STORIA SAVONESE’:

Scrive Luciano Angelini nel suo “Come eravamo”: …Approdo al Secolo XIX all’inizio del 1969. La redazione è in piazza del Mameli, secondo piano, sotto i portici c’è il Bar Ligure, ritrovo prestigioso della famiglia Franco. Il capo è Bruno Bini, importato dalla Toscana da Amedeo Massari, braccio organizzativo del direttore Piero Ottone, poi tra i fondatori di Repubblica. Ha grinta e carisma, sa dialogare con la Città e motivare la sua squadra (il vecchio corrispondente De Benedetti, esperto di bianca; il cronista Franco Rognone, poi trasferito a Sanremo; Pietro De Martini, vecchia e prestigiosa firma di Tuttosport, già inviato alle Olimpiadi di Roma ’60; un giovanissimo Gino Pellosio, appena uscito dal Liceo, calcio e automobilismo nel sangue, fedele al Decimonono fino alla tragica scomparsa nel 2010; poi arriveranno Luciano Corrado, punta di diamante ad Alassio ed Albenga ai tempi del sequestro di Sara Domini, nipote di Geloso, il re dei registratori, e del pittore Mario BerrinoGiuseppe GiannottiMario Muda e Nanni Basso).

Nella foto d’archivio Bruno Bini al ristorante Palma dell’avv. Silvio Viglietti di Alassio con l’amico e popolare Giuseppe (‘Checco’) Robatto,  già funzionario dell’EPT, giudice di Pace a Varazze e Savona, presentatore e curatore di rubriche a Savona Tv, ma anche attivo nell’Accademia italiana della cucina, al Garden Club di Savona, al Casino di lettura, all’Associazione culturale “Renzo Aiolfi”, all’Accademia musicale.
Nella foto: il giorno del matrimonio (18 dicembre 1971 )della giornalista Bruna Magi, in Comune a Savona, con Bruno Bini testimone di nozze. “Si divertì molto (mi regalò una zuccheriera d’argento), e si scherzava sul fatto che avevamo lo stesso nome e ora resta un bellissimo malinconico ricordo” commenta la scrittrice.

Bruno Bini ricordava ai lettori di Atlante dei vini liguri“Scegliere il vino è più difficile e soggettivo che scegliere la moglie, perciò  ogni valutazione diventa inevitabilmente criticabile”.


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