Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’archivio storico/Uccise la giovane moglie di Moglio d’Alassio. 2/La città pianse Dino Grollero, medico e sindaco, le sue battaglie contro la corruzione. 3/E Rinaldo Balzola ‘grand commis’ del turismo. Inventore dei ‘baci’


Cronaca nera di 53 anni fa. 28 febbraio 1970. Armando Longo, giovane rappresentante di preziosi abitante a Moglio di Alassio con un colpo di rivoltella uccise la moglie Wilma Bressi, madre di due bimbe.  Vivevano in una villa in collina. L’uxoridica  si  difese sostenendo trattarsi di una disgrazia. 2/ Vedi altre due notizie di storia alassina: la morte del sindaco Dino Grollero e Rinaldo Balzola. 3/Leggi: da Nord a Sud il ‘modello Alassio’.

Il delitto avvenne a Bergamo al termine di una discussione per motivi economici. La coppia era in auto. Agli inquirenti Longo ha continuato a ripetere  di essersi trovato con l’arma tra le mani ed era convinto fosse scarica. Invece la 6,35  aveva un colpo in canna ed il proiettile si è conficcato dritto  nella testa della donna, un centimetro  sopra la tempia sinistra.  “Volevo solo spaventarla, forse ho schiacciato il grilletto senza accorgermene , forse il colpo è partito per una brusca  mossa di mia moglie.  Non volevo ucciderla , non avevo alcun motivo per farlo, si trattava di un bisticcio, uno dei tanti ai quali ero abituato. E’ stata una disgrazia”.

Chi conosceva abbastanza bene i coniugi era la postina  Paolina Pelle che recapitava spesso la corrispondenza. La coppia abitava  in una villa a due piani realizzata da poco tempo dall’impresa edile di Mario Bogliolo. Ma il proprietario dello stabile era il fotografo Mimmo Ciccioni. La vittima, ricordavano in paese,  faceva le sue compere  in un negozio di alimentari in piazza Merlini gestito da Graziella Schivo.

ARTICOLO DEL SECOLO XIX DEL 28 FEBBRAIO 1970


ARTICOLO DEL SECOLO XIX  DEL 27 LUGLIO 1987

Alassio piange Dino Grollero sindaco degli anni difficili. Prima la Resistenza  e poi l’impegno, dal 1975, alla guida della prima giunta di sinistra. La sua vita da medico e le battaglie contro la corruzione  dilagante. Detestava i faccendieri, non risparmiava il suo Partito, il Pci. La sua vera bandiera era l’onestà messa in pratica.

Cosa è rimasto ai nostri giorni dell’eredità pubblica morale, civile e politica del compianto Dino ?

ARTICOLO DEL SECOLO XIX  DEL 28 OTTOBRE 1987

E’ MORTO RINALDO BALZOLA INVENTORE DEI ‘BACI’ DI ALASSIO

Da pasticcere di Casa reale al ‘grand comis’ del turismo

Uno dei cittadini più illustri della ‘vecchia Alassio’.  Da oltre mezzo secolo ‘maestro del commercio’ Alassio ed il suo turismo gli sono  sicuramente debitori.  Aveva ricoperto incarichi impegnativi e di prestigio: era stato anche presidente  degli anni gloriosi della squadra di calcio.  Il suo nome e la sua vita erano legati soprattutto all’omonimo caffè-pasticceria del ‘budello’ e ai ‘baci di Alassio’ una vera  delizia dolciaria. E ancora il caffè concerto Balzola dopo gli anni venti e fino  al 1975. Quasi un simbolo  della città turistica e dei suoi fasti.

Rinaldo Balzola un benemerito cittadino di Alassio sempre in attesa che l’Amministrazione comunale gli dedichi una via o una piazza (promessa fatta dal sindaco Melgrati) anche a ricordo del figlio Pasquale.

 

Da Nord a Sud ecco il Modello Alassio

Luca Caputo (Destination Manager) illustra il ‘progetto Alassio’

COMUNICATO STAMPA- La Città del Muretto punta di diamante delle Best Practices dell’innovazione turistica: il futuro del turismo abita ad Alassio. Galtieri: è stato dato un senso reale all’utilizzo della Tassa di Soggiorno, con piena soddisfazione di tutte le categorie della città.

Da nord a sud il modello Visitalassio in questi giorni è stato presentato come modello di sviluppo turistico sia alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano sia al Summit Hospitality in Calabria, senza dimenticare la presentazione di VisitAlassio all’ultima edizione della più importante fiera del turismo del B2B italiana, il TTG di Rimini dello scorso ottobre.

“Ovunque il caso Alassio inizia ad essere molto apprezzato dagli organizzatori che hanno espressamente richiesto di presentare al pubblico di amministratori, operatori e viaggiatori provenienti da ogni dove il percorso attuato nella Città del Muretto. “Stiamo operando seguendo due direttrici: rafforzamento della promocommercializzazione e innovazione della destinazione – spiega Luca Caputo, Destination Manager di Alassio in giro per l’Italia a presentare Alassio come modello di destinazione da imitare – La cosa bella è stata sentire da amministratori di altri comuni turistici che un modello del genere non si era mai visto. Abbiamo mostrato tutta l’attività portata avanti in poco più di un anno e mezzo: dalla costruzione del prodotto turistico, alla creazione di un sistema di comunicazione interna agli operatori, all’organizzazione dei soggiorni con una distribuzione delle proposte in maniera mirata a tutto quello che è stato messo in piedi per informare il turista e far comprare le nostre offerte”.
Alassio alla Bit di Milano

“La BIT – prosegue Caputo – è stata anche l’occasione per incontrare i partner con cui attueremo le tante progettualità finanziate con la tassa di soggiorno: con Lonely Planet, una delle case editrici e una delle guide più famose del mondo, stiamo realizzando un prodotto editoriale specifico per raccontare anche l’Alassio meno conosciuta; con l’Ente del Turismo della Slovenia – uno dei Paesi che negli ultimi dieci anni si è meglio posizionato sul mercato turistico – avvieremo un percorso di co-marketing unico nel suo genere andando ad unire due territori geograficamente lontani, ma vicini per esperienze e capacità di innovare le proposte di viaggio, sulla scorta della continua sperimentazione su blockchain e NFT nate dalla prima edizione di Alassio Gamechain City in collaborazione con SportDigitalHouse e l’Osservatorio eSports di Milano.

A marzo avremo sei tour operator specializzati in diverse tematiche (outdoor, wedding, enogastronomia) sia per il mercato italiano che internazionale con cui svilupperemo nuove proposte turistiche che saranno a disposizione della commercializzazione del network ViA(E) composto da n°2100 agenzie di viaggio (Assoviaggi, Fiavet, Adiva, Faro by Mavi) e dell’agenzia di promocommercializzazione nata da poco in Gesco, un unicum per un Comune italiano. La nuova struttura di quella che si sta delineando come una vera e propria DMO (Destination Management Organization) sta portando risultati concreti, consentendo di rafforzare l’offerta commerciale dei Break in Alassio: seguendo tematismi di appeal per il mercato turistico (l’amore a febbraio, il benessere e lo sport a marzo, l’arte e l’innovazione ad aprile e l’enogastronomia a maggio che porterà per la prima volta un’anteprima di Slow Fish grazie alla collaborazione con Slow Food) il team di VisitAlassio ha realizzato un’offerta strutturata e in grado di avere una ripercussione su tutto il tessuto economico della città. Con i Break In Love di febbraio, ad esempio, sono stati promossi tutto il mese weekend a tema d’amore, con l’ideazione di una gift box che ogni coppia trova in camera degli hotel aderenti e contiene voucher da utilizzare nei ristoranti, nelle SPA, in tour romantici accompagnati da una guida in bicicletta stile “risciò”.
Alassio Caputo con il responsabile Ente Turistico Sloveno Aliosa Ota

Tutto questo è stato possibile perché il team costituito e organizzato per la promocommercializzazione ha potuto sfruttare un sistema di comunicazione e vendita che va dalla newsletter, al sito web, ai social, dietro il quale si nasconde uno studio di come raggiungere i diversi target puntando su variabili quali l’età, la provenienza geografica, le abitudini di comportamento, i periodi di vacanza.

E, a proposito di sito web, non vediamo l’ora di vedere i risultati del percorso iniziato lo scorso anno e che a fine maggio porterà al go-live del nuovo portale di destinazione, completamente rivisto alla luce del piano di marketing in corso di attuazione. Kumbe Digital Tribù, il nuovo partner digitale scelto attraverso gli esiti di un bando che presupponeva specifiche e rigide caratteristiche di professionalità e che lavora – tra le altre – per le principali destinazioni e DMO trentine e venete, ci porterà ad inaugurare il nuovo portale di Visitalassio, punto di arrivo e punto di partenza insieme per dare ulteriore spinta comunicativa e commerciale alla destinazione”.
Non dimentichiamo poi tutto il lavoro che si continua a fare nei confronti delle startup, un mercato variopinto che sta consentendo di vedere Alassio in una duplice veste: da un lato, come laboratorio in cui sperimentare idee innovative e proporre agli operatori prodotti e servizi innovativi; dall’altro come destinazione in cui vivere giorni di smart working con i colleghi, unendo i momenti lavorativi ai momenti goderecci del buon cibo e del buon bere e alla possibilità di staccare dallo stress lavorativo per passeggiare o fare attività di svago in riva al mare, nel budello e nel verde della collina alle spalle.
Attrarre startup è l’obiettivo di molti territori ma solo Alassio ha realizzato il primo Innovation Startup Tour, un progetto che ha portato 10 startup a lavorare a stretto contatto con gli operatori e a rafforzare la capacità di comprendere quali servizi e prodotti possono aiutare a migliorare la soddisfazione del turista. Da quella scintilla di innovazione sono nati i frutti di progettualità che stanno portando e porteranno sempre più startup (e quindi nuovi viaggiatori) a contaminare il tessuto economico e sociale della città.
Dopo un primo esperimento, inoltre, questo sarà l’anno della messa a terra definitiva dello IAT diffuso (primo e unico in Liguria), un circuito di 30 operatori che accoglieranno il turista lì dove il turista muove i suoi passi: ogni operatore che ha aderito all’iniziativa è stato dotato di mappe, materiale e cartello distintivo che segnala un punto di informazione. Vogliamo far capire al turista di poterlo assistere in maniera diffusa in città, spingendo e sensibilizzando anche ristoranti, commercianti – oltre che gli hotel – a diventare ambasciatori della destinazione. Il kit di accoglienza prevede anche un dispositivo innovativo: un Alexa Amazon Echo Dot con display e comandi vocali, che permette di assistere il turista anche con il servizio di traduzione in tempo reale e abbattere le barriere di comunicazione anche con le lingue meno conosciute.
Nell’anno del Turismo delle radici e del 70esimo anniversario del Muretto, inoltre, sono stati ideati e verranno avviati percorsi di recupero – anche grazie alle nuove tecnologie – dell’anima inglese della città e del racconto dei personaggi impressi sulle leggendarie piastrelle.
“Credo sia questa la miglior risposta da dare a chi ci chiede cosa è stato fatto del Piano Marketing di cui ci siamo dotati durante l’emergenza sanitaria – le parole del vicesindaco e assessore al Turismo Angelo Galtieri – o a chi chiede quale sia il ruolo di un destination manager. Il riscontro che abbiamo avuto nel corso delle più importati vetrine turistiche internazionali è stato quello di aver riportato Alassio al ruolo turistico che merita. Abbiamo avuto un riscontro assolutamente positivo. Ci è stato detto che un modello di promocommercializzazione così, per un Comune in Italia, non esiste. Noi cerchiamo di essere più moderati e diciamo che un modello così in Italia lo hanno in pochi ma il merito va ad una città che ha fatto squadra e a un destination manager, Luca Caputo, che ha coordinato tutte le categorie, lavorando a stretto contatto con ognuna di esse e ha dato un senso reale all’utilizzo della Tassa di Soggiorno, con piena soddisfazione di tutti”.​

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