L’articolo di Forzano sul n. 24 del 26 gennaio di Trucioliit (vedi……) mi ha indotto a riflettere sulla relazione tra qualità dei rapporti e qualità del patto civico, dunque in ultima analisi sullo stato di salute della nostra democrazia.
di Marco Russo*
Da quando mi sono insediato, ricevo tantissimi cittadini che, soprattutto se mi inviano email critiche, invito a discutere, perché il dialogo e il confronto sono fondamentali proprio nell’ottica che ho detto sopra.
Nel caso specifico, avevo già incontrato Forzano per desiderio di confrontarmi con lui sulle infrastrutture; poi, quando ho ricevuto una sua email molto critica, basata però su informazioni errate o fraintese, l’ho chiamato per fornirgli le notizie corrette e spiegargli quale era stato il percorso del PRIIMT, sottolineando che si trattava di temi ancora aperti, solo allo scopo di poter orientare meglio la discussione. Non gli ho “tirato le orecchie” – non mi sarei permesso – ma ho solo fatto notare che, visto che c’era un rapporto già aperto, avrebbe potuto chiedermi informazioni. Il colloquio però si è svolto in un clima sereno e positivo e si è concluso con il proposito di rivederci dopo aver approfondito i temi.
Mi sembrava un atto di apertura, di considerazione e di disponibilità al dialogo, non formale ma dettato dalla convinzione che in questo momento Savona ha bisogno di mettere insieme le idee migliori.
Vedere pubblicato uno pseudo “verbale”, che distorce sia il senso del colloquio sia il contenuto, evidentemente dettato dal solo scopo di aprire una sterile polemica in una logica contrappositiva, mi ha colpito.
Non intendo qui entrare nel merito dell’articolo – avremo modo di farlo in un altro momento – salvo notare che non ha tenuto conto degli effettivi progetti che non conosce. Mi interessa invece discutere il modo di concepire i rapporti tra cittadini, singoli o associati, e tra cittadini e istituzioni e la capacità di costruire un dialogo fecondo, capacità che riguarda in primo luogo chi ha responsabilità istituzionali ma che deve riguardare anche chi si propone come interlocutore, individuale o collettivo.
Ebbene, questi articoli mi inducono a pensare che non ci sia alcuna volontà di “costruire” ma che predomini la volontà di cavalcare la facile retorica della politica incompetente e chiusa in sé stessa.
Mi ha fatto sorridere l’invocazione alle “porte aperte”, come se il colloquio fosse finalizzato a sterilizzare il dissenso nelle segrete stanze e quindi ci fosse bisogno di un atto di “eroismo civico” per rompere il velo di ipocrisia del “potere”, quando in questo primo anno di amministrazione non abbiamo fatto altro che organizzare incontri pubblici su tutte le nostre decisioni principali (cosa che è stata impossibile per il PRIIMT per ragioni che gli ho spiegato). Così come mi ha lasciato sbalordito il fatto che, come ricordato sopra, l’articolo polemizzi contro progetti che l’autore non conosce e che, come dicevo, sono ancora abbozzati.
Non è stato minimamente considerato il fatto che il colloquio fosse finalizzato a fornire informazioni e dettato dalla disponibilità a costruire insieme. Qui sta il punto: quale può essere la qualità civica e democratica della nostra città se si ignora la possibilità di un dialogo aperto e costruttivo; se si rimuove la complessità che, per esempio, è dovuta al fatto che nel caso delle infrastrutture entrano in gioco soggetti anche sovraterritoriali; se ci si trincera dietro la mera contrapposizione, nella quale il cittadino misura la qualità delle decisioni solo se recepiscono integralmente le sue proposte, sul presupposto che le istituzioni sono i luoghi del Potere Opaco che perseguono Interessi Inconfessabili? Dove può andare una comunità civile che si fonda su queste basi? Come può costruire il suo futuro in questo modo? Il mio obiettivo è di fare capire ai savonesi che oggi è indispensabile aprire, tutti insieme, una pagina nuova, perché dobbiamo rimetterci in cammino e fare ripartire la città, e possiamo farlo solo se sappiamo costruire nuova qualità dei rapporti civili, sociali, politici, istituzionali.
Ma c’è una speranza. In questo anno di amministrazione ho potuto constatare che oggi a Savona fortunatamente prevalgono cittadini che vogliono discutere, confrontarsi, costruire soluzioni, indipendentemente dalla affermazione personale; che capiscono che l’amministrazione comunale non è una controparte ma un luogo di incontro per maturare decisioni.
Per questo sono fiducioso che Savona sappia lasciarsi alle spalle le divisioni che l’hanno bloccata per anni e possa guardare con speranza al suo futuro e al suo rilancio.
Ed è per questo che continuerò a ricevere Forzano e a confrontarmi con lui, come faccio con tutti gli altri cittadini, perché voglio dimostrare con serenità che questi comportamenti distruttivi non hanno la meglio e che il mio proposito di coltivare il dialogo andrà comunque avanti.
Marco Russo sindaco di Savona
SAVONA FESTIVAL DELLA LETTERATURA PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA,
NASCE L’INIZIATIVA DEL LIBRO SOSPESO PER LE SCUOLE
Regalare un libro a una biblioteca scolastica: l’invito è rivolto ai cittadini che possono scegliere, all’interno di un elenco, un testo per uno degli istituti scolastici che partecipano alle iniziative collaterali di Zerodiciannove
Comunicato stampa- Nell’ambito del Festival della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza zerodiciannove nasce (un libro in +)x la scuola] iniziativa rivolta alla cittadinanza per donare libri agli istituti scolastici della città.
“L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con gli istituti scolastici di Savona, le associazioni di promozione alla lettura del territorio e la società Cooperativa A.R.C.A e grazie al sostegno della Fondazione De Mari – dice Elisa Di Padova, assessore alle Politiche Educative e alla Formazione – ha organizzato per la prima volta in città un Festival della letteratura per ragazzi. Zerodiciannove nasce dalla necessità di sviluppare – anche all’interno del Patto per la Scuola – un percorso di educazione alla lettura verticale, dal nido alla secondaria di secondo grado, passando per la biblioteca civica, le associazioni e le librerie della città”.
Un elenco di più di 20 testi- Per questo primo anno di festival è stato scelto il tema “Leggere la città”. Un tavolo tecnico ha selezionato, tra le più significative proposte editoriali, una ventina di testi su cui le scuole stanno già iniziando a cimentarsi in percorsi di lettura e creatività.
I corner nelle librerie- Questi titoli saranno disponibili in tutte le librerie della città, organizzati in appositi corner, riconoscibili da una locandina che riporta il logo del festival e la frase che identifica l’iniziativa {[(un libro in +)x la scuola]}. Ogni cittadino potrà regalare una copia di questi testi a una delle biblioteche scolastiche dei plessi coinvolti o direttamente alle diverse classi. Le librerie, direttamente collegate con l’organizzazone del festival, hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa applicando lo sconto massimo consentito per legge.
“Si tratta – conclude Di Padova – di un’iniziativa su misura per la nostra città che ha deciso di puntare su un progetto di educazione alla lettura per bambini e ragazzi che tiene insieme l’idea di donare qualcosa alla comunità con una progetturalità che sta mettendo radici profonde”.
Scheda tecnica del progetto:- Progetto del Comune di Savona- Savona – Città che legge. A cura di società Cooperativa A.R.C.A. Con il sostegno della Fondazione De Mari di Savona. Con il supporto scientifico di “Andersen”, la rivista italiana di libri per ragazzi. Logo del festival e immagine per la prima edizione a cura di Sergio Olivotti. Sito internet: www.zerodiciannove.it – social FB e Instagramm
info@zerodiciannove.it