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Andora diffida legale (diffamazione?) per i post crisi idrica. Nel mirino Gigi Ciccione di Alassio che replica: ‘Io grillo parlante. No bavaglio’. E Gino Rapa rincara: ‘Si credono intoccabili’


Una buona notizia diffusa dai media liguri: l’acqua è tornata potabile dopo le ultime analisi. E storia di una lettera diffida per conto del Comune di Andora e del suo sindaco Mauro De Michelis. E’ stata recapitata (raccomandata RR) a Luigi Ciccione per i post pubblicati da “Sei di Andora se…2.0” gruppo Facebook che ha 3.422 membri. Uno strascico alle roventi polemiche, accuse, prese di posizione, servizi televisivi, per la perdurante grave ‘crisi idrica’ e acqua salata dai rubinetti che ha colpito dalla scorsa estate la cittadina.

Il battagliero Gigi Ciccione mostra la lettera ricevuta dai legali, accusato anche di istigazione

Che cosa si contesta a Gigi Ciccione, personaggio popolare nel ponente savonese, alla ribalta per le sue battaglie social, a volte piuttosto spinte, irrisorie, satiriche (ed ‘irriguardose’?), da ‘pochi peli sulla lingua’, quasi sempre temi di pubblico interesse e che coinvolgono esponenti della vita pubblica, politico e amministrativa ?  Ad Andora siamo davvero in presenza di eccessi lesivi che fanno invocare la diffamazione ? Un reato? Oppure emergono (vedi le prime reazioni)  ‘sacrosante verità scomode’ e il diritto di critica sancito dalla Costituzione. Con prese di posizione espresse a toni border line.  O peggio sconfinano nel codice penale e civile ? E c’è chi è chiamato a risponderne.

Il caso Andora resta significativo ed emblematico come emerge dalla lettera di uno studio legale di Milano che parla di “programmata  diffusione di commenti e critiche al problema idrico che ha colpito la città”. Diffusione che anche “sotto il profilo della frequentazione turistica determinano un nocumento economico, non solo al Comune, ma anche agli esercizi commerciali e alle attività di ristorazione”.

Dove sta l’eccesso di cronaca e critica? E le falsità? Nelle lettera non sono specificatamente indicate le frasi ‘incriminate’. Il riferimento è generico.  “I post – riporta la diffida – aventi profilo di illegittimità in quanto esorbitanti  del diritto di critica e di continenza, tutti già identificati e conservati dai miei assistiti, ledono l’onorabilità delle istituzioni comunali e dei suoi esponenti.” A Ciccione si contesta pure “L’insistenza con cui Lei ha sviluppato  un ruolo attivo all’interno del gruppo  Facebook, fungendo da istigatore di comportamenti analoghi  di altri utenti, aggrava la Sua posizione  e non è  scriminabile  da legittimi interessi considerando che Lei risiede in altro comune.”

Da qui l’intimazione “ad ogni effetto di legge, di cessare immediatamente  i comportamenti  diffamatori ed offensivi del Comune di Andora, degli assessori, dei tecnici e di tutti i soggetti che appartengono all’Ufficio del Comune, nonché eliminare i post lesivi pubblicati. Il tutto con riserva di procedere  nelle competenti sedi  per la tutela dei propri interessi”. Firma avv. Daniela Missaglia

Il clima e lo spirito che animano gli aderenti al gruppo Facebook Sei di Andora se…2.0″ ? Si può leggere dal sito: “Per i veri feticisti di Andora…nel bene e nel male…qui non c’è censura…lasciatevi andare ai vostri pensieri più reconditi”. 

LE PRIME REAZIONI

ll blog alassino Alassio Futura di Fabio Lucchini ha dato conto dell’iniziativa legale schierandosi con Gigi Ciccione, postando la Costituzione Italiana art. 21 e pubblicando la lettera dello studio legale di Milano

GIGI CICCIONE: IL BAVAGLIO ANCHE NO PLEASE …👇

Qualche giorno fa , con mio sommo stupore, ho ricevuto una “diffida” inviatami da uno rinomato Studio Legale Milanese. Solo la Carta intestata dello Studio Legale, con tutti i nominativi degli avvocati, occupava 4 facciate!
Non mi sarei mai aspettato tanto onore!
Che posso dire, se non che sono fiero del mio impegno sociale e civile. Sono fiero di aver difeso il legittimo interesse di una città che per mesi non ha potuto usufruire di un bene indispensabile, quale quello dell’acqua potabile.
Francamente mi suona strano che il Sindaco del Comune di Andora sprechi tempo ed energie nel colpire “il grillo parlante” e non utilizzi con solerzia, gli stessi strumenti legali per risolvere il problema idrico.
Io non credo di aver in alcun modo causato un danno alla Splendida città di Andora ed alle Sue attività commerciali.
Al massimo, il danno di immagine lo causa chi non assicura tempestivamente i servizi indispensabili alla cittadinanza, servizi per i quali la cittadinanza paga le tasse e nella fattispecie le bollette idriche.
Se io avessi diffamato la città nel segnalare determinati disservizi, per quale motivo, diversi organi di stampa e diverse reti televisive a livello nazionale avrebbero trattato la vicenda in più di un’occasione? Per quale motivo il caso sarebbe approdato addirittura in Parlamento?
Vengo rimproverato, di non aver diritto di critica sull’argomento, in quanto risiedo in un’altra città, cito testualmente: “…la sua posizione non è scriminabile da legittimi interessi considerando che lei risiede in altro comune”…
Ritengo che il diritto di Critica ed il diritto di Satira siano costituzionalmente riconosciuti e garantiti!
L’Italia è una, unica e indivisibile ed io esercito la cittadinanza attiva, il mio legittimo e costituzionalmente riconosciuto diritto di critica politica e di satira sociale, senza mai offendere o ledere la dignità altrui.
Chiedo scusa solo per una cosa. Nell’ultimo periodo mi ero un po’ fermato, circa la sensibilizzazione della grave situazione idrica andorese, ma prometto di rimettermi all’opera con rinnovato impegno. La ringrazio ancora dell’onore ricevuto e le mando un augurio per le prossime elezioni!
COMMENTI SOCIAL- 
Gino Rapa (portavoce dei “Fieui di Caruggi” di Albenga)- Purtroppo si credono degli intoccabili. La maggior parte dei politici e degli amministratori pubblici non ammette dissenso e critiche. Figuriamoci la satira. Appena qualcuno osa “parlare male” di loro, non per faccende private (ci mancherebbe) , ma per il loro modo di governare, per la loro mancata tutela della Comunità che li ha scelti… ecco allora si scatena l’EGO, ci si rivolge a legali non del posto, ma di fama almeno nazionale per intimorire, minacciare, querelare. In più occasioni spiriti liberi come Milena Gabanelli, Sigfrido Ranucci, Antonio Ricci hanno spiegato l’uso disinvolto della querela per impaurire il destinatario e dissuaderlo dal proseguire nelle sue azioni. Questa è sempre LA CASTA, a Roma come a Milano o in un piccolo borgo di provincia.
Giacomo Massone (Albenga)- Caro amico sai bene che ti capisco eccome …. io stesso come sai devo difendermi da querele di due politici locali ingauni per parole sbagliate non volendo capire il contesto politico del mio sfogo …. quando dai noia la cosa migliore e zittirti o anche solo incutere paura di processi, di spese legali etc….è tutto assurdo ma oggi è così …. non solo non puoi far nulla ma neanche più esprimerti dicendo la tua verità che è supportata dai fatti che non possono smentire …… come te io andò avanti e se il loro obbiettivo è creare martiri che si accomodino …intanto Andora è senza acqua da mesi ….possono negarlo ? chi doveva controllare ? chi rappresentante dei cittadini doveva e dovrebbe attivarsi tempestivamente ? chi a oggi non ha risolto il problema ? …ma se Andora fa figure di m….. da mesi è colpa tua !!!! non hanno manco il senso del pudore.
Susanna Pometto – Ma quale sarebbe il reato?  Non capisco ?  Cioè i furesti non sono scesi perché il Gigi Ciccione,  con altre centinaia di persone, ha detto che ad Andora  sono 7 mesi che hanno acqua salata sporca e non potabile ?  Perché pensano che la gente è scema e non vede l’ora di fare una vacanza facendosi la doccia con fango e sale ? Sinceramente questi soldi li avrei spesi in cose utili !
Borse Varaldi Valeria – La verità, la cosa più fastidiosa. Condivido ogni tua parola. Grazie.
Lorenzo Arena – Dimmi che è uno scherzo!

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