Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Pietra L. e due ville storiche. Sospesi iter edilizio e convenzione. Scontro in consiglio. Il vice sindaco: ‘Noi onesti’. Carrara: ‘Ma non rispondete nel merito’


Il consiglio comunale si è arroventato quando è stata affrontata la prima mozione del consigliere di minoranza Mario Carrara. Scontro durissimo sul progetto immobiliare che prevede l’abbattimento, sulla collina del Trabocchetto, di due ville dell’800 per far posto ad un palazzo di 14 appartamenti che beneficia del Piano casa (incremento volumi del 35%).

Permesso a costruire che ha visto il primo ‘placet’ dell’ufficio tecnico, propedeutico al via libera della Commissione edilizia formata da tecnici di nomina politica. Ora il sindaco geom. Luigi De Vincenzi (‘43 anni da tecnico‘) ha annunciato lo stop e ‘doverosi approfondimenti’. Ma non già la revoca come richiesta da Carrara.

Il geom. Luigi De Vincenzi sindaco

Pare logico chiedersi, cosa sarebbe accaduto se nessuno avesse avuto nulla da obiettare. Tutto sarebbe filato liscio, nel silenzio generale. E il primo a rompere il silenzio, nero su bianco, con argomentazioni nel merito, è stato proprio Carrara che ha ricevuto il ‘sostegno’ di un gruppo di cittadini abitanti la zona (si è costituito un Comitato), i primi che subirebbero danni irreparabili dal nuovo insediamento edilizio. Carrara che si è già fatto parte attiva inviando la documentazione in suo possesso agli Uffici della Soprintendenza e alla quale si aggiungerà ora, come ha ricordato il sindaco, anche una specifica richiesta di sopralluogo da parte del Comune.

Cerchiamo di seguire la tormentata cronaca della discussione consiliare attraverso il video della seduta (nessun giornalista presente). Piano casa del Trabocchetto, la collina che sovrasta il centro storico. Carrara: “Siamo in clima natalizio…., ma dobbiamo parlarne. E’ scandaloso abbattere due ville antiche….del resto assistiamo ad una proliferazioni del Piano casa nella nostra città (trucioli.it ha documentato alcuni casi davvero discutibili anche con servizi fotografici eloquenti ndr )….il caso del Trabocchetto ha avuto un iter rapidissimo, nonostante siamo in presenza di due edifici storici e da demolire. Il più scellerato abbattimento, grave leggere la relazione tecnica che a dire lacunosa è poco, grave la faciloneria…e dire che il sindaco ha gestito l’edilizia cittadina degli ultimi 13 anni e si distingue per la diffusa applicazione del Piano casa, con atteggiamenti assai permissivi, con stravolgimento (al  Trabocchetto) dell’assetto del territorio…. Il 16 settembre la commissione edilizia da il via libera, una seduta di 45 minuti in tutto, per trattare 5 pratiche. Il 15 novembre la giunta vara la convenzione urbanistica  senza fare osservazioni alcuna. E stranamente il 18 ottobre il consiglio (con il voto contrario del solo Carrara ndr) riduce per il cimitero del capoluogo l’area di rispetto da 200 a 50 metri, il limite di legge. A beneficiarne proprio il Piano casa sul Trabocchetto, Villa Rocca, già proprietà Morello-Pellegrini. E se non fosse stata fatta questa deliberazione cimiteriale non si sarebbe agevolato l’iter del permesso a costruire. La commissione poteva sospendere e chiedere chiarimenti. Villa Rocca ha 200 anni …perchè non avete neppure contattato la Soprintendenza ai monumenti della Liguria?  Sotto la villa c’è una caverna, ma nessun accenno nella relazione tecnica del progetto e nelle stesso spazio è previsto un parcheggio. Siamo all’assurdo che la commissione non ha neppure vagliato la cartografia della zona… Non si è resa conto degli accessi viari dove è addirittura indicato più volte via Rocca Crovara in centro città. Non si è resa conto dell’imbuto viario, dell’area zona servizi comunali, della diffusa lacunosità della progettazione, delle ignobili furbate messe in atto, dei 520  di donazione a verde pubblico senza indicare la particella catastale. Senza rendersi conto che il camposanto subisce l’invasione delle acque del sottosuolo del Trabocchetto, della cavità carsica complessiva, con grotte e caverne. … Da lasciare attoniti, sbigottiti. Siamo in presenza di uno sfacciato atteggiamento di favore all’immobiliarista e il sindaco, da ufficiale di governo, avrebbe quantomeno dovuto coinvolgere la Soprintendenza”.

A quel punto  si da atto che entrano nella sala consiliare i consiglieri Sara Foscolo e Silvia Rozzi; per la minoranza è pure presente Nicola Seppone che rimarrà silente per l’intera durata della seduta. Seppone collaboratore e redattore del popolare Ivg.it.

Prende la parola, imperturbabile, il primo cittadino. “Non risponderò a tutte le accuse anche sgarbate, ma siamo tutti abituati ai metodi del consigliere Carrara. Dico che non appartengo alla categoria degli infallibili….Diciamo che lo stesso giorno in cui è stata presentata la mozione, il 1° dicembre 2022, abbiamo letto ancora prima sui social… ma io avevo già invitato i nostri uffici ad approfondire la pratica, se esisteva un vincolo storico-culturale che non c’è, di approfondire la questione che più mi convince, la viabilità. Diciamo che tutto è contestabile sotto il profilo tecnico…, il 5 dicembre ci siamo già mossi per contattare la Soprintendenza  e dopo la Befana ci sarà un sopralluogo concordato. Siamo in presenza di una pratica delicata e vorrò vedere nel dettaglio se esistono i presupposti  per andare avanti…soprattutto  quanto alla problematica della viabilità”

Un accertamento che doveva essere fatto prima e invece non è stato chiesto neppure un parere al Comando polizia municipale. Il sindaco a Carrara: “Non rispondo alle insinuazione becere di Carrara pro domo sua. La pratica è stata subito e immediatamente sospesa  dall’ufficio tecnico  e la convenzione urbanistica non è ancora stata registrata dal notaio….Carrara non può insinuare dei dubbi e cose non corrette”.

Carrara replica: ” Se ho scritto qualcosa di non vero, querelatemi. Vado in tribunale a rispondere. Se ho scritto falsità contestatele, ditemi quali…ripeto la commissione edilizia in 45 minuti ha esaminato 5 progetti, non ha eccepito nulla per viabilità e parcheggi, per 14 alloggi sono previsti 10 park ed il resto ? Non si sono accorti di nulla. Che la grotta è super tutelata dalle norme geologiche che in Liguria sono in vigore con la legge del 6 ottobre 2009 n.39. Nelle relazione progettuale sono scritte cose non vere e nessuno lo rileva…nella grotta esistevano 3 stalle ed ha un superficie di 8 m. di profondità.  ….Ma tu geologo Amandola che sei in giunta e che hai approvato la convenzione …Mi volete rispondere per quanto ho scritto ? Mi volete chiarire cosa significa quando si parla di Trabocchetto e di Villa Rocca con accesso carrabile da via Crovara ? Non avete letto la convenzione urbanistica? …. Porterò le foto quando De Vincenzi si metteva il bavaglio per contestare il sindaco Giacomo Accame...”

Parla l’assessore geologo Amandola: “Faccio presente che quando sono in giunta non vado a vedere cosa scrive…..la giunta svolge un ruolo colleggiale con osservazioni di natura diversa…. Ovvero faccio l’assessore e non il geologo…”.

Rozzi interviene: “Non sostengo che ci sia stata della superficialità nel vagliare la pratica, certamente doveva essere  più approfondita, siamo in presenza di una questione delicata e particolare, da qui la necessità di fare un passo indietro…”.

Carrara riferito ad Amandola: “Sono sconcertato, credevo che mi venisse detto ‘ho sbagliato’….un geologo che non trova cosa enorme che la relazione progettuale ignori le grotte, i crepacci…. Siamo in presenza di errori su errori, abbiamo un cimitero che in parte si allaga, e la giunta prende per buona la relazione del geologo …”

Il sindaco De Vincenzi: “Gli uffici comunali verificheranno, l’amministrazione comunale non revoca e si impegnata a tenere la pratica ferma, non annulliamo, non c’è nessuna concessione edilizia rilasciata, la convenzione non è stata portata davanti al notaio e faremo tutte le verifiche necessarie.” E rivolto ai componenti del Comitato del Trabocchetto,  presenti numerosi tra il pubblico: “Questa pratica è stata bloccata dai nostri uffici  e vi terrò al corrente…  Qualche accertamento in più si poteva fare… Tutti sanno che sul Trabocchetto esiste una zona carsica ma si è sempre costruito e la legge non dice che non si possa costruire in zona carsica…”.

Interviene Sara Foscolo, consigliere opposizione: “Non entro nel merito di questioni tecniche, obiettivamente emergono delle criticità e voto a favore della mozione Carrara, credo che si debba tener presente l’interesse di tutte le parti in causa”.

Con le dichiarazioni di voto Carrara chiede di prendere la parola, ma la presidente del consiglio Michela Vignone osserva che il consigliere ha già esaurito il tempo concesso dal regolamento comunale. Carrara si ribella, ricorda i suoi 43 anni da consigliere comunale, lo giudica un gesto di prepotenza. Ribadisce che il sindaco si è sottratto alle domande che “ho fatto”, non “mi ha risposto sugli elementi sollevati” e si adotta “il fumo negli occhi”.  De Vincenzi a Carrara: “Da tecnico posso dire che qualche strafalcione l’ha detto, ripeto faremo verificare da chi deve verificare, geologi, tecnici, avvocati. La faccia l’ho sempre messa su qualsiasi cosa….noto una grande strumentalizzazione, come Carrara è solito fare,  su un problema che esiste e che affronteremo con la doppia cura che ci vuole, c’è anche una grandissima speculazione politica affrontata in modo becero sui giornali on line, uno in particolare…”.

Parla a questo punto il vice sindaco Daniele Rembado: ” La sospensione della pratica credo sia un atto forte del sindaco e bisogna prenderne atto. La cosa grave è che siamo noi ad essere indignati ….. mi sono appuntato tutte le illazioni pronunciate da Carrara...termini come “”furbate”, “situazione ignobile”, “sfacciati atteggiamenti di favore“….Noi siamo persone oneste , una giunta di onesti, non si deve permettere….non confonda le idee ai cittadini….il sindaco in questa sede ha spiegato bene….si rimangi consigliere Carrara quanto ha detto …frasi che la squalificazione  come persona …..sono denigratorie  e lei è un disonesto politicamente ….noi non siamo qui a giocare…le sue frasi sono denigratorie lo ripeto.  La nostra azione amministrativa è basata sull’onestà e leggere certe parole che gettano ombre sulla nostra attività, ci lascia anche con l’amaro in bocca“.

Carrara pronuncia le ultime parole mentre lascia l’aula: “Vergognatevi, vergognatevi…. la seduta sospesa…dimostrate voi di essere gente onesta, non mi avete dato una sola risposta, solo rivendicazioni, su quanto ho messo per iscritto e ripetuto in questa sede. C’è una convenzione urbanistica piena di errori e non volete ammetterlo. La pratica va annullata e non solo sospesa”.

Il consiglio comunale, assente Carrara, è ripreso e nella votazione gli altri tre esponenti dell’opposizione hanno vitato a favore della mozione (8 pagine) presentata dal loro collega. Interpellato da Trucioli.it, nella serata di mercoledì, il consigliere Seppone, a proposito del fatto che non abbia mai interloquito durante la seduta, chiarisce: “Quando non si ha nulla da ridire il silenzio parla da solo”.

RICEVIAMO DAL CONSIGLIERE MARIO CARRARA E PUBBLICHIAMO

Il “piano casa” -disastro- della demolizione delle ville storiche del Trabocchetto e del successivo recupero dei volumi maggiorati sul limite dell’area cimiteriale

Perché abbiamo definito questo “piano casa”, come -disastro-? Perché più questo progetto viene approfondito e studiato, più vengono fuori “magagne”, incongruenze, sbagli, omissioni (nel senso di “non fornitura”) di documenti e cartografie, norme di leggi ignorate e “furbate” per far vedere di essere nel rispetto dei limiti “formali”, appunto, delle forme della legalità.

A questo punto, la questione della “storicità” delle due ville, che in questo progetto sono considerate buone solo per “far cemento”, per il “riciclo” dei loro volumi maggiorati del 35%, diventa perfino una questione non più “primaria”, tali e tante sono, comunque, tutte le criticità che si riscontrano pressoché in quasi ogni aspetto della pratica.

La “storicità” delle due ville dovrà essere valutata dalla Sovrintendenza ai monumenti della Liguria, ma tutte le altre questioni sono di competenza del Comune di Pietra Ligure ed è il Comune che deve risolverle.  Non altri. Abbiamo presentato una Mozione consiliare di ben 8 pagine in cui, lungi nell’esprimere considerazioni vaghe, abbiamo circostanziato rilievi e contestazioni su punti specifici del progetto.

Essi, oltre alla “non riconosciuta” storicità e valore architettonico delle stesse due ville plurisecolari ed alla mancanza di ogni accertamento o indagine storica in merito, fatto che le fa considerare solo “vecchi immobili” demolibili, vanno dalla criticità della viabilità d’accesso, costretta in due stradine già ora anguste; dal non rispetto della legge regionale n⁰39 del 2009, che tutela in modo assoluto grotte e cavità sotterranee; dal non prevedere posti auto pertinenziali in un numero almeno pari a quello delle unità abitative progettate; dal fatto che venga offerta in donazione, accettata dalla Giunta comunale, una porzione di terreno (m.520) di una particella catastale molto più vasta (sui m.10.000), senza che questo stesso terreno sia stato frazionato con una propria particella catastale, senza che una documentazione fotografica adeguata lo individui con precisione in considerazione di un suo supposto collegamento con il confinante parco pubblico, il cui innesto non è provato da alcuna cartografia d’insieme o fotografia; per il fatto che le norme di attuazione del vigente strumento urbanistico consentirebbero le traslazioni di volumi solo entro mc. 1000 e qui se ne trasferiscono oltre 1600; per il fatto che che il nuovo palazzo, da erigersi praticamente sul limite, “a due passi” dal cimitero, è anche a pochi metri da un precipizio, il cui terreno è sorretto solo da una parete di cava di roccia carsica; per  fatto che proprio lo stesso nuovo edificio si trovi in piena zona carsica, mentre se ne descrive la sua ubicazione “sul limite esterno” della stessa”; per il fatto che tutta l’area soggetta al piano di costruzione potrebbe esser percorsa da acque sotterranee,  come è dimostrato dalle acque che sgorgano continuamente dalle pareti di sostegno della terra della collina oggetto dell’intervento,  nel sottostante cimitero; per il fatto che essendo stato espresso parere favorevole al progetto dalla Commissione edilizia comunale il 16 Settembre 2022, quando il limite di distanza dal cimitero era di m.200, lo stesso limite venne ridotto solo successivamente, oltre un mese dopo, il 18 Ottobre 2022, a m.50, quindi, il 16 Settembre precedente la Commissione edilizia NON avrebbe potuto neanche esaminare il progetto perché il limite sussistente ed operativo era ancora quello dei 200 metri; per il fatto che la Giunta comunale abbia approvato la relativa convenzione urbanistica il 15 Novembre 2022, non avendo nulla da eccepire su tutte queste sopraccitate criticità ma, anzi, confermando nell’atto amministrativo, che andava approvando, l’errore più volte reiterato sia dalla titolarità che dalla progettazione dell’intervento edilizio, che esso si attui con accesso da via “Rocca Crovara”, la quale via, anziché trovarsi nei pressi dell’intervento stesso progettato, è un vicolo del centro storico della città, ecc. ecc.

Basta… tutto questo per dire che “chi più ne ha, più ne metta” in questa pratica?

Come fanno in una pratica “marasmata” del genere a non  sorgere dubbi, insinuazioni, sospetti sulla sua “trasparenza” e “genuinità”? Dubbi, insinuazioni e sospetti che, lungi dall’essere confutati, fugati e dissolti da chi ha la responsabilità della gestione della materia urbanistica ed edilizia, cioè il Sindaco Luigi De Vincenzi, vengono da lui stesso, con il suo atteggiamento, invece ben alimentati? Nel consiglio comunale del 19 Dicembre, infatti, dopo la lettura delle 8 pagine di rilievi tutti circostanziati, ci immaginavamo che egli ci dimostrasse, con dei dati oggettivi, che le nostre argomentazioni svolte erano infondate, errate o da interpretarsi in altro modo.

In pratica: che confutasse quanto avevamo scritto. Invece: niente. Il Sindaco si presenta dicendo sostanzialmente questo: 1) che lui non deve dare alcuna risposta ai rilievi sollevati; 2) che ha incaricato l’ufficio tecnico di fare approfondimenti sulla pratica; 3) che l’iter della pratica stessa è stato da lui sospeso; 4) che in considerazione della sospensione da lui disposta non è  stato rilasciato alcun titolo concessorio all’edificazione; 5) che ha investito della pratica la Sovrintendenza ai monumenti, per quanto di sua competenza.

Ci chiediamo: ma perché NON ha voluto dare alcuna risposta su nulla di quanto sollevato in Consiglio comunale, che è l’unica sede istituzionale appropriata per parlarne?

Probabilmente perché NON POTEVA dare alcuna risposta perché gli argomenti sollevati erano tutti FONDATI E VERI e lui si sarebbe venuto a trovare nell’imbarazzante situazione di dover ammettere l’esistenza di tutte le criticità esistenti e, quindi, tutte le sue (di lui) responsabilità. Sì, perché è solo lui il responsabile della gestione di questa situazione, per i tre ruoli istituzionali che ricopre: Sindaco, detentore della delega all’urbanistica, detentore della delega all’edilizia privata.

Non può accampare scuse, scaricando su un altro assessore o consigliere le responsabilità legate alla cura di questa pratica perché l’ha curata e seguita come amministratore comunale, solo lui. In questo, è andata bene agli altri assessori, perché se egli avesse potuto, com’è aduso fare sempre in situazioni come questa, avrebbe scaricato su di loro tutte le colpe e, appunto, le responsabilità. Secondo la sua logica: “I meriti per le cose ben fatte sono solo miei; le colpe per quelle sbagliate o malfatte, sono solo degli altri: io non c’entro“.

Ma in questa situazione proprio non può farlo. Quando afferma, sostanzialmente, che la situazione gli sia scappata di mano e che abbia incaricato l’ufficio tecnico di fare approfondimenti ed accertamenti sulla pratica edilizia, dice una “fregnaccia” perché, forse, sarebbe più appropriatamente l’ufficio tecnico a dover chiedere a lui chiarimenti su come egli abbia gestito la pratica medesima.

D’altronde, perché demandare all’ufficio tecnico (a quegli stessi tecnici che sono stati per anni a lui subordinati nell’ufficio quando lui era dipendente) compiti di studio ed approfondimento sulle pratiche edilizie quando lui stesso non trascura occasione di ricordare che ha 43 anni di esperienza come tecnico e responsabile dell’ufficio “urbanistica ed edilizia” nei comuni, in modo tale che potrebbe benissimo DA SOLO accertare quello che (solo per guadagnare tempo, scarica su altri) potrebbe, invece, approfondire direttamente lui stesso?

E poi, un’altra considerazione: la mozione consiliare oggetto della discussione è stata protocollata il giorno 1⁰ Dicembre 2022, mentre il consiglio comunale si è svolto il 19 Dicembre. Ma quanti giorni, mesi, anni ci vogliono per approfondire singoli aspetti di una singola pratica edilizia, già ben individuati ed enucleati? Non gli bastava oltre metà di un mese? Specie per uno che si considera “esperto” della materia?

Non poteva venire in Consiglio comunale preparato e “smentire” tutto quanto da noi sostenuto? No! Non poteva! Per il semplice fatto che non gli conveniva! Avrebbe dovuto ammettere che le nostre argomentazioni erano valide. Invece, gli conviene scaricare sul povero ufficio tecnico responsabilità che, invece, per tutti i ruoli “cumulati” che ricopre, dovrebbe sostenere solo lui.

Il rifiutarsi di revocare la “strampalata” convenzione urbanistica approvata dalla Giunta comunale il 15 Novembre scorso (probabilmente senza neppure guardarla), “strampalata” perché piena di errori e “stranezze”, e, allo stesso tempo, la rassicurazione, solo verbale, data al comitato dei cittadini, di “una sospensione” dell’iter della pratica per  “approfondimenti” demandati all’ufficio tecnico, rappresenta un capolavoro “cerchiobottistico” del politico De Vincenzi (lui che nelle prime campagne elettorali  dichiarava: “io sono un tecnico, non sono un politico“) che sempre più sembra che ci ricordi certi “marpioni” con i quali abbiamo avuto a che fare nella prima repubblica.

Perché “un capolavoro” politico? Perché così, con solo una promessa verbale, con delle parole (scritte sull’acqua) ha cercato di rassicurare i cittadini; al tempo stesso, ha mantenuto in vita e pienamente valida la convenzione urbanistica (scritta sulla carta) del 15 novembre, che, anche se non è stata ancora firmata dal notaio, resta un atto amministrativo pienamente valido. Con, pensiamo, soddisfazione del costruttore, perché denota la volontà del Sindaco, mantenendo la validità dell’atto amministrativo, di andare comunque avanti sulla linea tracciata.

Un colpo al cerchio ed uno alla botte. Se De Vincenzi avesse voluto dissipare tutti i dubbi insorti e spazzare via ogni illazione e sospetto, ci saremmo aspettati, invece, che, anziché affrontare la discussione in Consiglio comunale, si fosse presentato con la revoca già avvenuta, magari solo un’ora prima, della controversa convenzione urbanistica.

Con un fatto del genere, avrebbe giocato la carta veramente vincente, che avrebbe rasserenato la situazione  e la discussione, smorzando e disinnescando ogni tipo di polemica o tensione. Ma non l’ha fatto, non l’ha voluto fare e si muove in direzione ostinata e contraria, alimentando lui stesso, con questo suo atteggiamento, le tensioni e tutte le interpretazioni malevole e maliziose di questa vicenda.

Un’ultima considerazione spetta, è  doverosa nei riguardi del vicesindaco Rembado. Durante le circa due ore di discussione sul punto del piano casa “ville storiche”, non ha aperto bocca, brillando per il “coro muto“; egli avrebbe potuto, per la sua funzione ricoperta nell’Amministrazione ed anche per la sua professione, intervenire per dare il suo contributo ed, eventualmente, supplire alle deficienze del Sindaco sui punti contestati.

Ma si è ben guardato dal farlo. Poi, all’ultimo, è sbottato in una dichiarazione unilaterale e delirante in cui, lungi dal fare considerazioni sul merito dei punti in discussione, ha rivendicato la sua onestà….: “..perché noi siamo onesti…! Perché noi siamo onesti..! “. A lui ricordo che la ripetuta “Onestà“, che sembra più che altro rivolta verso se stesso per autoconvincersene, non deve essere conclamata ed urlata ai quattro venti, ma deve essere soprattutto dimostrata! E dimostrata con fatti concludenti.

Mai, come in un caso come questo,  sta apparendo sempre più che ce ne sia bisogno..! Mario Carrara

RICEVIAMO DAL COMITATO ‘SALVIAMO LE VILLE STORICHE’ E PUBBLICHIAMO 

Il comitato spontaneo dei cittadini “Salviamo le ville storiche” del Trabocchetto ritiene opportuna una specifica in merito al consiglio comunale del 19 dicembre 22.  Siamo felici di come molti concittadini stiano manifestandoci sostegno e solidarietà e, soprattutto, mostrino un crescente interesse nei confronti di una vicenda che per i molteplici aspetti emersi sta interessando tutta Pietra Ligure.

Da parte nostra desideriamo ringraziare tutti per la vicinanza ed in particolare il consigliere Carrara per il suo lavoro ed il suo impegno. A prescindere da quanto riportato nei vari articoli apparsi sulle riviste online circa l’andamento della assemblea del consiglio comunale invitiamo, chi volesse, a visualizzarla dal minuto 55 circa per farsene una propria oggettiva idea.

Dopo la sospensione del consiglio comunale il comitato è rimasto in aula per ricevere una  rassicurazione, ma ci duole precisare che siamo rimasti delusi. Principalmente sul fatto che la convenzione approvata dalla giunta comunale per costruire 14 nuovi appartamenti al posto di due ville antiche, che per loro stessa ammissione presenta numerose criticità che non erano state individuate prima, non è stata revocata.

Tale impegno concreto non è stato assunto ma ci è stata comunicata solo la sospensione verbale dell’iter della pratica in attesa di accertamenti demandati all’organo tecnico, ma è  proprio la convenzione che sostiene tutta l’operazione immobiliare e che chiediamo sia revocata, perché è  quella che tiene in piedi tutta l’operazione.

Il comitato confidando  nel corretto lavoro dell’amministrazione comunale chiede la revoca effettiva della convenzione rilasciata, per più motivi, tra i quali ci preme evidenziare: oltre all’interesse storico delle ville (per il quale è stata chiamata ad esprimersi la Sovrintendenza ), vi è l’enorme problema della viabilità d’accesso al nuovo insediamento abitativo che interessa non solo Salita al Trabocchetto ma anche tutta via della Cornice e di riflesso l’Aurelia e che, se venisse attuato causerebbe problemi insormontabili a tutta la circolazione del traffico del quartiere; il numero di parcheggi pertinenziali del nuovo edificio, previsti già insufficienti rispetto agli appartamenti (14 appartamenti e solo 10 posti auto); la perizia geologica sulla zona carsica che richiede un approfondimento visto il sito di costruzione posto proprio sopra il cimitero e le recenti problematiche di infiltrazioni d’acqua che hanno imposto lo spostamento di moltissime salme (circostanza constata per esperienza diretta); oltre ad altri errori che, nel complesso, consiglierebbero una riscrittura della convenzione stessa in seguito ad una profonda rivisitazione di tutto il progetto.

Eleonora Gagliano, Elvina Pastorino

22/12/22

 

 


Avatar

Trucioli

Torna in alto