Elezioni comunali giugno 1975. La lista ‘L’Indipendente’ (15 candidati) che si proponeva di eleggere a primo cittadino Aldo Morello, nel suo programma, dedicava mezza pagina al Piano Regolatore e alla situazione urbanistica. Poneva l’accento sulla “ormai eccessiva espansione edilizia e si rende indispensabile la revisione del Piano regolatore al fine di tutelare un pilastro essenziale dell’economia della nostra cittadina che è senza alcun dubbio il turismo”.
di Luciano Corrado
E la gloriosa Democrazia Cristiana nelle ‘comunali’ 1970. Articoli del segretario di sezione Libero Conio, del cav. Edoardo Ciribì, del prof. Gaetano Grosso, di Damiano Valle, del capolista cav. Salvatore Caltavituro, alle voce Turismo, proponevano: “…Sviluppo dell’attività turistica alberghiera mediante un armonico assetto urbanistico, la difesa rigorosa del paesaggio, la tutela del patrimonio storico, culturale ed artistico della città.”
Una storia travagliata e disseminata di interrogativi quella degli strumenti urbanistici in Liguria (a chi giova il ‘boom cementizio’, chi sono i beneficiari, i protagonisti dietro le quinte, chi sussurra, ma anche i danneggiati) e che di questi tempi è stata riproposta a Pietra Ligure con le clamorose ‘denunce’ (per ora senza smentite) del consigliere, ex assessore, Mario Carrara, polo di centro destra e di cui trucioli.it ha dato sinora conto, ospitando due articoli firmati e corredati di foto e una durissima mozione che dovrebbe essere discussa e votata dal ‘parlamentino locale’.
Pietra Ligure forse l’unica città del ponente ligure che da 20 anni attende un nuovo ed aggiornato Puc. Capace di tagliare, si spera, le unghie alla galoppante e perdurante speculazione immobiliare che rende sempre più precario il tessuto socio economico della comunità già oppressa da palazzoni e palazzine, trasformazioni alberghiere, aggravio del peso abitativo in zone già soffocate, povere di un’adeguata rete viaria. Uno sviluppo, utile ricordarlo, che frutta tanti soldini alle casse comunali. Più si costruisce e più si incassa come oneri di urbanizzazione, ma si impoverisce una sana crescita del paese. Non è forse l’ora di dire basta!? Con quel detto il ‘troppo stroppia’ anche se i buoi sono ormai fuggiti dalla stalla (vedi 9 mila seconde case e 8300 residenti).
Emerge, tra l’altro, una curiosa realtà. A Pietra Ligure vince e si fa largo una certa sinistra (‘sponsor’ di imprenditoria edile) e una certa destra, Carrara escluso, quanto mai divisa e distratta, quasi apatica. Chi tira le file e tiene banco alle operazione edilizie più controverse e chiacchierate, citate dal solitario ‘guastafeste‘ Carrara ? I titolari di permessi a costruire (perlopiù Srl), progettisti, geologi, responsabili dei cementi armati, imprese artigiane esecutrici dei lavori. Non è questione da codice penale fino a prova contraria, a meno che non si accertino situazioni border line, eventualmente da approfondire. E che dovrebbero dare lavoro più che altro alla Guardia di Finanza. Chi vende, chi compra, chi acquista, chi costruisce. E se sei amministratore pubblico che hai il figlio, il marito, il parente prossimo coinvolto nei progetti, nelle costruzioni, sarebbe opportuno il ‘passo indietro’. Non partecipare a votazioni di pratiche edilizie. A Pietra ‘comanda’ ed agisce, come si ascolta da tempo, un gruppo piuttosto ristretto. E’ normale? O sono fantasie per colpire chi ‘governa bene’ e a suon di fior di opere pubbliche da esibire, promozionare, e che pure sono utili.
Qui si assiste ad un silenzio quasi perfetto della Lega di Salvini e alla voce fioca di Fratelli d’Italia. Un minoranza che non fa in realtà vera opposizione. Una destra unita solo alle ultime ‘comunali’ e che ha perso la partita finale. Ora c’è chi pronostica (ha scritto Uomini Liberi con fonti leghiste) un futuro schieramento che vedrebbe a braccetto il forte asse del sindaco Luigi De Vincenzi e Francesco Amandola (imbattibili ‘mattatori’ dello scenario politico amministrativo locale) e che potrebbero allearsi (?) con il gruppo che fa capo all’ex onorevole Sara Foscolo, classe 1973, già vice sindaco ed assessore leghista dal 2014 al 2018 (vedi curriculum…). Pura fantasia di dissidenti e invidiosi ? Assai probabile si tratti solo di ipotesi frutto di voci, vocine. Anche se rimane in evidenza, la perdurante ‘morbida’ opposizione della perlopiù battagliera Lega all’operato della giunta De Vincenzi. Cosa potrebbe unire, a Pietra Ligure, certa destra e certa sinistra? Quali vantaggi di mantenere il posto di comando ? In primis il ‘boccone’ edilizia (Puc) e dintorni che fanno gola. C’è all’orizzonte la destinazione dell’ex cantiere navale che attende da anni, tra le maggiori opportunità di business immobiliare della provincia di Savona, con le aree ex Piaggio di Finale Ligure. C’è l’area ex Italcementi. Insomma guadagnarsi la poltrona di sindaco merita pure la rinuncia al ben retribuito seggio in consiglio regionale. Amor di terra natia si direbbe. E per consolidare il ‘sistema Pietra’.
Intanto continua a tenere banco il clamore suscitato dal progetto che prevede la demolizione della storica villa Rocca sul Trabocchetto che fu residenza del compianto sindaco Aldo Morello ma anche di famiglie (e cognomi) che hanno fatto storia, non solo a Pietra Ligure. Un gioiello architettonico dell’800 che si vorrebbe radere al suolo per ospitare un condominio di seconde case (14 alloggi con il premio del ‘Piano casa’) e relativo parcheggio pertinenziale di 10 posti auto. Si dirà, c’è l’ok della commissione edilizia comunale (iter di esame in pochi minuti ha lamentato il consigliere Carrara), manca ancora il permesso a costruire che dovrebbe essere rilasciato dal dirigente dell’area tecnica dott. Renato Falco e controfirmato dal titolare della posizione organizzativa ‘Settore edilizia privata e strumenti urbanistici’ geom. Vittorio Burastero che ricopre anche il delicato ruolo di assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica nella giunta di centro destra del Comune di Loano.
Si è nel frattempo appreso che, su segnalazione dello stesso Mario Carrara, c’è stato un ‘sopralluogo’ di due architetti della Soprintendenza e del ‘progetto villa antica’ sul Trabocchetto si sta interessando il WWF Liguria dal quale emergerebbe un primo elemento di ‘certezza’. L’area interessata sarebbe compresa, secondo la’cartografia’ della Regione Liguria, in ‘zona carsica’. Dunque con vincoli. Ma la relazione del geologo di parte Flavio Saglietto porta invece ad escludere tale ‘certezza’. Una questione di non poco conto e che potrebbe aggiungere nuovi elementi a chi è contrario all’abbattimento di un’antica (e non già solo ‘vecchia’) dimora. Da preservare e tutelare. E un interrogativo: l’ufficio tecnico comunale ha verificato a fondo la questione ? La commissione edilizia si è limitata a vagliare l’istruttoria predisposta dagli uffici comunali? Senza approfondire? Commissione che è composta da personaggi non certo anonimi e di spessore professionale. Ne è presidente l’avv. Ferdinando Acqua Barralis, vice presidente l’arch. Marinella Orsi, componenti l’ing. Giovanni Craviotto, il geom. Domenico Anselmo ed il geologo Paolo Airaldi.
Abbiamo già dato conto che si è costituito il ‘Comitato Salviano le ville antiche’ di cui è presidente Eleonora Galliano e vice Elvina Pastorino. Si sono riuniti in due assemblee, oltre una ventina di aderenti. Sono abitanti che gravitano sulla ‘salita del Trabocchetto’ e che subirebbero le maggiori conseguenze del futuro carico abitativo e viario, da e per Villa Rocca, qualora il progetto andasse a buona fine. “Abbiamo una strada stretta, non c’è spazio per due auto che si incrociano, cosa accadrebbe con un nuovo insediamento e decine di altri utenti della strada ? Perchè non realizzano, se proprio hanno il diritto di costruire, un nuovo tracciato con sbocco a monte ? Costa troppo al costruttore? Ai futuri acquirenti ?”.
Si è pure parlato del susseguirsi di date che hanno portato al placet del ‘progetto condominio’. La commissione edilizia l’ha approvato il 16 settembre poco prima che il consiglio comunale varasse a larghissima maggioranza (solo un voto contrario, quello di Carrara) la riduzione della zona di rispetto cimiteriale da 200 a 50 metri. Pura causalità. Se ne doveva tenere conto (area di rispetto) nella relazione dell’ufficio tecnico e dunque dalla commissione? Infatti in quella data l’area di Villa Rocca era ancora interessata dal vincolo di inedificabilità cimiteriale poi ridotto, dicevamo, a 50 metri. Discrasia delle date e atti ufficiali che meritano un chiarimento per non lasciare ombre.
Carrara ha illustrato all’assemblea di pietresi altri due punti interessanti. Sotto Villa Rocca c’è la presenza di grotte-caverne che il progetto di fatto ignora. Quale la sorte ? L’area sottostante, sostiene Carrara, è caratterizzata da passaggi di acque sotterranee come documenterebbe la storia di un’ala del camposanto chiusa e liberata dalle salme proprio in conseguenza di allagamenti provenienti dalle falde del Trabocchetto. Infine il piano regolatore scaduto indica che l’area pertinente la villa ‘ è zona servizi comunali’, dunque inedificabile. C’è l’edificio storico che però si vuole eliminare per edificarne uno nuovo di zecca leggermente traslato, mentre al posto della villa verrebbero realizzati 10 park auto nonostante i 14 alloggi.
Il consigliere Carrara ha posto sotto i riflettori altre operazione edilizie in corso, alcune con il beneficio del Piano casa. Tra i progettisti dei cementi armati figura l’ing. Daniele De Vincenzi figlio del sindaco Luigi con un ruolo di primo piano nella storia edilizia pietrese dallo scranno di Palazzo Golli. Nella società “Costruzioni Pietra 2.0 Srls” figurerebbero interessi che lambiscono la presidente del Consiglio comunale Michela Vignone. Per altre società siamo in presenza di ‘scatole cinesi’, difficile fare chiarezza sulle visure camerali, per ricondurre ai veri attori.
Ci ripetiamo, nulla prova che siamo in presenza di intrecci illeciti, anche gli amministratori comunali ed i loro congiunti hanno pieno diritto di svolgere un’attività, una professione, mancherebbe altro. Ci sono semmai ragioni di opportunità e buon senso, l’interesse comune che deve prevalere. A Pietra, vista la situazione Puc ed un’edilizia contestata nei fatti dal consigliere Carrara, non sono pochi coloro che si chiedono se ci sia o meno lo zampino di nuclei famigliari che si tramandano radicati interessi nel settore immobiliare e aree edificabili. E quale sia stato fino ad oggi il peso nelle scelte, nella strategia cementiera e la correlata responsabilità politica ed amministrativa. Al di sopra di ogni sospetto come quello della moglie di Cesare ?
Mentre c’è chi ricorda che la storia del ‘Partito del cemento’ ha insegnato che in Liguria poco o nulla è cambiato (vedi le città che programmano l’edilizia, anziché con un moderno Puc, a suon di varianti ad hoc). Vedi dati ufficiali consumo di suolo e carichi abitativi, verde pubblico. E chi promuoveva battaglie di salvaguardia ambientale e moralizzazione politica pare abbia tirato i remi in barca. Non abbiamo dimenticato, a Noli, quella maxi cementificazione di Liguria 17 (144 bilocali e tricolocali) ben silenziata. Semmai gratificata da pagine promozionali (a pagamento) di varie testate con edizione ligure.
Che c’è di nuovo ? Nelle stanze del Palazzo della Regione occupate dall’opposizione sinistrorsa-grillina il silenzio docet. I consiglieri regionali savonesi di maggioranza ed opposizione, a loro volta, danno l’impressione di essersi allineati a san cemento. Le due ‘torri di Alassio’ (48 alloggi sul mare e box interrati) hanno finora trovato opposizione solo da singoli privati ed i ricorsi saranno discussi al Tar nel mese di gennaio. Il Comune si è costituito a sostegno dei costruttori (di Genova e Albenga) e della convenzione sottoscritta. L’unico parere extra, agli atti e positivo, è quello della Capitaneria di Porto. Proprio così. Scontato, pare ovvio, il sì della Commissione edilizia ed Ufficio urbanistica. Mentre per presunto ‘danno temuto’ ha fatto causa un albergatore; davanti al Tribunale civile c’è stata la nomina del Ctu, propedeutica al responso del giudice. E la politica ? Ancora silente. E’ normale? Non scandalizziamoci più di tanto.
Luciano Corrado
DAL LIBRO DI GIACOMO ACCAME GIA SINDACO DELLA CITTÁ
DOSSIER INTERVENTI EDILIZI CONTESTATI DAL CONSIGLIERE MARIO CARRARA
DETERMINA DIRIGENZIALE COMUNE DI PIETRA LIGURE
L’arch. Marinella Orsi e’ componente della Commissione Edilizia Comunale
PAGINE DI UN LIBRO DELL’EX SINDACO E STORICO GIACOMO ACCAME
LA GIUNTA COMUNALE DI PIETRA LIGURE:
Luigi De Vincenzi Sindaco. Per alcuni decenni titolare dell’ufficio Edilizia Privata e Urbanistica del Comune e già dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Borghetto S.Spirito.
Daniele Rembado Vicesindaco. Assessore al Turismo: famiglia di imprenditori edili di Ranzi. Tra le opere più evidenti: nonno Rembado Agostino a Pietra Ligure complesso di fronte alla chiesa del Soccorso; Loano complesso residenziale in viale Europa; Pietra Ligure, il biscione sul Trabocchetto, ora accogliente residence turistico Sant’Anna.
Francesco Amandola Assessore ai Lavori pubblici e geologo affermato.
Marisa Pastorino Assessore alle Politiche sociali.
Maria Vaianella Assessore alle Attività produttive. Famiglia di costruttori con diffusi interventi di edilizia residenziale.
Michela Vignone Presidente del Consiglio comunale. Famiglia di costruttori con attività diffuse dagli anni ’50. C’è chi ricorda, tra gli anziani cronisti locali, a fine anni ’60, la demolizione del “fortino” di Pietra che risaliva al 1600, eretto a difesa della città dalle incursioni dei Saraceni, per far posto ad un palazzo. Il marito Massimo Picone immobiliarista, titolare di società che hanno intrapreso la realizzazione dei “Piani casa”.
Luca Robutti Capogruppo lista di maggioranza De Vincenzi sindaco. Verrebbe indicato tra i collaboratori dell’immobiliarista Pollero di Borgio Verezzi, interessato al Piano casa “sette re” Villa Pellegrini- Morello sul Trabocchetto. Dal sito “Consiglieri comunali di Pietra Ligure” si legge che appartiene alla categoria professionale di: Specialisti in scienze e attività gestionali, commerciali e bancarie (organizzazione e controllo del lavoro nelle pubbliche amministrazioni e nelle imprese private, contabilità e finanza, rapporti con il mercato, pubbliche relazioni, ecc.).
Neo assunte dal Comune di Pietra Ligure-
Arch. Paola Palmarini cugina dell’assessore Francesco Amandola e parente con il Sindaco De Vincenzi.
Dott.ssa Viviana Sarda, cognata dell’assessore Marisa Pastorino per aver sposato il fratello Alessandro Pastorino ed imparentata con il sindaco De Vincenzi.