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La destra al governo con Giorgia Meloni: se a vincere sono sempre gli evasori


Giorgio Calenda, 49 anni, dirigente d’azienda, senatore della Repubblica e segretario del Partito politico Azione, ha recentemente dichiarato che “la Finanziaria del governo di Giorgia Meloni non tocca i punti fondamentali come l’evasione fiscale e la sanità”.

Il 5 dicembre 2021 La Stampa pubblica una commento che può essere utile rileggere sia per chi le tasse le paga, sia per chi riesce ad evadere  e molto spesso farla franca, grazie anche alla mostruosa carenza di adeguati e puntuali controlli come avviene nei paesi più progrediti dell’Europa.  L’articolo firmato da Chiara Saraceno e che riproponiamo. A 81 anni sociologa, filosofa e accademica.

“In Italia anche gli evasori (almeno 110-120 miliardi l’anno ndr) si aspettano di poter  godere di bene pubblici come la sanità, la scuola, le infrastrutture varie e così via.  Ovvero si aspettano di essere trattati sia in modo universalistico, sia in base ai propri bisogni. L’evasione fiscale è sicuramente  uno degli ostacoli più grandi, non solo alla raccolta di risorse necessarie per far funzionare il paese e garantire i diritti di cittadinanza di base, ma anche alla stessa democrazia, nella misura minima  in cui mina la fiducia reciproca e sul principio di eguaglianza  su cui si basa la solidarietà collettiva.  Un paese in cui una parte della popolazione  si sente sfruttata da ‘free rider’ che godono di bene pubblici senza contribuire al loro costo  ed un’altra, appunto, cerca ogni via per sottrarsi al dovere costituzionale di contribuire al bene comune in base ai propri mezzi, non può essere una democrazia solida. …”

Certamente, aggiungiamo noi, ci sono evasioni ed evasori, chi evade poco e di tanto, categorie economiche  che denunciano meno nella dichiarazioni dei redditi rispetto a quanto percepiscono dipendenti a reddito medio. Con 12-15-20 mila euro dichiarati al Fisco ci si chiede se non sia vergognoso e con quale governo si riuscirà ad avere una politica fiscale da paese civile, come accade negli Stati Uniti dover il reato di evasione è punito assai più di un furto e rappresenta un’onta vergognosa, alla Francia che ha una pubblica amministrazione d’eccellenza, alla Germania dove i controlli del fisco non sono ‘oppressivi’, induttivi, ma costanti e basati sulla documentazione prodotta dal cittadino. Sul suo tenore di vita.

 

 


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