Un uomo di cui non si vede il volto corre come un forsennato. Salta ostacoli improvvisi, si affanna verso un labirinto senza fine. Può sembrare un incubo o una sequenza di film. Mentre è solo una interpretazione di un disegno a tempera su carta.
di Bruno Chiarlone
Ma in realtà c’è un fondo di verità inconfessata in queste parole e queste immagini.
L’uomo corre verso le vecchie case addobbate di opere d’arte nel “Museo Aperto” di Rocchetta dei Murales e si trasforma esso stesso in arte. Nelle sue vene scorrono i colori e i sogni sono visibili come collage impressionisti sulle tavole di un libro d’artista.
Il ‘Museo Aperto’ di Rocchetta è più conosciuto all’estero che in Italia. Arrivano infatti lettere dall’Australia, dalla Lettonia, dalla Spagna per essere esposte sui muri del paese che è diventato colorato liberamente da numerosi artisti sollecitati da Ramona Arnello, Bruno Barbero e Giuliana Pizzocri. Oltre da altre persone che hanno provveduto a piantar chiodi, indicare una vecchia porta o un muro libero per gli affreschi e le pitture da realizzare.
La mail art ha scoperto questo spazio urbano e arrivano a Rocchetta dei Murales cartoline d’artista, collages, libretti e timbri da esporre in perpetuum nelle vie rocchettesi.
Bruno Chiarlone