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Elezioni politiche 2022, analisi del voto. Quiliano unica ‘isola rossa’. Il centro destra supera il 50% in 43 comuni. E il centro sinistra? Alle urne il 65,29%


Una veloce analisi del voto al riguardo delle elezioni politiche svoltesi lo scorso 25 settembre assegna senz’altro alla destra la nettezza di un risultato favorevole, al limite dell’espressione di egemonia e di “coalizione dominante”.

di Franco Astengo

In precedenza però all’addentraci nell’esposizione delle cifre che suggellano questo giudizio non si può non segnalare il risultato del Comune di Quiliano rimasta unica e solitaria “isola rossa”.

Per quel che riguarda la votazione riferita alla Camera dei Deputati nel Comune guidato da Nico Isetta si è avuta infatti la sola espressione di maggioranza relativa al centro – sinistra in tutti i 69 comuni della Provincia (che per la Camera sono suddivisi in due collegi 1° e 2° della circoscrizione ligure).

A Quiliano è infatti accaduto che la candidatura sostenuta dalla coalizione di centro – sinistra abbia prevalso 38,52% versus 34,82 della condidatura sostenuta del centro – destra poi risultata vittoriosa nel collegio uninominale.

Non solo, ma l’ostilità verso il centro – destra nel comune quilianese è stata anche corroborata da un brillante risultato del movimento 5 stelle con il 13,57%, seconda percentuale realizzata in tutta la provincia dopo quella di Vado Ligure (15,71%).

Andando per ordine e principiando dal dato della partecipazione al voto:

1) La presenza alle urne nella provincia di Savona è risultata superiore alla media nazionale: su 215.153 elettrici ed elettori aventi diritto se ne sono recati alle urne 140.482 pari al 65,29%.

2) Le zone della provincia dove si è votato di meno sono state quelle nelle quali più netta (quasi totalizzante) è risultata l’affermazione del centro destra, prevista in partenza e forse scoraggiante per gli eventuali oppositori. Queste le percentuali: Levante Savonese ed Entroterra (per la Camera comuni appartenenti al collegio 2) 68,32%, Savonese 66,66%, Finalese 66,22%, Valbormida 65,10%, Alassino 63,71%, Loanese 62,70%, Albenganese 62, 32%.

La coalizione di centro – destra ha superato il 50% dei voti in 43 comuni.

Alassio, Albenga, Andora, Arnasco, Balestrino, Bardineto, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Bormida, Calizzano, Casanova Lerrone, Castelvecchio di Rocca Barbena, Cengio, Ceriale, Cisano sul Neva, Cosseria, Erli, Garlenda, Giustenice, Laigueglia, Loano, Magliolo, Mallare, Massimino, Millesimo, Nasino, Ortovero, Pallare, Pietra Ligure, Plodio, Roccavignale, Stellanello, Testico, Toirano, Tovo San Giacomo, Vendone, Villanova d’Albenga, Zuccarello e nel collegio 2: Dego, Piana Crixia, Pontinvrea, Urbe.

Si può notare come oltre il totalizzante risultato del Ponente (con punte del 59,44% ad Andora, 59,28% a Borghetto Santo Spirito, 58,82% a Ceriale, 60,06% a Cisano sul Neva, 58,68% a Ortovero, 58, 59% a Toirano) si registri un importante insediamento del centro – destra in Val Bormida dove la coalizione, come abbiamo già registrato, ha superato il 50% a Bardineto (65,88%), Calizzano, Cengio, Cosseria, Mallare, Millesimo, Pallare, Plodio, Roccavignale.

Anche dalla nostre parti si è verificato il passaggio della leadership verso Fratelli d’Italia: il partito di maggioranza relativa supera il 30% in tutti i comuni dove la coalizione ha traguardato il 50% tranne a Bormida, Castelvecchio di Rocca Barbena, Mallare, Millesimo, Plodio, Zuccarello, Piana Crixia e Pontinvrea.

Il centro – sinistra che raggiunge una media del 25,04% nel collegio 1 e del 34,30% nel collegio 2 (dove pure viene sconfitto) supera quella quota soltanto in 25 comuni: Altare, Bergeggi, Borgio Verezzi, Calice Ligure, Carcare, Casanova Lerrone, Castelbianco, Cengio, Cosseria, Erli, Finale, Millesimo, Murialdo, Nasino, Noli, Orco Feglino, Plodio, Quiliano, Rialto, Roccavignale, Savona, Spotorno, Vado Ligure, Zuccarello. Il centro-sinistra non supera la soglia in alcun comune savonese del collegio 2 anche se la sfiora ad Albisola Superiore (34,25%) e Albissola Marina (34,10%).

Nel collegio 1 il centro-sinistra supera il 30% a Bergeggi, Calice Ligure, Carcare, Nasino, Orco Feglino, Quiliano, Rialto, Savona, Vado Ligure.

Un risultato che indica nell’area ristretta Savona – Vado – Quiliano (con propaggini verso le 2 Albisole: questo dovrebbe far riflettere sulla necessità di estendere la comprensorialità verso la Valbormida) il solo vero punto di forza, con la Valbormida fortemente divisa. Ci sarà molto da riflettere per il PD su questo risultato, tanto più che l’unico parlamentare uscente proveninva da quel Ponente dove il centro – destra ha fatto “tabula rasa”.

Si accentuano quindi le divisioni di espressione elettorale nel nostro territorio con allineamento al modello di centro – destra fondato sull’impresa privata, turismo, servizi di quelle zone rimaste prive di identità con l’avanzare del processo di industrializzazione nelle quali forse si aspetta ancora un intervento di “protezione” dall’alto.

Qualche elemento di interesse lo può suscitare l’analisi del risultato ottenuto dalla lista di centro Azione – Italia Viva.

I “centristi” hanno avuto una media del 6,80% nel collegio 1 e del 6,16% nel collegio 2.

Nel collegio 1 la media è stata superata in 20 comuni (a dimostrazione di una ristretta capacità d’espansione) : Alassio, Albenga, Altare, Arnasco, Bergeggi, Boissano, Borgio Verezzi, Carcare, Casanova Lerrone, Cosseria, Finale, Garlenda, Laigueglia, Massimino, Noli, Onzo, Pietra Ligure, Savona, Spotorno, Tovo San Giacomo e nel collegio 2 in 6 situazioni: Albisola Superiore, Albissola Marina, Cairo Montenotte, Celle Ligure, Mioglia, Varazze.

Da rilevare come i migliori risultati la lista centrista li abbia ottenuti in quei comuni particolarmente legati alle attività del turismo marino (legami con la lobby dei balneari?). Comunque: Alassio 8,06% Bergeggi 12,06%, Borgio Verezzi 10,13%, Albissola Marina 9,36%, Celle Ligure 8,60%, Varazze 8,11%,

Infine il M5S, con una percentuale media del 10,67% nel collegio 1 e del 15,33 nel collegio 2.

Al di sopra di questa media soltanto 15 comuni: Arnasco, Borghetto Santo Spirito, Calice Ligure, Giustenice, Magliolo, Mallare, Nasino, Noli, Orco Feglino, Osiglia, Quiliano, Savona, Vado Ligure, Vezzi Portio, Zuccarello. Una dislocazione del voto a “macchia di leopardo” che dimostra come anche la residualità del voto al M5S appartenda ancora al voto d’opinione senza riferimenti né di carattere economico – sociale, né di tradizione culturale. Forse si tratta di voti ancora alla ricerca dell’antipolitica perduta.


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F.Astengo

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