Il Sole, periodico trimestrale che si pubblicava a Spotorno,Noli. Bergeggi, Vezzi Portio, nell’estate 2006, ospitava un articolo interessante ed approfondito a firma di Giuliano Moggio (compianto). Il titolo ci riportava ai ‘Telegrafi’ di Capo Noli. Il telegrafo ottico ideato sul fine del ‘700 dai fratelli Chiappe. Una vera rivoluzione mentre incombe la lotta tra inglesi e francesi per la supremazia sui mari.
Napoleone non tardò ad impiegarne l’uso in chiave bellica. Commissionò stazione semaforiche sia sui campi di battaglia( con postazioni mobili), sia facendole dislocare lungo i profili costieri atlantici e tirrenici così da trasmettere “….avec la rapidité de l’éclair” ogni genere di informazione riguardanti gli spostamenti degli schieramenti militari , la consistenza e la rotta dei convogli presenti su quei mari, “Le Semaphore de Cap Noli: position douze a la carte” dislocato sulla sommità del promontorio nolese, a quota 276 s.l.m. coordinate…. è una dei venti presidi eretti tra Cap Bertan – nel Golfo del leone) e Cap d’Anzio, sulle rive laziali. …. verso la fine dell’800, il semaforo di Capo Noli cambia struttura e sistema di segnalamento. L’antico caseggiato in legno fu sostituito da un manufatto in muratura e presenziato da un contingente militare appartenente alla Regia Marina che operava utilizzando il nuovo sistema di trasmissione: i segnali telegrafici mediante linee e punti (alfabeto Morse) e dal Codice dei Segnali marittimi ovvero, i segnali a bandiera…..Oggi – concludeva l’articolo – la struttura semaforica è inserita entro un’area vincolata a ‘Zona Militare’; la postazione è completamente computerizzata e funzionante come ripetitore ponte radio custodito dalla stazione Comando carabinieri di Noli.”