Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Laigueglia dimenticata. Gianluca Savoini sull’Espresso. Lega-Russia: soldi e spie. L’inchiesta di Report e Rinucci premiato ad Albenga


Sono ormai decine articoli, reportage, inchieste giornalistiche che raccontano Gianluca Savoini. Per una cittadina turistica al 100% come Laigueglia l’accostamento si sarebbe tradotto in gratuita promozione. Invece quasi mai un riferimento alla città natale. Del resto sarebbe del tutto fuori luogo credere che le notizie stampa di ‘marchio politico-scandalistico’ possano nuocere a questa o quella località.

Si aggiunga che l’attività ed il ruolo di Savoini, accanto a Salvini, suo portavoce, non erano mai emersi nelle cronache locali. Pochi sapevano e tacevano. Salvini nei tour elettorali in Riviera(Savona, Loano, Albenga), anche da ministro dell’Interno del 1° governo Conte, non ha mai fatto cenno al collaboratore laiguegliese, mai al suo fianco in quelle circostanze.

La famiglia Savoini, a Laigueglia, gode di stima oltre che notorietà per via dello stabilimento balneare e l’attività svolta. Non solo, Gianluca, fa sovente visita alla mamma, vedova e alla sorella. Chi lo conosce e lo incontra riferisce di persona schiva, educata, di poche parole e convenevoli, per nulla presuntuoso, neppure quando era all’apice della ‘corte di Salvini‘. Insomma un laiguegliese che non ha certo contribuito alla ‘cattiva fama’ della città natale, dove è cresciuto, ha frequentato le scuole, gli amici, prima di trasferirsi a Milano.  E non era uno ‘sconosciuto’ ad esponenti leghisti che possono vantare l’elezione di un loro sindaco, agente immobiliare, mai coinvolto in vicende giudiziarie .

Nel riproporre ‘Guerra, affari e politica‘, l’articolo di Paolo Biondani sull’ultimo numero de L’Espresso, ricorda che ‘tutto inizia il 18 ottobre 2018 a Mosca. Nella hall del Metropol c’è Gianluca Savoini, un fedelissimo di Matteo Salvini, di cui è stato per anni portavoce….in quel periodo la Lega ha le casse vuote, dopo la sentenza  definitiva che ha ordinato la confisca dei famigerati 49 milioni della truffa  dei rimborsi elettorali dell’era di Umberto Bossi. Quel mattino Savoini,  senza sapere di essere registrato da uno dei suoi interlocutori, propone  un affare d’oro: vendere  all’Eni gasolio russo, a prezzi maggiorati per dividersi la cresta. Il suo obiettivo, dichiarato, è far entrare  milioni di euro in Italia, tramite  società di comodo, per finanziare la Lega. A scoperchiare lo scandalo è L’Espresso, con uno scoop di Giovanni Tizian e Stefano Vergine, pubblicato nel febbraio 2019….Dunque Savoini, al Metropol, stava trattando  con un rappresentante  dei potentissimi apparati di spionaggio da cui proviene lo stesso presidente Putin… Alexander Dugin (la figlia uccisa il mese scorso con un attentato bomba) il teorizzatore dell’annessione della Crimea e della guerra contro l’Ucraina, ideologo, con cui Savoini, con le prime sanzioni per l’invasione della Crimea, continuava ad organizzare incontri anche in Italia…. tra Dugin, Salvini,  e altri leader dell’estrema destra europea, in qualche caso da ‘non pubblicizzare’.  E per questioni più riservate  indirizzava i suoi messaggi alla mail della figlia dell’ideologo, Daria Dugina. La sua morte viene attribuita dal governo russo ad un’agente  segreta ucraina scappata in Estonia. ….E nel 2018 il leghista Savoini trattò i primi affari petroliferi a Mosca con una società offshore…In Francia, nel 2011, Molofeev procurò a Marine Le Pen prestiti  bancari di favore per 11 milioni di euro. ….Ma il problema non è giudiziario: il caso Metropol è uno scandalo  politico internazionale.  Confermato dalla ricostruzione dei fatti firmata dal Tribunale del riesame di Milano e finora mai contraddetta: da tutte le fonti di prova ‘emerge in maniera nitida’ che Savoini, a Mosca, stava  ‘contrattando l’acquisto da parte dell’Eni di ingenti quantitativi  di prodotti petroliferi, prevedendo che una percentuale del prezzo, indicata nel 4 per cento, sarebbe stata retrocessa per finanziare la campagna elettorale  della Lega’. Parola di leghista”.

Salvini in tutte le occasioni pubbliche ha sfidato a provare il passaggio di denaro, di rubli, dollari o euro. “Mai visto un centesimo”. Insomma la croce finora l’ha portata un cittadino irreprensibile, natali in quel di Laigueglia, città di mare e di fratelli massoni. Pure di grado 33.

E RAI 3 A REPORT INCHIESTA DI SIGFREDO RINUCCI:

IMMAGINI DAL PICCOLO SCHERMO.

….Antonio Ricci consegnerà la diciannovesima ‘Fionda di legno’ a Sigfrido Ranucciper avere tirato buone fiondate”. Il conduttore di Report, trasmissione che ha festeggiato da poco i 25 anni, sarà premiato per la sua capacità di raccontare la realtà senza sottomissione ai grandi poteri e per la difesa del servizio pubblico, un vero punto di riferimento del giornalismo libero. Utile e doveroso chiarimento, nella motivazione del premio nessun riferimento all’inchiesta giornalistica che ha riguardato anche Gianluca Savoini, i suoi rapporti con la Russia di Putin, i servizi segreti di quel paese e da ex portavoce e collaboratore di Matteo Salvini.


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