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Varazze, qui A10 tra dubbi e pericoli alla pubblica incolumità. Ma i tempi… 2024


Sopralluogo di Autostrade dopo la paurosa caduta di un pezzo di guard-rail dal viadotto Teiro di Varazze, che poteva uccidere una persona o provocare danni a cose. Sulla A10 corre solo il dubbio. Vedi anche da Celle Ligure presentazione del libro (6 settembre ore 21 Biblioteca Civica) del libro “Pigna Anno Mille Nero La Colla. Il potere più oscuro”.

di Angelo Verrando

I tecnici: non è roba nostra. Gli abitanti: installate rapidamente barriere protettive per l’incolumità pubblica. Ma i tempi burocratici parlano di lavori da iniziare non prima del 2024. Inaccettabili

La travagliata esistenza del viadotto Teiro della A10 che attraversa il centro di Varazze fa scrivere un nuovo – preoccupante – capitolo. Un pezzo di metallo di 30 centimetri di lunghezza del peso di due chilogrammi è caduto da venti metri finendo sulla porta d’ingresso di un vano box di via Pizzorno, a lato del manufatto, dove al momento fortunatamente non c’era nessuno. Grande allarme generale, notizie che volano sui social, sulle pagine dei quotidiani e sui mezzi di informazione del web. Riunione d’urgenza del Comitato civico viadotto Teiro nella quale si decide di tornare all’attacco con una richiesta urgente di intervento da parte della Concessionaria. Passano neanche ventiquattr’ore, e i dirigenti del I Tronco di Genova si fanno vivi. Vogliono fare un immediato sopralluogo, parlare con il portavoce degli abitanti, vedere di persona l’oggetto precipitato sulla strada. E così fanno. All’incontro sono presenti numerosi dirigenti di Autostrade, ma si uniscono pure una amministratrice di condominio in rappresentanza degli altri colleghi degli stabili sullo stresso tracciato, e anche un geometra dell’Ufficio tecnico del Comune di Varazze.

Primo dubbio tecnico: a una verifica visiva, il pezzo piombato al suolo sarebbe di un guard-rail che non corrisponde al jersey attualmente installato sulla carreggiata del viadotto Teiro. Di più: le Autostrade si dicono estranee al fatto fino a ipotizzare che si possa essere trattata della dispersione di materiale da un mezzo in transito in A10 o, addirittura, percorrendo la stessa via Pizzorno e, quindi, senza pericoli per le persone e le cose. In ogni caso, in seguito a questo e ad altri casi simili del passato, il Comitato ha insistito sull’esigenza di sicurezza per garantire l’incolumità delle persone. Inoltre, ha ribadito l’esigenza dell’installazione di robuste barriere di protezione per prevenire ogni evento.

Seconda obiezione tecnica: per Autostrade barriere di protezione non ne esisterebbero; ci sono i pannelli fonoassorbenti e questi saranno installati. Anche se sono considerati insufficienti dai cittadini, e pure se non saranno in grado di arginare Altri dispersioni di materiali. Ma quando saranno messe in opera sul viadotto Teiro sul quale – è bene ricordarlo – non si sono mai viste?

E qui c’è la terza – pesante – obiezione: entro il 2022 sarà ultimato l’iter burocratico per l’approvazione degli enti ministeriali; entro il 2023 saranno esperite le necessarie gare d’appalto e la consegna lavori; entro il 2024, salvo intoppi burocratici, si potrà dare il via al progetto che, è da precisare, riguarda l’intera tratta di pertinenza sula quale la magistratura genovese aveva fatto rimuovere le vecchie barriere considerate pericolose. Intanto sono passati tre anni.

Dubbi, obiezioni, troppi “forse” per tranquillizzare in qualche modo gli abitanti dei popolosi quartieri varazzini che gravitano sull’asse di via Piave e via Montegrappa ai bordi della A10 sulla direttrice statale per Sassello, Acqui e il Basso Piemonte. Anzi: sembrano tutti elementi per far inviperire la maggior parte della gente.

Ma torniamo al sopralluogo della mattinata. I tecnici assicurano che in giornata sarà disposta una accurata ispezione sulla carreggiata del viadotto per rilevare e rimuovere – hanno detto – ogni altro materiale eventualmente disperso. Un’apparente contraddizione rispetto ai dubbi da loro stessi rappresentati. Un annuncio che, comunque, viene accolto con favore dal Comitato civico. Passa qualche ora e dall’alto si sente un rumore sordo persistente come quello della potatura di piante. Un carro-ponte della Società con alcuni operai è all’opera. Gli abitanti stanno con  il naso all’insù. Gli addetti lavorano

fino all’imbrunire, poi sostituiti da un’altrta squadra che prosegue fino alle 4 dell’indomani mattina. Per fare cosa? Non è dato sapere.  Evidentemente l’esito dell’ispezione in carreggiata, sulla corsia di destra da dove sarebbe precipitato il pezzo di metallo, non sarebbe stata così tranquillizzante. A riprova che i dubbi sono tutti e sempre legittimi, ma il beneficio della certezza e dell’accertamento paiono ancora una volta esemplari.

Angelo Verrando

TELEFONATA DEL 27.8.2022 DI ANGELO VERRANDO (COMITATO CIVICO) A MAURO LAPI DELLO STAFF DI DIREZIONE I TRONCO DI GENOVA DELLE AUTOSTRADE

Dottor Lapi, sono un pomeriggio e due notti che i vostri tecnici stanno lavorando al viadotto Teiro, lato corsia dimarcia normale verso Genova. Stamane via Pizzorno e le auto in sosta sono state letteralmente ricoperte da una graniglia caliginosa, creando non pochi disagi. Residenti e turisti si interrogano: cosa state facendo?

“In seguito all’ispezione straordinaria al manufatto seguita alla caduta di un pezzo di ferro dall’alto, sono stati verificati alcuni ammaloramenti al cemento a bordo carreggiata. Ossia pezzi di cemento che rischiavano di staccarsi e provocare danni. Quindi abbiamo provveduto a scarificare l’asfalto e a procedere al rinforzo del solettone sottostante per garantire sicurezza”.

Non è che state predisponendo anche per installare le barriere protettive tanto invocate da tutti?

“Al momento no, ma un settore di Autostrade sta progettando qualcosa del genere da sottoporre al direttore I Tronco. Questo per cercare di dare risposte all’allarme lanciato dai cittadini tra i quali vorremmo soprattutto ridare un po’ di tranquillità dopo quanto avvenuto nei giorni scorsi”.

L’annuncio di tempi biblici, ossia nel 2024, da voi annunciati al momento del sopralluogo per l’installazione dei panelli fonoassorbenti, non hanno certo calmato gli animi…

“Come abbiamo già spiegato, i tempi sono quelli della burocrazia, della progettazione e dell’avvio dei lavori, che dipendono da noi solo in parte. Proprio anticipare questa fase, stiamo studiando la collocazione di barriere protettive provvisorie lungo tutto il viadotto Teiro, in attesa delle decisioni generali e dei tempi del ministero dei Trasporti. Ci stiamo lavorando con impegno: credo che già la prossima settimana saremo in grado di sottoporre le nostre indicazioni tecniche in tal senso all’attenzione del nostro direttore e contiamo di intervenire al più presto sul posto in nome della disponibilità verso i cittadini e della collaborazione con il Comitato”.

NELLE IMMAGINI: la coltre di caligine davanti ai civici 7-9-11 di via Pizzorno; una fase dei lavori avviati dopo il sopralluogo di Autostrade e dell’immediata ispezione straordinaria al viadotto Teiro 

CELLE LIGURE: BIBLIOTECA CIVICA, MARTEDI 6 SETTEMBRE, ORE 21, INCONTRO CON ANGELO VERRANDO GIORNALISTA E SCRITTORE. PRESENTA IL NUOVO LIBRO: “PIGNA ANNO MILLE. NERO LA COLLA. Il potere più oscuro”. Con disegni di Roby Ciarlo e foto di Mirko Saturno.

 

 


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Angelo Verrando

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