Francesco Silvano ha scritto sul web nelle ore drammatiche vissute alla periferia di Arnasco, Villanova e Albenga. “A proposito dell’ incendi boschivi voglio solo dire che negli ultimi anni di mio servizio nella Forestale gli incendi venivano spenti in giornata”. In attesa dei risultati dell’inchiesta, a carico di ignoti piromani, disposta dalla Procura della Repubblica.
“Ricordo a tutti che il fuoco si spegne prima che diventi un grande incendio e che i mezzi aerei sono un supporto che non se ne può fare a meno per contenere le fiamme, ma poi gli incendi lo spengono gli uomini a terra per finire con le operazioni di bonifica e questo sono gli AIB una organizzare unica e indispensabile che ora ha perso ogni riferimento! Non è polemica e costatazione che la politica deve porre rimedio a questo disastro che succede ogni qualvolta parte un incendio questo su tutto il territorio nazionale!….Mi preme dire che non ho sentito dire a nessun sindaco che quanto c’era la Forestale gli incendi si affrontavano diversamente. Forse perché c’erano delle diversità professionali. Cari sindaci e politici fate un neo culpa!”
Gianna Canepa– Bene! Tagliano sui servizi che sono essenziali per la sicurezza, non esiste una prevenzione o un’educazione verso tutto ciò che siccome non è nelle nostre priorità, viene trascurato…
Danilo Cassiano-Certo quando c eravate voi era un altro paio di maniche adesso tantissima burocrazia.
Alessandro Panizza- L’avrei voluto scrivere io ma sarei stato coperto d’insulti. Scritto da uno del mestiere vale di più. Sia questa volta che le precedenti l’intervento in massa è stato fatto ad incendio ormai fuori controllo. Grazie Francesco Silvano per averlo rimarcato. E il fuoco va avanti.
Francesco Silvano a Alessandro Panizza- Una volta si faceva lo Spirl che c’era un indice grave pericolosità incendi boschivi e secondo le zone si attivava la macchina di prevenzione dove venivano coinvolti le squadre AIB, un lavoro dispendioso ma utile all’immediatezza. Poi vorrei ricordare che a Villanova c’era un Canadair e quel mostro di elicottero americano sikorsky S64 che poteva effettuare più sganci ripetuti. Utilissime per contenere l’avanzare dei fronti di fuoco. Vi era un protocollo ( canovaccio) di regole da eseguire durante le operazioni . Tutto veniva diviso per competenze e settore d’intervento. E si dava spento quanto anche le operazioni di bonifiche erano finite.
Emanuele Cabriolu-Non è possibile Francesco, la politica è la causa non può essere il rimedio, il rimedio è la crescita culturale e professionale dei giovani, la formazione continua, la prevenzione dal basso a cominciare dalle periferie urbane e immediate circostanze, perché sia chiaro di incendi boschivi in senso stretto se ne vedono ben pochi, si tratta del modello di vita comoda e superficiale che contraddistingue le azioni quotidiane, specie durante gli spostamenti di massa o le attività pericolose dei nostri giorni. Io sarei già in parte soddisfatto se si riuscisse a comprimere questi eventi dovuti alla superficialità e all’incuria.
Marino Gallo-Hanno fatto venire il fuoco fino al borgo di Bastia poi stanotte alle 4.30 tagliavano gli alberi per fare le fasce tagliafuoco. Prevenzione?
Franco Zunino da Murialdo, segretario generale AIW…“Purtroppo, soprattutto oggi, di ambientalisti coerenti con le proprie idee ne vedo pochi. E questo mi fa male, specie quando sono anche influencer sui media cartacei ed elettronici…“.
Fabio Corona- Ho ascoltato diversi interventi di politici locali, sindaci inclusi, intervistati da Rai 3 Liguria, direi che siamo sulla buona strada perchè si sono convertiti in ambientalisti, ecologisti, allarmati per le emissioni crescenti di Co2, per gli stili di vita che non tengono conto della tutela preventiva del patrimonio arboreo. Insomma non bisogna militare nei ‘Verdi’ (spesso primi partiti nelle democrazie del centro e nord Europa ma ‘scomparsi’ in Italia, Alto Adige escluso) per essere tutori di madre natura.
Manca a dirlo i giornalisti hanno dimenticato di chiedere: quale fosse fino al giorno dell’incendio il sistema di prevenzione che, ad esempio, è presente in certi paesi, come torrette di postazione per dare l’allarme tempestivo. Abbiamo letto sul Secolo XIX con Dario Freccero che ha intervistato l’ex sindaco di Zuccarello, già assessore e consigliere regionale Stefano Mai, leghista, il quale ha chiesto conto del ritardato arrivo dei Canadair da Roma “con ben sei ore di ritardo” (colpa del governo, sostiene). E aggiungo che un tempo erano di stanza all’aeroporto di Villanova, come pure l’elicottero dei Vigili del Fuoco. Nessuno deve stupirsi, presto si parlerà d’altro, fino al prossimo grande focolaio.
ARTICOLI PUBBLICATI DA IL SECOLO XIX A FIRMA DELL’INVIATO SPECIALE DARIO FRECCERO