Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio riconoscente orfana di Silvio Viglietti, l’avvocato chef che ha brillato con il Palma


Il 27 marzo 2014 il solitario trucioli.it titolava: “Dopo 92 anni, adieu Palma di Alassio storico ristorante della terza generazione. Silvio Viglietti: Mala tempora currunt ma ci rivedremo” (vedi……) E ancora trucioli.it: Il tramonto di un grande amore (vedi….) C’è chi consiglia di lasciar perdere il passato e scrivere semmai del presente. Ci sarà un motivo se trionfa Ivg.it dell’insuperabile editore pietrese. Purtroppo trucioli.it disubbidisce…

Abbiamo appreso la notizia dal primo giornalista (Stefano Pezzini) che l’ha diffusa anche con una diretta Facebook, in cui tra l’altro accennava commosso  che  l’amico Silvio era stato ‘colpito’ dal covid, con un addio inatteso (vedi articolo di Liguria e Dintorni…..)

Come altri cronisti è toccato anche a noi conoscere il personaggio, unico ed eccentrico, che sapeva redarguire, con il suo bagaglio professionale e storico, chi scriveva articoli e non solo di cucina, la sua ‘materia’, il suo ‘amore’. Il primo incontro nella primavera 1967, i nostri primi esordi con La Settimana Ligure edita ad Albenga (copertura da Andora a Savona) da Romano Strizioli, Gilberto Costanza ed Aldo Dompè, ora cittadino tedesco ed ancora in vita se siamo aggiornati. Poi ci toccherà l’esordio con La Nuova Liguria.

L’avvocato Silvio, come veniva comunemente chiamato, l’abbiamo incontrato nel suo ristorante per proporgli (quello fu il nostro primo incarico nel settimanale) un’inserzione pubblicitaria che lui educatamente rifiutò. Il discorso in sentesi: “La migliore pubblicità la fanno i clienti… e questi al Palma non mancano, sanno apprezzare e guai a deluderli…ogni cliente è il nostro giudice….”. Negli anni sono state decine gli incontri da clienti del locale, ma non solo. Ancor più le sue telefonate. Ora per segnalare, ora per rimproverare, o consigliare.

Il ricordo è di un uomo e di un esercente che non parlava mai a caso, sapiente quanto bastava, ironico quando era il caso, pungente quando lamentava che ormai la ristorazione alassina si stava sempre più dequalificando (camerieri e baristi senza divisa); lui che per anni è stato l’unico ristorante con stella Michelin del ponente savonese e quando l’ha persa, con il figlio Massimo, fu un ‘colpo’ al cuore. L’ultima recensione nel 2014: “…Palma ristorante nella zona più elegante di Alassio è al tempo stesso uno dei locali  storici della località, ma anche uno dei più ‘audaci’ ne proporre piatti contemporanei e creativi, in due menu degustazione ideati giornalmente. Mozzarella, cozze,  terrina di trippa, riduzione di caffè, acciughe in leggera frittura, robiola, salsa di ‘pain d’épices’. Limone, bottarga e Campari. E l’anno precedente: …insalata di spinaci  con baccalà marinato, foies gras d’anatra,  olio all’hibiscus in aceto balsamico. Rombo al vapore su passata di finocchi,  rhum e limone. Cipolle brasate, spaghettini di riso,  tartare di palamita  e salciccia, vinaigrette al pomodoro. Il locale che si rinnova  nelle mani del figlio Massimo con piatti più creativi e fantasiosi, invenzioni  sorprendenti e originali”.

L’avvocato-chef Silvio Viglietti e la moglie Fiorita a passeggio nel ‘budello’ di Alassio: inverno 2013

Silvio Viglietti?  Commenta, a ricordo, da memoria storica e veterano di guide enogastronomiche. “Personaggio brillante in ogni sua sfaccettatura, uomo retto, onesto, di ambizione giusta e meritata, grande professionalità nella ristorazione ed anche un po’ poeta. … Lascio fare ai recenti esperti influencer di tendenza (di quelli che non pagano mai un conto), che racconteranno tante cose, magari qualcuno senza aver mai cenato al Palma. Un giorno forse scriverò di Fiorita, dell’Avvocato e del Palma a bocce ferme …senza essere influenzato dalla commozione del momento”.

“…Il figlio Massimo non metteva in carta i piatti tradizionali di Fiorita, né i commerciali spaghetti all’aragosta ed ha puntato su una cucina d’avanguardia ad effetto che viene apprezzata da una piccola percentuale di clientela che vuole essere stupefatta ad ogni costo. Per riempire un ristorante con quella cucina è più facile essere in grandi città come Roma, Milano o, meglio, Londra, Parigi o New York, Tokio etc … Non a caso Massimo riscuote non da oggi gran successo, anche mediatico dal suo ‘tempio’ nella Capitale Eterna.”

Carlo Maria Balzola- Alassio perde un personaggio storico: Silvio Viglietti, titolare del ristorante Palma, prima stella Michelin ad Alassio. Pioniere del turismo, il primo a trasformare l’offerta della semplice cucina ligure tradizionale in identità di territorio e portandola a livelli prestigiosi. Arrivederci Avvocato, grazie.

Luigino Filippi (esperto ligure di travelfood ed enogastronomia)-  L’anno scorso ho scritto sul mio Buongiornogourmet… ho riconosciuto poltrone, tavoli, sedie, tovaglie, stoviglie coltelli, argenterie del Palma di Alassio, che da 2-3 anni sono al Saint Georges di Borghetto S.Spirito. Un ‘regalo’ dei Viglietti ?

DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI.IT

I VIGLIETTI (PADRE E FIGLIO) CON IL GIORNALISTA BRUNO BINI  che è stato a capo della redazione di Savona del Secolo XIX a fine anni 60 e primi anni ’70, poi segretario di redazione nella sede centrale del quotidiano. Nella foto altri volti noti e famigliari. Il savonesissimo Checco Robatto, funzionario all’Ente provinciale del turismo, presentatore e curatore di rubriche a Savona Tv e poi giudice di pace della pretura di Savona. C’è il viticoltore Lupi jr, gli enogastronomi di riviste Marchi e Mistretta.

Il decano scrittore Silvio Viglietti con il prof. Pier Franco Quaglieni ed il dr. Roberto Pirino in occasione della presentazione del libro: Le torte dolci e salate.

UNA CENA DA CHEF VIGLIETTI CON IL PRESIDENTE DEGLI ALBERGATORI ALASSINI GALLEANO

LA PENNA SFERZANTE DI SILVIO VIGLIETTI DALLE COLONNE DE L’ALASSINO

 

 


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