Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Hotel che chiudono, hotel che aprono. Nel ponente ligure società del Nord acquisiscono. Stagione 2022 Sos personale. Quel centro di Formazione a Celle Ligure. Chi c’era nella cooperativa consortile


Quanti sono gli esercizi alberghieri (in pochi casi pure residence) che almeno negli ultimi 20 anni hanno chiesto lo svincolo alberghiero nelle province di Savona e Imperia. Non è mai stato ‘rivelato’ il numero di richieste accolte, respinte, di contenzioso in corso. Leggi anche la storia del Centro di Formazione turistico alberghiero (cooperativa consortile) di Celle Ligure”.

Di recente si è letto un’interessante dichiarazione a La Stampa del presidente di Assoalbergatori di Varazze, Andrea Bruzzone: ‘Molti proprietari fanno istanza per averla nel cassetto”. 

E aggiunge: “Questa nuova ondata di svincoli certifica l’assurdità  delle legge regionale del 2008. Questo decreto si è rivelato anticostituzionale perchè fino alla sua modifica del 2013 obbligava gli albergatori  a tenere aperta per forza l’attività senza poter cambiare la destinazione d’uso.”

Un altro aspetto che però si contraddice con la realtà di alcune località rivierasche. Bruzzone al giornalista Massimo Picone rivela: “Oggi sopravvivono le piccole strutture a conduzione famigliare che possono permettersi anche di aprire solo nel weekend”. E’ probabile che il presidente Bruzzone non sia bene informato dell’andamento della sua categoria oltre i confini di Varazze.

Trucioli.it dell’11 novembre 2021 scriveva: A Loano un gruppo finanziario, con una sua controllata, Isabella Hospitality Srl, di Tavagnacco (Udine), dal 16 di settembre, ha acquisito in tribunale, con procedura di concordato preventivo, proprietà e gestione del più moderno complesso turistico realizzato in Liguria negli ultimi anni: Ai Pozzi Village Hotel&Residence. Ma si pensi anche alla sorte del Grand Hotel Royal di Spotorno, oppure al Grand Hotel Antiche Terme di Pigna, all’Hotel Suisse di Alassio (chiuso e invenduto) che era stato acquistato dai fratelli Parodi di Varazze; con Massimo presidente dell’Unione Albergatori della provincia di Savona dal 1997-2005 e che aveva ‘traghettato’ la categoria in Confindustria nel periodo in cui era direttore Luciano Pasquale che diventerà presidente della Carisa, venduta a Carige, di cui è stato nel Cda. Si aggiunga che sempre a Loano non pare sia l’unica acquisizione che si profila all’orizzonte da parte del gruppo finanziario Isabella Hospitality Srl. 

Si legga un’altra notizia di cui La Stampa ha dato conto più volte da Laigueglia: l’apertura del ristrutturato Hotel Windsor (4stelle lusso), struttura alberghiero e residenziale (ultimo piano). La proprietà dell’immobile appartiene ad una società dell’impero autostradale e non solo, di Beniamino Gavio di Tortona.

L’hotel è stato affittato al gruppo che gestisce hotel sul Lago di Como: Filario Hotel & Residences. L’amministratore di AS Hospitality, Alessandro Sironi, crede fermamente nel valore dell’iniziativa a Laigueglia. “Un luogo magico, affascinante, con un grande potenziale da esprimere in termini di scoperta tanto delle bellezze naturali e del patrimonio storico, quanto dello stile di vita e delle abitudini di un borgo affacciato sul Mediterraneo, dove l’autenticità non ha affatto ceduto il passo alle dinamiche dello sviluppo turistico”.

Un altro investimento milionario da parte di una facoltosa famiglia imprenditoriale lombarda era stato fatto con l’acquisto del G.H. Diana di Alassio che proprio quest’anno, con la nuova stagione turistica, ha riaperto con 40 camere rimesse a nuovo ed importanti lavori di riqualificazione. Sempre ad Alassio c’è stato un altro significativo ingresso nella gestione dell’Hotel Spiaggia (4 stelle sul mare). C’è una tendenza dunque, a fronte di una contrazione di albergatori liguri, all’ingresso nel turismo ricettivo ponentino ad importanti imprenditori turistici provenienti dal Nord Italia, in qualche caso persino gruppi finanziari del settore. Altro recente caso, risolto al meglio, dell’Hotel Del Golfo di Finale. Oppure non meno significativa la sorte dell’Hotel Teresa di Diano Marina venduto all’asta.

Per gli albergatori ponentini molto più che dimezzati, dicevamo, forse si aprono da quest’anno nuove prospettive? Tanto che il popolare Ivg.it (ospita spesso anche la pubblicità delle due associazioni di categoria) ha di recente titolato: “Sarà una stagione di rilancio e ritorno degli stranieri.” C’è gran ottimismo anche perchè si legge nell’articolo di Federico De Rossi: “Eventi e manifestazioni comunali, iniziative di attrattività possono dare un contributo  decisivo nel tornare ai dati turistici pre Covid, come conferma il neo presidente provinciale di Upa, l’alassina  Stefania Piccardo.  Già ma anche nell’era pre covid fiorivano le chiusure e le richieste di svincolo, alcune bloccate da anni (vedi tra i tanti l’Hotel Royal, sul mare, a Pietra Ligure) e materia di contenzioso giudiziario amministrativo.

Si legge, sempre sul fronte albergatori, della grande difficoltà, nella stagione 2022, di trovare personale in loco e da qui la necessità di rivolgersi  all’estero. Titolava Il Secolo XIX del 10 maggio scorso: “Caccia agli stagionali. Albergatori all’estero per trovare personale. Scrivano direttore provinciale Upa: Mancano un migliaio di aiuto cuochi e camerieri. Allo studio  progetti di accordo con istituti romeni e albanesi per la formazione“.

Trucioli.it due settimane fa ha scritto:….Come se non bastasse, non ha finora destato l’interesse dei media quanto accade nelle scuole alberghiere di Alassio e Finale (ma probabile non siano eccezioni). C’è una tendenza del -30% di iscrizione, in parte dovuta al calo demografico, che la dice lunga sul destino degli istituti che perdono iscritti e c’è lo stesso allarmante trend in Liguria.  Se poi si aggiunge la triste realtà che una rilevante maggioranza abbandona la scuola e non si diploma, il ‘quadro’ è perfetto. Che ha però una sua logica ed altrettanto triste elemento scatenante. La stagione estiva – con rare e sporadiche eccezioni-, con le assunzioni a tempo determinato, inizia al primo di giugno, per arrivare, se tutto va bene, al 30 di settembre.

Come si può far quadrare i conti di una famiglia, di un dipendente, le comuni esigenze personali, lavorando quattro mesi all’anno ? Un tempo, ma non è più così, ci si spostava dal mare alle strutture ricettive di montagna (sciistiche). Pur senza contratti a tempo indeterminato, l’occupazione si protraeva almeno 10 mesi e ‘i conti tornavano’ con due mesi di indennità di disoccupazione.”

Domanda ma non esistono ‘ufficio studi‘ che siano in grado di prevedere le esigenze del mercato  e correre ai ripari prima che sia tardi ? E per i nostalgici dei tempi migliori ecco un depliant dell’archivio di trucioli.it. Si legge: “Scelta giusta. Centro di formazione turistico alberghiero. Shipping Industries Hotel School. Riviera delle Palme Liguria. Società consortile cooperativa via Aurelia. c/o Opera Bergamasca. Il Centro di Formazione Professionale Turistico Alberghiero  di Celle  Ligure è presente sul territorio della provincia di Savona  da 16 anni. L’Istituto è una diretta emanazione  di una società consortile  che annovera tra i soci l’Unione Provinciale Albergatori. Associazioni Albergatori e Commercianti della provincia. Enti di formazione Enaip. Ial, Isforcoop. Le esigenze del mercato, l’evoluzione del settore, l’aggiornamento professionale e la qualità della formazione sono da sempre considerati prioritari.”

Chi non ricorda le scuole alberghiere di Finale ed Alassio ‘superaffollate’? C’è chi al Tg3 Liguria ha di recente ricordato: “Ci sono stati anni in cui si ricevevano centinaia di curriculum dalle province liguri e da fuori regione, oggi siamo noi operatori che dobbiamo rincorrere il personale ma  è introvabile”.

Nel 2013 la notizia della messa in liquidazione  del Centro di formazione  turistico alberghiero  Elio Miretti di Varazze.

DIANO MARINA L’HOTEL TERESA (4 STELLE) ACQUISTATO DA UNA SOCIETA’ DI MILANO

 

FINALE LIGURE: SOCIETA’ DI MODENA ACQUISISCE HOTEL DEL GOLFO (4 STELLE)

TURISMO: REGIONE LIGURIA, FIRMATO IL NUOVO PATTO PER IL LAVORO CON SINDACATI E CATEGORIE, AL VIA BONUS ASSUNZIONALI PER SOSTENERE IMPRESE E FAVORIRE OCCUPAZIONE

COMUNICATO STAMPA. GENOVA- È stato sottoscritto oggi il Patto del lavoro nel settore del Turismo, l’accordo tra Regione Liguria, sindacati e categorie datoriali per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del settore per il 2022. La misura, arrivata alla quinta edizione e finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo, mira, attraverso l’erogazione di bonus assunzionali, ad incentivare le aziende turistiche affinché garantiscano l’apertura dell’attività per periodi più lunghi, con un aumento sia in termini numerici che di durata dell’occupazione degli addetti.
“Siamo l’unica regione in Italia ad aver messo in campo una misura di questo tipo nell’ambito degli interventi di sostegno al lavoro – afferma il presidente della Regione – in un settore che ha dimostrato una straordinaria resilienza durante il periodo della pandemia. Basti pensare che l’anno scorso, in piena emergenza sanitaria, questo Patto ha portato alla sottoscrizione di migliaia di contratti di cui oltre 200 a tempo indeterminato, in particolare legati alle attività artigianali collegate al turismo: un risultato straordinario in un settore che riteniamo strategico per il nostro territorio. Dopo i due anni difficilissimi che abbiamo attraversato, questo Patto assume oggi un significato ancora più importante per sostenere quelle attività che con grandi sacrifici hanno resistito, facendo fronte a tutte le difficoltà e le ricadute della pandemia. Oggi, seppur con le incertezze legate alla crisi energetica e al conflitto in corso, abbiamo di fronte un periodo di grande ripresa e rinascita, testimoniato anche dagli ottimi risultati del nostro turismo in questo avvio di stagione con le festività pasquali, che hanno segnato anche il ritorno degli stranieri. Da parte nostra – conclude – proseguirà l’impegno anche sul fronte della promozione del territorio per un’estate da tutto esaurito”.
“Negli ultimi due anni il Patto ha aiutato tutto il comparto a riaprire dopo le chiusure obbligate legate alla pandemia – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche attive del Lavoro e al Turismo -. L’ultima edizione ha avuto richieste pari ad oltre 20 milioni di euro per 7.132 contratti di lavoro, richieste che ci impegniamo a soddisfare nonostante avessimo inizialmente a bilancio 6,9 milioni di euro. Il 2022 è l’anno dell’auspicata ripartenza per questo abbiamo deciso di riavvicinarci alla filosofia iniziale del Patto, ovvero far sì che in un comparto per sua natura stagionale i contratti di lavoro possano essere più lunghi e le aziende possano, visto il supporto per le spese del personale, tenere aperto per un periodo maggiore dell’anno, con evidenti ricadute positive sul salario dei lavoratori oltre che sul Pil della regione. Abbiamo quindi deciso di partire con un bonus di 2.500 euro per contratti minimi di 6 mesi e di inserire un secondo step con bonus di 4mila euro, che pensiamo particolarmente premiante per contratti di minimo 8 mesi. Resta invariato – conclude – il bonus di 6mila euro per i contratti a tempo indeterminato”.
Due le categorie beneficiarie, identificate con i codici Ateco: le imprese del comparto alberghiero ed extra-alberghiero legate all’accoglienza (anche catering, agenzie di viaggio e tour operator, organizzazione di convegni, fiere, feste e cerimonie) oltre agli stabilimenti balneari che stipulino contratti di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato di almeno sei mesi (con tre scaglioni di valore del bonus: 2.500 euro per ciascun contratto della durata tra 6 e 8 mesi, a 4mila per ciascun contratto da oltre 8 mesi e 6mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato); le attività della ristorazione, bar, pasticcerie e gelaterie che stipulino contratti di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato di almeno nove mesi (due scaglioni di valore del bonus: da 2mila euro per ciascun contratto della durata di almeno 9 mesi, da 6mila euro per ciascuna assunzione a tempo indeterminato).
“La firma di questo Patto ha l’obiettivo di ridurre la stagionalità e incentivare le assunzioni migliorando le condizioni di lavoro in un settore come il turismo dove la caratteristica predominante è ancora la stagionalità. È la prosecuzione di un percorso che in questi anni ha dato buona occupazione: circa mille tra lavoratrici e lavoratori hanno trovato lavoro anche stabile con questa opportunità. – dichiarano i Segretari Generali di Cgil Cisl Uil Liguria Maurizio Calà, Luca Maestripieri, Mario Ghini e i Segretari Generali liguri di Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil Giovanni Bucchioni, Silvia Avanzino, Riccardo Serri – Il testo è retroattivo e prevede degli incentivi per le aziende che a partire dal 1 febbraio 2022 e sino alla fine dell’anno procederanno ad assumere personale. I casi individuati sono diversi e prevedono maggiorazioni degli incentivi a seconda della durata delle assunzioni da un minimo di almeno 6 mesi per arrivare al contratto a tempo indeterminato “È evidente – sottolineano i segretari – che se migliorano le condizioni di lavoro, a partire dalla durata del contratto, lavoratrici e lavoratori saranno maggiormente incoraggiati a trovare una occupazione nel settore con riflessi positivi anche sulla qualità del servizio”.
“Il rinnovo anche quest’anno del Patto del lavoro nel turismo è un segnale in più – afferma il presidente di Federalberghi Liguria Aldo Werdin – della volontà comune di dare ulteriore slancio al comparto nella nostra regione. I segnali per la ripartenza del settore ci sono tutti, noi siamo fiduciosi: abbiamo avuto un periodo pasquale veramente ottimo, oltre le aspettative. Poi il maltempo ha un po’ condizionato il periodo dal 25 aprile al 1 maggio anche se il turismo ha tenuto, merito anche di Euroflora. Gli stranieri si stanno già muovendo, specie il mercato americano che speriamo possa supplire alla mancanza dei russi”.
“Siamo soddisfatti del lavoro fatto insieme – afferma Laura Gazzolo, coordinatrice regionale del Turismo di Confindustria – della collaborazione che è stata realizzata anche nella progettazione ed esecuzione di questa misura di sostegno all’occupazione. Abbiamo apprezzato inoltre che il Patto si ponga come obiettivo anche quello di migliorare la qualità e la capacità dei servizi turistici che le nostre aziende mettono a disposizione dei turisti”.
“Il Bonus Turismo è ormai diventata una best practice a livello nazionale – afferma il presidente di Confesercenti Liguria Marco Benedetti -. Ringraziamo in particolare Regione, l’assessore e i suoi uffici per aver confermato tutte le categorie di beneficiari dello scorso anno, essendo inevitabilmente il 2022 un anno di transizione verso, si spera, il ritorno ai flussi turistici ante covid”.
“Un accordo importante per contrastare il perdurare degli effetti della pandemia e dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime – afferma Luca Costi, segretario di Confartigianato Liguria – in un settore fondamentale della nostra economia regionale ed aiutare cosi in modo concreto le nostre imprese”.


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