Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ponente Ligure, regione politicamente morta. Chi decide sotto traccia? Nomi, fatti, date e dati


Ponente Ligure Regione politicamente morta. Chi decide sottotraccia? Se l’Italia è una nazione morta dove chi sbaglia non è punito, e dove chi merita non è premiato, che cosa si deve dire della Liguria?

di Paolo Forzano

La Liguria è una strana regione, dove c’è Genova che comanda e stra-comanda, in questo facilitata da un percorso storico che ancora vige, che ancora si sente. Un modo di vivere ormai connaturato, come fosse imprescindibile.

La Superba! Negli anni della Repubblica Marinara di Genova erano cittadini genovesi anche gli abitanti di tutti i borghi del ponente ligure, come se ne fossero un quartiere. Domanda: “cittadini” o “sudditi“?

A Genova, dopo un periodo di traversie, lotte e congiure, avvenne la svolta filospagnola di Andrea Doria che permise la ricostruzione del Dominio genovese dal 1528 al 1530.

Savona fu la prima vittima della rinata Repubblica: il suo porto fu distrutto ed interrato, ed i genovesi provvidero a potenziare la fortezza del Priamar per dominare la città, che non si riprese più. Savona non fu mai tanto filo-genovese “prima”, tantomeno “dopo” questi avvenimenti. “Il dopo” è stato veramente critico!

Savona, con l’occupazione napoleonica prima e con quella piemontese poi, inizia una rinascita economica basata sul porto e sulla rivoluzione industriale: la città viene ricostruita sul modello urbanistico di Torino e ne diviene il principale sbocco marittimo. Parliamo di due periodi di “occupazione” quindi con classi dirigenti di “importazione”:

Evaristo Tardy d’Annecy, Stefano Benech, Johannes Servettaz, Clement Mathon, Bochumer Verein, Galopin Sue & Jacob, Silvestre-Allemand hanno creato aziende a Savona, ma sono imprenditori “stranieri” rispetto alla città. Un dato: nel 1911 a Savona 6.500 famiglie su 10.000 traevano sostentamento dal lavoro in fabbrica, ma qual’era la consistenza della classe imprenditoriale savonese? Forse proprio questo il problema. Dopo secoli di capo chino nei confronti di Genova questo atteggiamento è rimasto nel dna savonese. Scarso spirito imprenditoriale, e quello che c’è, portato va avanti sotto traccia. Lo stesso dicasi per la classe politica: che autonomia ha da Genova? Che grado, nel suo piccolo, di fare valere le proprie ragioni?

Nel giro di pochi decenni Savona s’è fatta scippare la sua banca (Cassa di Risparmio di Savona), l’autonomia del suo porto (unico esempio in Italia), la Camera di Commercio (inclusa nella Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia La Spezia Savona: Presidente ENRICO LUPI di Imperia, e Savona poco presente nella Giunta).

Per l’Unione Industriali di Savona i Genovesi hanno poco interesse: c’è da dedurre quindi poca stima, poco valore! Sintomatica la situazione del Comune di Savona: ad esempio la recente Giunta Caprioglio. La Sindaca ha litigato col Presidente della Regione Toti e mezza giunta, inesperienza politica fatale. Aggravante il fatto che avesse una Giunta veramente inconsistente politicamente e tecnicamente. Silvano Montaldo assessore alle Finanze ha fatto il lavoro del buon contabile, lavoro prezioso ma poco attento ai bisogni della popolazione, vedasi la gestione “rumenta”.

Silvano Montaldo, noto come contabile di Claudio Scajola, inviato da Scajola.

Maria Zunato chiamata dalla Valbormida a mettere una pezza. Doriana Rodino anche lei di “importazione”; non ha lasciato ricordi! L’attuale situazione del Comune di Savona, Sindaco Russo, non è ancora giudicabile se non con uno “zero” bello tondo, perchè finora tanto si sono espressi. Dimenticavo: una azione l’hanno fatta! Si sono aumentati lo stipendio, nulla da dire se “lavorassero” come si deve!

La Provincia di Savona è un ente inutile e come tale bisognerebbe solo sopprimerlo! Se politicamente non esistono, bisognerebbe toglier loro tutte le decisioni politiche, e lasciare solo le funzioni tecniche: ma a chi?

I Sindaci della provincia hanno tutti scarsa autonomia decisionale, e lo hanno dimostrato ampiamente ad esempio con la viabilità e le infrastrutture. Dal crollo del ponte Morandi, 14 agosto 2018, si è scoperto un mondo fino a quel momento incredibilmente “sconosciuto“. Una estesissima situazione di pessimo stato di conservazione di una quantità enorme, se non la quasi totalità, delle infrastrutture italiane, ed in particolar modo liguri. Gallerie e ponti fatiscenti, a rischio crollo!

Personalmente, il 12 settembre 2018, ho fatto un esposto alla Procura della Repubblica di Savona sullo stato assolutamente critico del viadotto Lodo, del viadotto Ferrania ed altri manufatti della A6. Situazione da crollo! La Rai3 ha trasmesso un paio di miei interventi, stimolando in questo modo l’A6 che si è messa in azione, almeno su quei viadotti.

Il Sole 24 Ore del 25 febbraio 2020 titolava “il caos dei viadotti sulla A6 continua – da rifare o ristrutturare 157 ponti”! Per Torino una autostrada ad un’unica corsia: cantieri e code incredibili. Tempi inaccettabili. Come minimo dovremmo non pagare il pedaggio. La Provincia ha fatto sentire la sua voce? NO! I Sindaci hanno fatto sentire la loro voce? NO! La Regione ha fatto sentire la sua voce? NO!

Cadaveri politici!  Venerdì 4 marzo ero a Genova: sono partito da piazza De Ferrari in auto alle 22,15. Autostrada chiusa per lavori da Genova aeroporto a Voltri, senza indicazioni. Ho impiegato 2 ore (due ore!) a raggiungere Voltri a passo d’uomo dietro ad una serie di TIR! NO COMMENT!

MEGLIO! COMMENT: sono passati tre anni e mezzo dal crollo del Morandi e l’autostrada A10 Genova Savona è un disastro!

ALTRO COMMENT: sono passati tre anni e mezzo dal crollo del Morandi e l’autostrada A6 Savona-Mondovì è un disastro!

TERZO COMMENT: la ferrovia Savona-Torino tempo minimo 2 ore e 40, massimo illimitato! e senza nessuna indicazione per l’utenza! L’autostrada A10 Savona Ventimiglia presenta cantieri e frequentissime code, specie verso Savona. La città circondata” da difficoltà di “movimento” sia via autostrada, che ovviamente via strada, che via ferrovia! Ricordo che l’autostrada A10 Savona – confine Ventimiglia, 158 km, è stata costruita in circa 6 anni. Oggi dopo tre anni e mezzo di lavori e cantieri sulla A10 riusciamo a vedere il punto di fine lavori e fine disagi?

OPERE IN CORSO O DA VARARE SU CUI C’E’ LATITANZA POLITICA.

  1. CONNESSIONE PORTO AUTOSTRADE Savona-Albisola “spacciata” come Aurelia bis
  2. IL CASELLO ALBAMARE ED IL TUNNEL SOTTOPORTO
  3. ADEGUAMENTO FERROVIA SAVONA CEVA
  4. FUNIVIE
  5. ALBENGA PREDOSA
  6. GRONDA FINALE-VARAZZEALTARE.
  7. IL “COSIDETTO” RADDOPPIO FERROVIARIO ANDORA FINALE

PARLIAMONE!

  1. CONNESSIONE PORTO AUTOSTRADE Savona-Albisola “spacciata” come Aurelia bis, progetto completamente assurdo ed incompleto:

    Il pensiero della gente comune: non serve a nulla non la faranno mai!

Invece! Una piccola (5km) ma grande porcata! Storia lunghissima, fine non si sa!

2010: tutta l’opera aggiudicata con ribasso d’asta per 107 milioni. Fine prevista 2014.

2022: Completata all’81%, mancherebbe un 19%. 19% di 107 milioni = 20,33 milioni a completamento. Invece il costo previsto è di 72,23 milioni ! Da quando è stata aggiudicata l’opera sono passati 12 anni …..sono passati 8 anni dalla fine prevista………speso molto di più di quanto appaltato. Ma quanti anni ci vorranno ancora per vedere l’opera conclusa?


  1. IL CASELLO ALBAMARE ED IL TUNNEL SOTTOPORTO

È una soluzione che nell’agosto 2006 ha ottenuto oltre 5000 firme di adesioni in 20 giorni:


Ha avuto una entusiastica accoglienza dal Presidente della Provincia di Savona nel febbraio 2007:


Ha ottenuto l’appoggio di 27 Consigli Comunali della Provincia di Savona:


Ha ottenuto la promessa dell’avviamento di uno studio di fattibilità da parte del Presidente della Regione Liguria Burlando l’11 marzo 2009:


POI IL NULLA!


  1. ADEGUAMENTO FERROVIA SAVONA CEVA

Una linea ferroviaria di strategica importanza per il ponente che manca della posa del secondo binario tra Savona e Ceva e del rifacimento di 18 km di linea nuova. Tutti ne parlano. Nulla succede! Una barriera incredibile tra Liguria e Piemonte! 3 ore di treno quando basterebbe 1 ora ed un quarto! Con un’ora ed un quarto di percorrenza Torino si avvicina moltissimo a Savona e quindi alle spiagge del ponente!


  1. FUNIVIE

Una voragine di denaro pubblico per appianare i debiti di questo impianto!

2016: Funivie, 80 dipendenti, perdita di 1 milione circa, margine operativo lordo ancora negativo.

Quanto costa allo Stato “tutti gli anni” ripianare i conti?

I contributi del Ministero dei Trasporti per il 2018 ammontano a:

9 milioni e 250.000 : 80 dipendenti = ovvero la bellezza di 116.625 € per dipendente !


2019 – impianto funivia danneggiato da una frana. Il carbone viene trasportato da camion: 2100/2400 tonnellate al giorno, pari a circa 60 viaggi. Ma la ferrovia copre, da sempre, il tratto dallo sbarco a Bragno, e non c’è motivo che vengano usati camion invece che treni!

Non regge che la funivia è più ecologica dei camion! Ci sono i treni! 60 camion sono due treni al giorno! Vale la pena che lo stato paghi oltre 9 milioni all’anno per le funivie quando un trasporto via treno costerebbe molto molto di meno?Attualmente la funivia è ferma per lo smottamento sotto due piloni. Spendiamo milioni per ripararla invece che per demolire l’impianto!

Perché buttare via soldi che potrebbero essere impiegati meglio?

  1. ALBENGA PREDOSA un progetto obsoleto da rivedere almeno nel tratto Albenga-Altare.

Vedasi il progetto gronda savonese.

  1. GRONDA SAVONESE FINALE-VARAZZE-ALTARE.

A10 Savona-Varazze una autostrada molto pericolosa.

A10 Finale-Savona code perenni.

A6 Savona Altare autostrada di altri tempi.

Serve una nuova autostrada più a monte da Varazze a Finale, e da Savona ad Altare.

Il grosso dei problemi è lì! Questa gronda “assorbe” la funzione della Albenga-Altare! Ci vogliamo ragionare?


  1. IL “COSIDETTO” RADDOPPIO FERROVIARIO ANDORA FINALE

Su questo progetto si stanno accanendo tutti i politici per la sua costruzione. Perché? Non c’è nessuna logica! Nessuna utilità per il territorio! Anzi! Intanto diciamo chiaramente che non si tratta di “raddoppio ferroviario” ma di “costruzione di un nuovo tratto a monte” che ovviamente permetterà il raddoppio di quei pochi km che mancano,. Ma per contro alcuni km potrebbero essere, molto più economicamente, raddoppiati nella sede attuale. Da un punto di vista di stretta gestione tecnico ferroviaria il binario unico, rimasto ancora per pochi km, non ha la necessità di essere raddoppiato per avere una gestione “veloce”.


Ci sono pochi treni, sostanzialmente solo regionali e regionali veloci, molto spaziati tra di loro.

Altre argomentazioni non reggono.

Trasporto merci? Non esiste da molti anni. Trasporto TIR su treno? Ci sono delle gallerie tra Andora e Ventimiglia che non lo permettono: per cui discorso chiuso! Treni internazionali? Non ce n’è l’ombra! La galleria appena costruita che arriva da ponente ad Andora, causa materiali scadenti, ha dovuto essere rinforzata creando una nuova galleria nella galleria che ne riduce il diametro di un metro!


L’unica funzione che è rimasta a questa ferrovia è il trasporto metropolitano ed il trasporto turistico. C’è un grosso problema! Il progetto presentato ha un percorso lontano dalla costa, prevede la soppressione di molte stazioni, quelle poche rimaste sono distanti km dai centri abitati. Un servizio “metropolitano” che sarebbe un aborto totale!

La nuova stazione di Sanremo, decentrata, è risultata poco appetibile, ed il traffico è crollato al 40% di quanto era prima con la vecchia linea e con la vecchia stazione.

La nuova stazione di Albenga è a Bastia a 7 km dal centro città. La nuova stazione di Borghetto è distante 2,5 km ma deve anche servire Loano e Ceriale. Troppi km e “aggravante” da Ceriale e Loano per andare nella stazione di Borghetto bisogna fare l’Aurelia. Un calvario! Già oggi per attraversare Loano ci vuole spesso un’ora! Per raggiungere la stazione bisogna andare in moto od in macchina passando per l’Aurelia. Traffico in aumento? Qualcuno ha fatto questi conti? Pare di no! I Sindaci sembrano solo interessati a che l’opera si faccia! Ma ai cittadini ci pensano?

Indubbiamente le stazioni di Albenga e Borghetto saranno ancora meno appetibili della stazione di Sanremo. C’è da prevedere un abbandono del trasporto ferroviario. Ma allora se quest’opera sembra destinata al fallimento del traffico metropolitano e turistico a che serve? A chi serve? Perché farla? Che senso ha?

Perché fare un inutile spostamento a monte di linea ferroviaria?

Perché devastare il territorio, da Borghetto ad Albenga? C’ è già una linea a doppio binario, con velocità di 125 km /h. Esattamente dove serve!

Signori Politici un invito a ripensare a queste opere con uno sguardo al territorio, ai cittadini, al futuro della nostra area, ed uno sguardo al portafoglio: no a soldi buttati!

  1. CONNESSIONE PORTO AUTOSTRADE Savona-Albisola “spacciata” come Aurelia bis
  2. IL CASELLO ALBAMARE ED IL TUNNEL SOTTOPORTO
  3. ADEGUAMENTO FERROVIA SAVONA CEVA
  4. FUNIVIE
  5. ALBENGA PREDOSA
  6. GRONDA FINALE-VARAZZEALTARE.
  7. IL “COSIDDETTO” RADDOPPIO FERROVIARIO ANDORA FINALE
    Paolo Forzano

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