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L’avv. Coppi: perché non abrogherei la legge Severino. Intervista al Corriere della Sera del penalista che non è iscritto alle ‘Camere Penali’


Intervista al prof. Avv. Franco Coppi pubblicata su Corriere della Sera del 18 febbraio 2022. Titolo “Non abrogherei la Severino e non separerei le funzioni. Csm decida il parlamento”. Nel corso di un interessante dibattito a Pavia è anche emerso che l’avv. Coppi non è iscritto alle Camere Penali. “Forse la posizione degli avvocati penalisti non è così monolitica come appare” ha commentato l’ex procuratore capo di Milano, dr. Edmondo Bruti Liberati.

Dopo le elezioni 2018, i magistrati in parlamento sono 2, gli avvocati 134. I giudici sono chiamati a rispettare le leggi che il parlamento approva. Per l’enciclopedia Treccani è l’avvocato più famoso d’Italia. Decano dei penalisti italiani, Franco Coppi – che per tutti è “il Professore” – in vita sua ne ha viste tante, assistendo anche Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi, solo per citare due nomi. Al Riformista dichiarava con ironia: «Ne ho viste tante, ma non avrei mai immaginato di finire io stesso ai domiciliari». Iperattivo, abituato a calcare le scene in tribunale, mal digerisce di dover stare chiuso in casa, nell’attesa che passi l’emergenza coronavirus. Classe 1938, lavora attivamente su alcuni dei casi recenti più spinosi, dall’omicidio del carabiniere Cerciello, alle due ragazze investite in corso Francia a Roma.

 


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