Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga e la sua storia. L’ex sindaco: il villaggio dei Liguri Sabaudi, barbari senza scrittura


Scrive l’ex sindaco di Ceriale, geom. Giovanni Cerruti, oggi pensionato benestante ed una inesauribile passione per il mare e i vecchi borghi di montagna: “Ho letto il depliant della Geoplan. I relatori dell’opuscolo hanno mai studiato la storia della pianura di Albenga e del suo sistema fluviale ? hanno mai letto lo studio fatto da Nando Ascoli ?

Cartografia aggiornata dei Comuni Italiani. Geoplan nasce in Italia nel 1995 come filiale della multinazionale tedesca “Städte-Verlag E.v.Wagner & J. Mitterhuber GmbH” azienda di Stoccarda leader a livello mondiale nel settore cartografico, attiva da 60 anni in tutta Europa e negli USA. Geoplan ha affermato il proprio nome in tutta Italia, diffondendo, dall’anno della sua fondazione, oltre 700 opere tra mappe di città, carte delle province, piantine comunali e cartine stradali.

Forse non sanno che ai tempi dei romani esisteva Albenga un villaggio dei Liguri Sabaudi, barbari, senza scrittura, alleati dei Cartaginesi, vinsero una prima battaglia, persero il secondo conflitto, furono romanizzati.

Dopo la fine dell’impero romano, sulla costa non esistevano villaggi, Peagna con le sue frazioni fu il primo nucleo abitato, l’economia era basata sulla transumanza dei pastori di Upega, la palude iniziava dalla Schivatoia, dato che il rio San Rocco fu deviato dopo il 1600 circa, con la costruzione della chiesetta, per grazia verso il Santo che fece finire la peste.
Dalla Schivatoia la palude arrivava alle prime “fascie”  sopra l’attuale Aurelia, fino alle porte di Albenga, pertanto la Julia Augusta era passata alla prime falde della collina.
Ulivo, portato dai romani, vite, pascoli, non certamente grano, mancando nella zona un territorio pianeggiante.

Sicurezza idrogeologica del territorio:

Albenga si rivolge alla Regione per avere più risorse

COMUNICATO STAMPA – L’Assessore al bilancio Silvia Pelosi: “Avremmo bisogno di ulteriori fondi per una Piana che è storicamente alluvionabile, per questo stiamo chiedendo un contributo cospicuo alla Regione”

Premesso che durante l’estate sono già stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di un tratto del fiume Centa, di rio Carenda, dell’Avarenna, del canale sito in Reg. Bagnoli a Leca d’Albenga, di rio Inferno e Ciambellino si precisa che l’Amministrazione sta già riservando altre risorse per la sicurezza idrogeologica del territorio e per proseguire i lavori su altri rii così come avviene secondo la programmazione che prevede, a rotazione interventi su tutti i rii e i canali.

Albenga ed il San Cemento per valorizzare agricoltura e posti di lavoro lungo viale Che Guevara. Un architetto, due ingegneri, due geometri, un’impresa proprietaria ed un’impresa esecutrice. Più di così ! E Distilo a Ivg.it il 3 agosto 2018 vedi…

Il vicesindaco Alberto Passino precisa inoltre che per quanto riguarda il Carenda, grazie ad un accordo con il Comune di Ceriale, presto sarà effettuata una completa trinciatura della vegetazione ivi presente nel tratto che va dalla foce fino all’Aurelia. Afferma a tal proposito: “Per quel che concerne il Carenda stiamo collaborando con Ceriale che si farà carico dell’intervento di trinciatura mentre Albenga si occuperà della progettazione dell’intervento sul ponte del Carenda su viale Che Guevara. In base ai preventivi richiesti, inoltre, con una somma dell’avanzo di amministrazione procederemo, proporzionalmente alle risorse, a trinciare la vegetazione nel letto del Carenda dall’Aurelia a salire. La programmazione degli interventi continuerà inoltre, secondo programmazione, con la pulizia del canale prospiciente Piazza Sacco e Vanzetti e con la pulizia del rio Enesi.conclude il vicesindaco Passino.

L’Assessore al bilancio e all’agricoltura Silvia Pelosi afferma: “Le somme che stanziamo a bilancio ogni anno per la pulizia di rii e canali sono ingenti per le casse comunali. Avremmo bisogno di ulteriori fondi per una Piana che è storicamente alluvionabile e che ha

Affari & cemento benefico continuano a divorare una campagna sempre più in abbandono. Ma a tacere ci si guadagna ed i coraggiosi finiscono per essere messi al bando. E ad Albenga anche la minoranza ha molte sensibilità nel settore edile. Il sindaco non ha mai risposto ai quesiti di trucioli.it

già subito, in passato, gravi danni. Per questo stiamo chiedendo un contributo cospicuo alla Regione al fine di avere più risorse da impiegare per la sicurezza idrogeologica del nostro fragile territorio”. 

ALBENGA AI NOSTRI GIORNI DISCUTE DI POLITICHESE E DI OSPEDALE  SEMPRE IN ATTESA DI FUNZIONARE A PIENO REGIME SECONDO QUANTO ERA STATO PROMESSO IL GIORNO DELLA SUA INAUGURAZIONE. POLEMICA CON CIANGHEROTTI CHE FORSE RINGRAZIA PER LA ‘PROMOZIONE’ GRATIS E FORZA ITALIA CHE LANGUE.

Scrive Ivano Mallarini segretario del Pd di Albenga- ” Leggiamo con grande stupore l’articolo di Ciangherotti che spara a zero contro il “suo” Presidente di Regione, che ha sostenuto 5 anni fa e risostenuto pochi mesi fa candidandosi nelle sue liste.Noi del PD, l’amministrazione comunale di Albenga e tutto il centrosinistra abbiamo da sempre combattuto contro la scelta di privatizzare l’ospedale di Albenga ed il tempo e, purtroppo, i fatti (come la vicenda Covid) ci hanno dato ragione.

Ci sembra schizofrenica la considerazione di chi ha cambiato più volte posizione (poco tempo fa Ciangherotti dichiarava “la privatizzazione è la cosa migliore per Albenga”) solo per andare dietro alla convenienza del momento. Perché alle regionali Ciangherotti e il centrodestra di Albenga non si sono rifiutati di far votare Toti? Eppure anche allora l’argomento era più che attuale e di sicuro interesse per i cittadini!

Le ultime consultazioni elettorali hanno dimostrato che la serietà e la coerenza in politica pagano, mentre non pagano le parole “urlate” di chi cerca di fare populismo a corrente alternata. Forse Ciangherotti ha dimenticato di ringraziare l’Amministrazione comunale che da oltre sei anni cerca di portare questo tema all’attenzione della Regione, portando a casa un risultato fondamentale

Infine se anche un esponente storico del centrodestra che si è candidato con Toti alle regionali ammette il fallimento significa che la gestione è un reale disastro. E ora che Toti chieda scusa e finalmente prenda una decisione sul futuro del nostro ospedale e della sanità della provincia di Savona nell’interesse dei cittadini

 


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