In vista dell’ultima settimana di campagna elettorale per la candidatura di Marco Russo, la coalizione democratico – progressista che lo sostiene, la lista “Sinistra per Savona” che ne fa parte si conferma l’esistenza di un ampio spazio politico a disposizione ben oltre i tradizionali confini del “bipolarismo classico” tra centro destra e centro sinistra.
di Franco Astengo
Questa sintetica affermazione può essere ben sostenuta anche a margine dell’esito del dibattito tra i candidati – sindaci organizzato dai giornali locali nella serata del 22 settembre presso il Teatro Chiabrera.
Il tempo dell’ultima settimana di campagna elettorale deve quindi essere utilizzata in funzione della copertura di questo ampio spazio in modo da determinare quell’esito positivo della consultazione che rimane come unica possibilità per Savona di uscire da questa lunga fase di declino.
L’elemento chiave per realizzare questo risultato rimane quello della piena affermazione (verrebbe da richiamare il concetto di “egemonia”) del livello complessivo di progettualità che lo schieramento raccolto attorno alla candidatura di Russo è stato in grado di esprimere attorno ai contenuti dell’Agenda.
Non si tratta semplicemente di verificare il vuoto di idee che la destra presenta: muoversi soltanto su questo terreno sarebbe riduttivo. Il punto essenziale resta quello dell’ “anima politica”.
Dal dibattito già citato è emerso, da parte del rappresentante della destra, un serio imbarazzo nel definire i contorni della continuità con l’amministrazione uscente (continuità del resto sorprendentemente evocata da un altro candidato la cui funzione del resto appare tutto secondaria nell’economia dello scontro). La destra si trova nell’impossibilità di determinare un intreccio con il proprio ruolo di governo e la capacità di indicare gli elementi concreti di una impossibile “discontinuità”.
Il grado di innovazione che è stato portato all’interno della coalizione che sostiene la candidatura di Marco Russo dall’elaborazione proposta dal “Patto per Savona” da un lato, e da “Sinistra per Savona” (grazie al documento “Savona 2021 visione e progetto”) deve essere esaltato in questi ultimi giorni e portato come elemento di un dibattito socialmente e culturalmente in grado di “attraversare” la Città a partire dai quartieri.
Il tema della fuoriuscita dall’isolamento (e della relativa visione comprensoriale) dovrà rappresentare il punto di forza di questo discorso anche perché si tratta dell’elemento che costituisce l’essenza di quella dimostrazione dialettica che dovrà essere sostenuta nei riguardi del confronto con la Regione e il suo Presidente.
La dialettica Città/Regione dovrà continuare così ad essere impostata in maniera “forte”su alcuni temi decisivi (sanità, PNRR, infrastrutture) sui quali da destra si potrebbe puntare per chiedere un voto dall’esito omologante tra amministrazione regionale e futuro governo della Città.
I rappresentanti di”Sinistra per Savona”, nel sottolineare il dato unitario raggiunto come unico “caso nazionale”, dispongono di tutti gli strumenti utili per affermare come la lista (e la conseguente rappresentanza consiliare) debba essere considerata come l’architrave di questa forza propositiva che costituisce l’effettivo punto di riferimento per quell’esigenza di reale cambiamento su cui incontrare larga parte dell’elettorato savonese.
La lista “Sinistra per Savona” non è stata costruita per delimitare un “limes” da presidiare ma per investire un insieme di presenze sociali e culturali e le singole persone che magari avevano smarrito la fiducia, in modo da allargare non semplicemente il proprio consenso ma costruirvi attorno una stabile aggregazione sulla quale basare una duratura prospettiva di progresso.
Franco Astengo
IL SECOLO XIX DI GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2021