Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona: il mio diario elettorale da candidato


Ho firmato la candidatura (vedi diario 1….) e ora prosegue l’avventura con il diario 2 e 3. Che cosa bisogna fare per essere eletti? Sarebbe semplice dire che “bisogna prendere i voti e soprattutto non incolpare mai gli elettori e le elettrici del proprio risultato” e poi  considerare gli altri esponenti degli schieramenti in campo come persone motivate da valori comuni ma con una diversa visione del futuro della città.

di Danilo Bruno*

La sindaco Caprioglio e l’assessore allo Sport Scaramuzza in un posa gioiosa del loro mandato

Su questo secondo punto devo purtroppo dire che non è così perché, quando una sindaca (Caprioglio) riesce a pronunciare un discorso su Pertini in cui non si cita mai la lotta contro la dittatura fascista e soprattutto il processo di Savona del 1926 contro i patrioti, tra cui era presente proprio Pertini, che favorirono  la fuga di Turati all’estero, bisogna dire che la Costituzione non è più come un tempo un valore comune indiscutibile e così pure l’Europa e la sua auspicabile Unione Politica, quando forze dell’attuale maggioranza firmano documenti comuni con l’estrema destra autoritaria e con tratti fascisti come quella francese, spagnola, ungherese, polacca,…

A questo rimane il primo punto cosa andare a dire? Darsi alle “promesse da marinaio”? Chi mi conosce avrebbe ragioni per ridere per i futuri anni. Promettere favori (grandi e piccoli) a uno e all’altro? Chi mi conosce sa che non l’ho fatto neppure per la mia famiglia ma poi cosa, quando e quanto potrei promettere, militando in un partito (Europa Verde – Verdi) da molto tempo ormai fuori dal Parlamento e soprattutto lavorando in una Agenzia Fiscale a Genova?
A questo punto ho pensato che forse valeva non discostarsi troppo dal personaggio ovvero da me stesso e tentare in questo mese di far passare alcuni messaggi:
a) avvisare amici e amiche che sono candidato seriamente per provarci per l’ultima volta perché da cinquanta anni faccio politica ma un conto è la vita di partito con ruoli e funzioni precise (sono d’altro canto nella Direzione Nazionale di Europa Verde) e tentare in tal modo di dare un proprio contributo al benessere collettivo e un altro è partecipare ad una competizione elettorale dove faccio fatica a capire cosa ci si dice e come si fa a parlare senza argomentare una affermazione;
b) parlare della città, delle esigenze di comprensorialità, di ritrovare il ruolo di capoluogo di Provincia, del campus, di lavoro, di cambiamenti climatici e diritti degli animali no umani (conviviamo con cinque gatti) …insomma di tutte quelle proposte che sono nel programma della lista;
c) parlare di Mazzini e di Langer in modo che si comprenda che nel processo di conversione ecologica dell’economia (Langer) uno spazio fondamentale deve essere trovato per la cultura e i beni culturali, da cui deve derivare una nuova cittadinanza attiva europea. Mazzini  a tal proposito scrisse un libro molto bello: Della Letteratura Europea, dove cercò di percorrere i fili comuni di tanti autori, che  lottavano per una Europa fondata sul consenso popolare elettivo e non sull’arroganza del dispotismo delle monarchie uscite dal Congresso di Vienna (quasi la mia lotta contro i sovranisti e i novax).
A questo punto chiudo con una brevissima nota. L’altro giorno (24 agosto 2021) il capogruppo in consiglio regionale di “Cambiamo” : Vaccarezza  ha replicato ad un mio intervento su IVG  su cosa intenda fare il “proconsole dott. Schirru” sull’eventuale ospitalità da concedere a Savona ai profughi afghani.
Io ho rivolto la domanda al dott. Schirru ma anche a Vaccarezza e Toti perché purtroppo sono sempre più convinto che il candidato sindaco della destra sia stato proposto solo per eseguire le decisioni dei suddetti personaggi e quindi come nell’antica Roma essere il proconsole del sovrano Toti.
A questo punto invece di rispondermi l’interessato mi ha replicato proprio Vaccarezza a testimonianza di cosa ci potrebbe aspettare in caso di vittoria di una destra disastrosa e micidiale per Savona ma poi mi ha aggiunto che Toti sul tema ha preso posizione per primo e dove ? Sul suo profilo facebook…ora credevo tutto possibile ma che un social network divenisse la voce ufficiale di un Ente (Regione) e di un movimento politico (Cambiamo) non lo sapevo ancora.

DIARIO 3 – In questo numero vorrei parlare di due fatti accaduti in questo periodo ( 1 settembre 2021). Ho visto comparire in giro la foto di un nostro sorridente iscritto, che porta in trionfo ( mi si lasci passare l’espressione) un candidato della mia lista. Quest’ultimo appare francamente un pò perplesso forse perché non capisce il contesto e cosa ci sia di importante e decisivo da apparire dinanzi a sfondi che in pochi, se non sono in zona, possono capire poiché si tratta delle rovine e dello scavo in corso dell’antica Cattedrale del Priamar. 

Si tratta di quelle rovine, che l’Istituto di Studi Liguri, di cui sono dirigente, vorrebbe da anni aprire al pubblico con un progetto pubblico e popolare di tutela e valorizzazione e su cui già sono intervenuto anche sul blog. Vorrei poi parlare dei novax. Su Facebook ho scritto , esagerando un pò, che sono per il green pass e la vaccinazione obbligatoria e che mi candido al consiglio comunale di Savona.  Ho ricevuto tantissimi consensi e poi mi sarei attesa una ovvia domanda: ci fa piacere ma cosa importa visto che il comune non ha alcuna competenza sul tema e soprattutto sarebbe molto importante sapere cosa vuoi fare per il governo di Savona ?
Purtroppo non è stato così perché vi sono stati interventi veramente brutti.  In primo luogo l’esponente di un sindacato di base, che mi ha accusato di ” fare come a Vado Ligure ovvero discorsi di sinistra e politiche di destra”?
Non ho seguito il filo del discorso poiché questo è uno strano sindacato, che invoca la libertà di vaccinazione e poi si scatena solo contro chi la ritiene l’unico strumento per evitare morti e disperazione ulteriore.
Vi sono poi i novax , che ti chiedono perché ti candidi se non conosci la materia dato che è noto che con i vaccini ti iniettano di tutto e che sono sperimentali. Prova a spiegare che l’organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’agenzia Europea e Italiana del Farmaco parlano tutte la stessa lingua ma, se non vuoi capire e soprattutto ascoltare poco si può fare.  Nel contempo vi sono quelli che ti insultano a prescindere e che asseriscono che non sei praticamente “ degno di esistere “.  A questi non do risposta ma ciò che mi colpisce è l’ignoranza abissale professata in modo fideistico da tante persone, che dovrebbe riportare l’educazione scientifica alla base della educazione permanente e di una nuova idea di Università delle Tre Età. Questo è forse un punto da sviluppare per il Comune di Savona in collaborazione con il Campus perché è giusto dubitare e interrogare ma non dare retta al primo narratore di scempiaggini.
Danilo Bruno*
Europa Verde – Verdi
 

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Danilo Bruno

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