Sbaraglia la timidezza, uccide i complessi ed insegna ad amare e ad amarsi, risvegliando la femminilità assopita dalla routine quotidiana. Era il corso pratico ‘Burlesque Mon Amour’ ed aveva destato tanto interesse; ripreso dai mass media liguri e nazionali. Vedi anche: 7 anni fa l’addio al mitico Angelo Regazzoni, corrispondente del Secolo XIX e non solo. ULTIMA ORA – E leggi, a fondo pagina. le attività estive dell’associazione “Genitori de la Nostra Famiglia di Varazze”.
Nicoletta Costa ricordava: Ci insegna a tirare fuori la donna assopita dentro di noi. Michela Magistrati: La riscoperta della nostra femminilità dobbiamo riuscire a portarla nel quotidiano, anche con piccoli accorgimenti come un tacco e del pizzo.
Valentina Giuliano, nome d’arte Divina De Lisch, è già pronta a calcare i palconoscienici come performer burlesque: E’ un’arte che insegna a valorizzarsi. Mi sento molto più sicura, anche il mio guardaroba lo rispecchia.
Come sarà ‘cambiata’ la loro vita 8 anni dopo quell’esperienza del corso di ‘Vanille Bob Bon’ (Federica Benna) ben raccontata dalla giornalista Silvia Simoncelli nelle pagine del Secolo XIX ?
IL TERREMOTO CHE SCOSSE VARAZZE DESCRITTO DAL COMPIANTO ANGELO REGAZZONI:
ERA IL 18 APRILE 2009 DALLA CRONCA DEL SECOLO XIX
Gli avvocati Alessandro Bozzano e Antonio Gigliazza. La loro storia politica amministrativa a Varazze. Il primo candidato del centro sinistra per sfidare il portabandiera del centro destra Giovanni Delfino (Pdl, lega Nord, Udc, Rosa bianca), con il sostegno del compagno rosso Giovanni Busso (sindaco dal 1995 al 2004)
Il secondo era sindaco ed il suo vice e assessore ai LL.PP era Bozzano che sarà poi protagonista di una serie di giravolte che lo ha portato nello schieramento vincente del centro destra di Toti, Vaccarezza e Rixi. La coerenza, l’incoerenza, i saltimbanchi, i ripensamenti, le banderuole, i pentiti. Nella politica di casa nostra tutto è possibile e l’elettorato dimentica in fretta. Senza memoria.
E oggi c’è chi ritorna scrive IVG.it del 29 luglio scorso. E’ l’avvocato Antonio Ghigliazza, già sindaco di Varazze, a sfidare Luigi Pierfederici candidato designato dal primo cittadino uscente Alessandro Bozzano (dimissionario).
Il primo dei miei obiettivi è riunire tutta la città e riunire amici e nemici perché siamo un’unica, grande e forte comunità” ha esordito Ghigliazza. “Una città bella, moderna, pulita, illuminata e sicura è il miglior posto dove vivere ma è anche una città più accogliente per i suoi ospiti” ha sottolineato l’avvocato Ghigliazza, che prosegue: “E’ necessario un migliore e più forte impegno finanziario per alleviare il disagio sociale accentuato dall’emergenza Covid-19 sia per i privati cittadini sia per le attività economiche”. Trasparenza, coraggio ma anche innovazione e una nuova generazione pronta a dare una mano determinate. Per questo l’avvocato Ghigliazza ha chiesto durante l’incontro di avere a fianco a sé, nella qualità di vicesindaco, la consigliere uscente Paola Busso (figlia del compianto primo cittadino) capace e propositiva e uno degli elementi fondamentali per riportare Varazze a un ruolo di eccellenza”.
Era il 18 agosto 2014 — Varazze – Si è spento uno dei personaggi più conosciuti di Varazze. Il mondo del giornalismo piange la scomparsa di Angelo Regazzoni….avrebbe compiuto 68 anni il 14 settembre.
RICORDO SCRITTO DA PONENTEVARAZZINO NEWS A FIRMA DI MARIO TRAVERSI
Angelo Regazzoni: un amico che se ne va
Varazze, 19.08.2014. Una folla di parenti, amici e conoscenti hanno gremito chiesa e sagrato dei Santi Nazario e Celso per salutare ed accompagnare Angelo Regazzoni nel suo ultimo viaggio terreno. Ciao Angelo.
È difficile trovare le parole per ricordare e rendere omaggio ad un amico caro come Angelo Regazzoni, un varazzino che ha raccontato la cronaca della sua città per moltissimi anni sulle pagine del Secolo XIX, attivo anche nelle radio locali e a Televarazze e che ci ha lasciato così immaturamente il 17 luglio u.s., ma il compito sofferto di doverlo fare ci da la possibilità di poterne parlare con quella cordiale simpatia che ci univa e che ci portava spesso a condividerne l’entusiasmo.
Era un amico, Angelo, prima ancora di essere un giornalista serio e scrupoloso, pronto al sorriso e all’ascolto, intelligentemente ironico e sempre sulla notizia, come un mastino che non molla la presa. Dal fumo dell’officina, dove era cresciuto con il padre Francesco e lo zio Angiulin, Regazzoni si era inserito giovanissimo nel mondo del giornalismo, respirando il “profumo” del piombo e delle rotative ancora al tempo della Linotype, per poi continuare con l’off set e i modernissimi sistemi del digitale, saltando dalla forgia al computer con la sveltezza di un ragazzino, qual’era rimasto sostanzialmente di carattere e di relazioni con i tanti amici che si era conquistato, tanto sul lavoro che nella vita privata.
Lo sport, il calcio in particolare, che fin dall’infanzia seguiva al Pino Ferro che confinava con la sua officina, lo annoverava quale esperto appassionato, così come altre manifestazioni di genere culturale e mondano, dove la sua penna sapeva descriverne con arguzia le varie sfaccettature, sempre con uno stile innato da serio professionista.
La notizia della sua scomparsa ci rattrista profondamente. Ci mancherà un amico, un punto di riferimento per confrontarci sulle notizie, qualche bella risata su certi fatti e fatterelli. Ci mancherà soprattutto quel suo scanzonato dinamismo che ne faceva un eterno ragazzo. Le nostre sentite condoglianze alla moglie Cinzia, al figlio Stefano e ai parenti tutti. Ciao Angelo.
(Mario Traversi)
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