Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Sat pubblica e ‘rivoluzione dei rifiuti urbani’. Da Alassio cannonate e ‘pateracchi svelati’. Poltrone per la politica o risparmi effettivi per i cittadini. Il sindaco di Vado Ligure non ha dubbi


La Sat Spa, società pubblica nata a Vado Ligure, candidata a diventare il gestore unico di 31 comuni della provincia di Savona, sarebbe stata al centro di un “accordo galeotto, sotterraneo, sancito nelle aule della Politica, quella peggiore, quella delle “torte” e degli accordi trasversali, in Sala Rossa a Savona nel non molto lontano 2018, quando l’8 giugno alle ore 17 fu ratificato tra tutte le parti e tra queste anche il Pd….“.

E’ quanto rivela un ex consigliere comunale di Alassio che nessuno finora ha smentito, né sotto minaccia di querele. Una ‘bomba’ passata inosservata perchè considerata una bufala ? Parrebbe non sia proprio così. La Sat che ha anche la gestione e partecipazione diretta nelle discariche vadesi di Ecosavona come partner dei privati.

DA ‘ALASSIO FUTURA’ BLOG DI FABIO LUCCHINI, EX CONSIGLIERE COMUNALE – Ma il sindaco Melgrati tace, non critica, non spende una parola contro l’insufficiente Servizio Raccolta Rifiuti a gestione Pd, perchè al vertice di Sat c’è l’ex parlamentare del Pd, trombato alle politiche, Massimo Zunino, che ha trovato un nuovo impiego profumatamente pagato e oggetto di indagini da parte della Procura di Savona, per svariate ipotesi di reato… e Melgrati non abbia speso una parola per esprimere una critica corretta e coerente, per una situazione insoddisfacente che certo non può essere addebitata al personale del Servizio raccolta rifiuti ad Alassio, circa 50 elementi, quando nel passato le unità nel pieno della stagione estiva venivano integrate con personale di rincalzo di almeno 20 se non 30 unità … ?

La risposta sta in quell’accordo galeotto, sotterraneo, sancito nelle aule della Politica, quella peggiore, quella delle “torte” e degli accordi trasversali, in Sala Rossa a Savona, nel non molto lontano 2018, quando l’8 giugno alle ore 17 fu ratificato tra tutte le parti e tra queste anche il Pd la sua rielezione “pilotata”, in barba alla volontà popolare che “dovrebbe” essere sovrana.  Inutile dire che un “galoppino” di livello dell’interland ingauno fu l’inviato del Pd per far convergere anche i voti del “Gotha” della sinistra alassina a favore del Gra Visir , come lo definisce Alassiowood.  La sudditanza è evidente !”….

DA IL  SECOLO XIX – SAVONA

L’obiettivo si avvicina dopo anni di confronto. Il nuovo corso al via nel 2022
Monica Giuliano, sindaco di Vado: «Ora gli investimenti per cambiare passo»
La rivoluzione dei rifiuti
Con un’unica azienda
pulizia e tariffe più basse
di Alessandro Palmesino/ Città e paesi più puliti, ma soprattutto servizi più puntuali e – si spera – tariffe meno care. Sembra un sogno impossibile, ma se le cose andranno come devono, potrebbe diventare realtà anche prima di quanto non si creda.
La sindaco Monica Giuliano che è stata anche presidente della Provincia

«È il risultato di un grande lavoro di cui siamo tutti molto orgogliosi – spiega Monica Giuliano, sindaco di Vado ed ex presidente della Provincia – E presto ne raccoglieremo i frutti». La chiave di volta è stata rappresentata dal ruolo di Vado che grazie al controllo di Sat e alle discariche di Ecosavona ha potuto chiudere il cosiddetto ciclo dei rifiuti. La rivoluzione della gestione dei rifiuti nel territorio savonese è partita da questo contesto, seguendo i necessari passi in Provincia; e anche in quest’ambito, come il Secolo XIX ha raccontato nei giorni scorsi in merito ai processi di unificazione della gestione dell’acqua pubblica (dove tutta l’operazione, tuttavia, per vari motivi sarà più lunga), la parola magica è Ato, ovverosia Ambito territoriale ottimale. Un termine non proprio orecchiabile, ma che sostanzialmente identifica dove e come, su un determinato territorio, gestire un servizio pubblico. In altre parole, dove prima ogni singolo Comune gestiva i rifiuti, domani tutto il territorio della provincia avrà un unico gestore; con un risparmio evidente che si traduce in operazioni centralizzate e razionali, possibilità di investimenti maggiori, e anche un taglio netto a strutture decisionali (consigli d’amministrazione e simili), i costi dei quali saranno abbattuti.

In realtà, gli ambiti saranno due; uno coprirà tutti i Comuni del territorio provinciale, l’altro la sola Savona (dove resterà operativa l’azienda Ata).
La Sat, sarà l’azienda che gestirà il servizio in provincia. Oltre alla raccolta rifiuti ha anche la gestione e partecipazione diretta nelle discariche vadesi di Ecosavona come partner dei privati.«Tutto ha cominciato a prendere forma tra il 2014 e il 2015, quando abbiamo stilato un atto d’indirizzo politico e intrapreso questa strada, che peraltro la legge nazionale e regionale impone – continua Giuliano – Non si poteva più andare avanti come nel passato, quando su 69 Comuni si contavano 36 aziende con modalità operative diverse. Ci siamo quasi arrivati: già circa metà dei Comuni hanno scelto Sat (sede a Vado) e gli altri lo faranno nei prossimi mesi. E l’altra cosa che a mio parere è da sottolineare è che Sat è comunque un’azienda pubblica».
Non è un dettaglio da poco: «Avremmo potuto -continua Giuliano– anche affidarci a un operatore privato, ma pensiamo che invece un’azienda pubblica possa, grazie agli investimenti e alle migliori economie di scala che potrà fare, creare un vero ciclo dei rifiuti; e grazie ad impianti moderni anche trarre degli utili, che potranno poi essere reinvestiti sul territorio, mentre un privato li terrebbe per sé». E magari anche ridurre la sempre più odiata Tari, laddove possibile e necessario. Molto dipenderà dalla capacità di Sat di identificare e utilizzare al meglio gli impianti in modo da far diventare la spazzatura non solo un peso ma anche un valore. —
Sergio Poggio, direttore Sat
«Ci sarà una tariffazione
per pagare soltanto
quello che viene buttato»
di Giovanni Vaccaro / Un gestore unico per la raccolta rifiuti nell’intero ambito territoriale, ma non solo. Il passaggio dalla polverizzazione di singole aziende, che operano su territori ristretti, alla gestione in capo a un unico soggetto permetterà di razionalizzare il servizio, ridurre i costi e aumentare la flessibilità. Sat Spa, nata a Vado e candidatasi a diventare il gestore unico, ha una lunga esperienza, e si è espansa ottenendo il servizio nella maggior parte dei comuni savonesi. E i risultati parlano da soli, a cominciare da un bilancio solido: nel triennio 2018-2020 i ricavi sono cresciuti del 40,1%, per un valore di 23,6 milioni di euro nel 2020. Ora l’obiettivo è aumentare la qualità del “prodotto rifiuto”, puntando sul continuo miglioramento della differenziata.
Sergio Poggio con il sindaco di Albenga Tomatis

Il direttore tecnico Sergio Poggio supervisiona il funzionamento dell’azienda: «Nei comuni gestiti da Sat le percentuali medie di differenziata si attestano al 65%. Occorre lavorare anche sulla qualità del rifiuto: resta fondamentale una diffusa cultura ambientale da parte di tutti. Il lavoro da fare è ancora tanto, perché molti pensano che fare la differenziata sia un obbligo anziché un importante dovere civico». In merito alle discariche e agli impianti di recupero dei rifiuti differenziati, la strategia regionale prevede un ambito territoriale ligure e non più per singola provincia. «Con il subentro dell’Ambito territoriale ottimale – spiega Poggio – la tassa sui rifiuti, Tari, si trasformerà in tariffa puntuale, applicando il principio che chi inquina paga. L’applicazione della tariffa avverrà, a regime, a livello provinciale e le tariffe applicate saranno uguali per ogni Comune. A livello provinciale è stato dato incarico alla società Contarina, leader del settore in Italia, di redigere un piano industriale che preveda un sistema di raccolta univoco, ma distinto per tipologia di territorio e contemperi l’applicazione della tariffa».

Al vertice di Sat, società a intero capitale pubblico, siede Massimo Zunino, già deputato Pd ed ex presidente di Mistral Air. Di Sat sono soci 31 Comuni della provincia di Savona e la stessa Provincia, ma il numero aumenterà.
Il consiglio di gestione è formato da Zunino, nominato dall’assemblea dei soci su proposta del Comune di Vado, dal vicepresidente Fabrizio Buscaglia, proposto da Albissola Marina, Celle e Varazze, e da Monica Arnaldo, consigliere proposto dagli altri enti soci. Nel 2022 è previsto che tutti i comuni del bacino passeranno a Sat come gestore unico. Entro il 2023 sarà attuato il progetto esecutivo definito dal piano industriale, condiviso dalla Provincia e da tutti i Comuni, che prevede nuovi sistemi di raccolta e i relativi investimenti. I servizi di Sat coprono oggi 116.742 residenti con 132.849 utenze, mentre complessivamente le persone servite sono circa 400 mila. I mezzi in dotazione sono 340.
L’allarme del M5S
A Ceriale la protesta
contro il nuovo servizio
Il sindaco: «È da rodare»
di Luca Rebagliati / Ceriale. Sacchi della spazzatura accatastati attorno ai cassonetti. Sembra il denominatore comune dell’estate in riviera. O almeno di questa estate 2021 in cui si combinano la crescita delle presenze turistiche, le difficoltà causate dall’emergenza e in molti casi sistemi di raccolta modificati o radicalmente cambiati in questi stessi mesi o comunque da poco tempo. A Ceriale il gestore del servizio è cambiato un paio d’anni fa, ma in questo caldissimo (sotto ogni punto di vista) Ferragosto non sembrano mancare i problemi. «Con il passaggio a Sat c’è stato un aumento dei costi del 6 %, e da poco c’è stata la proroga (per quasi 800 mila euro) del contratto da giugno a dicembre – attacca Rudy Sanna, del meetup Ceriale in Movimento – E sebbene l’amministrazione avesse promesso che il servizio sarebbe cambiato in meglio, la situazione è quella che vediamo. È vero che l’ecocentro è migliorato, più pulito e più in ordine, ma in città la situazione è quella che tutti possono vedere, ed è dovuta a contenitori troppo piccoli per quella che è l’utenza (quindi la produzione di rifiuti) nel periodo estivo; le isole ecologiche condominiali sono un sistema obsoleto e fallimentare, che non consente di raggiungere livelli elevati di differenziazione dei rifiuti. Bisogna cambiare subito direzione progettando un sistema di raccolta di porta a porta spinto che premi i cittadini virtuosi predisponendo una tariffa puntuale».
Il sindaco Luigi Romano

Ma il sindaco Luigi Romano non sembra così convinto della necessità di cambiare tutto. «Per quanto riguarda la proroga, è stata resa necessaria dal fatto che il passaggio al gestore unico, inizialmente prevista per giugno, è stata spostata a settembre, e la cifra stabilita è esattamente quella prevista per il primo semestre, senza alcun aumento – afferma il primo cittadino – quanto al servizio, effettivamente in questi ultimi giorni si è verificato qualche problema legato soprattutto alla plastica e dovuto prevalentemente a una forte crescita delle presenze turistiche rispetto agli anni passati: una crescita che era solo in parte preventivabile e preventivata. Ho già chiesto a Sat di intervenire ed abbiamo concordato di triplicare i passaggi per la raccolta di questo tipo di rifiuti. Al contempo invito i cittadini a rispettare rigorosamente le regole della raccolta differenziata, rivolgendosi per i rifiuti ingombranti all’ecocentro ed evitando di abbandonarli per strada, sebbene nelle vicinanze delle isole ecologiche».

A proposito di affollamento di turisti, ieri mattina Romano ha firmato un’ordinanza a titolo precauzionale per limitare l’uso dell’acqua potabile ai soli utilizzi di prima necessità.

DA ALBENGA  RISPOSTA A –  Eraldo Ciangherotti sull’accessibilità delle campane SAT alle persone con disabilità l’assessore all’ambiente Gianni Pollio replica:Intanto “le nuove campane” non sono nuove, ma sono posizionate da oltre un anno e mezzo e il consigliere Ciangherotti si accorge del “problema”, che non è un problema, solo ora. I disabili di Albenga sono stati contattati da SAT, dall’ufficio ambiente del Comune e da me personalmente ed abbiamo risolto le loro difficoltà in maniera soddisfacente, calibrando una soluzione per ogni esigenza.Mi sembra inopportuno pubblicare un probabile “fotomontaggio” per dimostrare un problema inesistente.Gli imbocchi delle campane sono adeguati per ricevere i sacchetti, sia del supermercato sia quelli che la SAT dà in dotazione. Resta il fatto che alcuni utenti, soprattutto le attività commerciali, usano sacchetti più grandi del dovuto e, a volte, intasano gli imbocchi delle campane stesse. Vorrei sottolineare che questi tipi di campane ci sono anche in altri comuni, sia limitrofi che al di fuori della Regione, dove però probabilmente non esistono consiglieri di opposizione che usano i disabili per apparire sui giornali. Sat, infatti, non ha mai ricevuto critiche e considerazioni negative, altrove, su questo tema. Si precisa poi che i cassonetti sono stati testati dagli organi competenti per essere utilizzati sia dalle persone disabili che dai normodotati”. “L’ufficio ambiente, la SAT, l’Assessore all’abbattimento delle barriere architettoniche Marta Gaia e il sottoscritto siamo, come sempre, disponibili a dialogare con tutti al fine di valutare e risolvere tutte le criticità che si possono presentare sul territorio.Siamo inoltre disponibili ad accettare critiche, anche da parte dell’opposizione, purché esse siano costruttive e servano ad affrontare e risolvere i problemi che, necessariamente in una città come Albenga, si manifestano”.

Afferma l’Assessore all’abbattimento delle barriere architettoniche Marta Gaia: “Invito il consigliere Ciangherotti, “sensibile alle problematiche dei disabili”, ad indirizzare i cittadini agli uffici competenti in caso di criticità. In questo modo sarà possibile continuare a risolvere ogni eventuale problema dovesse verificarsi in maniera efficace”.


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