Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Le due Monesi: novità? Annunciata task force per ‘un turismo che duri tutto l’anno’. E a Triora benvenuti i primi alpaca. E l’Associazione Amici del Rendentore elegge presidente Giacu


C’è una nuovo comunicato stampa pro Monesi (il 18° nel 2° mandato della giunta Toti-Scajola jr). Ora si annuncia una “task force  del territorio per il rilancio di Monesi”. E ancora: “In arrivo fondi regionali e nazionali”. Il tutto descritto, con dovizia di particolari, da tre rappresentanti imperiesi nel governo della Regione: il vice presidente Piana, gli assessori Scajola e Berrino. Ma trucioli.it,  testardo montanaro, finisce ‘affascinato’ da un’altra notizia che si è già avverata. A Triora, capoluogo di una delle due Monesi, si stanno trovando a loro agio sei esemplari maschi di alpaca, originari delle Ande, e che hanno lasciato Bolzano ultima dimora. Ora si attendono le femmine per gli accoppiamenti.  Dalle pecore, alle capre, agli alpaca augurando una migliore sorte.

Mentre l’Associazione Amici del Redentore che ha ‘rilevato’ lo storico Comitato Pro Saccarello, sotto la presidenza di  Giancarlo Lanteri,  ha proceduto a rinnovare il consiglio direttivo. Con un ringiovanimento molto sostanziale.  All’unanimità è stato chiamato alla

Michael Giacu eletto presidente  Associazione Amici del Redentore

presidenza  Michael Giacu, vice presidente Matteo Lanteri, segretario una quota rosa, Martina Prevosto.

Martina Prevosto segretaria dell’Associazione
Matteo Lanteri è vice presidente

Il presidente uscente Lanteri e gli altri consiglieri uscenti “sono stati bel lieti di lasciare il loro posto a persone più giovani e motivate, pur assicurando nella qualità di soci, il loro concreto appoggio ed il costante impegno per far si che il Redentore sul Saccarello e la vicina cappella  siano sempre tenuti in ordine.”. Il primo appuntamento è per il 1° agosto domenica che secondo l’usanza  vede il raduno  davanti al monumento e nel rigoroso rispetto  delle norme antivirus. Molti gli auguri  ai nuovi eletti che “saranno emulare i loro antecessori, tutti devoti al Redentore, simbolo e protezione delle Alpi Marittime”.  Un monumento  eretto alla fine del XIX secolo, omaggio a Cristo, Re dei secoli. Il Redentore del Saccarello  benedici l’Italia, benedice la Francia con un Pax vobis perchè ‘sono io che dono la pace alle nazioni, in mezzo a voi regni sempre la pace’.

Sono i Liguri  che l’hanno collocato sul più alto trono delle Alpi, è scritto nell’ammirevole numero 3, anno XXIX de ‘Le stagioni di Triora’. Salutiamolo: Gloria in excelsis Deo. Gloria  ate, Dio della pace, Dio della redenzione.  Siamo venuti sulla sommità dei monti a portarvi i nostro ossequi. La statua in Ghisa fu realizzata a Parigi, pesa 40 quintali, è alta 14 metri,  posa soptra un’imponente base di pietrese lavorate dai soldati del Genio Militare.  L’arcivescovo Tommaso Reggio, nel settembre 1901 a 83 anni, partì da Genova per benedire sul Saccarello il monumento sacro. Arrivò a Triora e si ammalò, morendo il 22 dicembre.  L’inaugurazione avvenne il 15 settembre 1901 e nel 1927 fu eretto vicino un altare coperto per la messa. Negli anni sono migliaia e migliaia i pellegrini  che salgono per un preghiera, una foto ricordo, chiedono protezione per se stessi e le loro famiglie, pace per le nazioni, mai più guerre, morti, desolazione. Sono tanti che dall’incantevole balconata  mandano il cuore insieme alla sguardo fino ai paesi natii.

Rai 3 Regione, nel notiziario delle 14 di giovedì 29 luglio 2021,  ha ricordato che la Valle Arroscia è stata penalizzata e colpita dalle alluvioni, soprattutto quella del 2016. In realtà la ‘desolazione della locomotiva Monesi‘ era iniziata già da fine anni ’80 e via via aggravata. Un motivo di sollievo e di ripresa con l’installazione, seppure monca, fu la nuova seggiovia, durante la giunta regionale del Presidente Claudio Burlando e vice presidente Raffaella Paita (almeno 5 ricordano gli archivi stampa le loro visite istituzionali a Monesi e l’incontro con le amministrazioni locali, Provincia e Comuni).

Nuova seggiovia peraltro utilizzabile solo nella stagione della neve, dello scii. Una follia che la politica ligure non ha saputo rispedire ai mittenti (ovvero un paio di tecnici ambientalisti della Regione Liguria), convinti che come è uso in Italia, un passo alla volta e si sarebbe arrivati alla riapertura come ai tempi della ‘vecchia signora’ che raggiungeva di fatto le immediate vicinanze del Redentore.  Allora nidificavano i ‘galletti forcelli’ (protetti ma non dalla possibilità di essere prede dei cacciatori), ora di fatto non ce ne sono più. Eppure di seggiovia estiva non si parla. Follia su follia. Tra nani o omini di chi non sa prendere decisioni con coraggio, determinazione e coerenza.

La Rai ha accennato alle ‘nuove strategie turistiche  che vuole mettere in atto la Regione Liguria in sinergia con gli enti locali, con l’obiettivo di “un rilancio definitivo e duraturo”.  L’annuncio dello stanziamento di un fondo unico e risorse nuove per una serie di interventi nei cantieri, nella manutenzione delle strade, nelle asfaltature delle due provinciali.  Un fondo di 400 mila euro a ristoro delle attività turistiche penalizzate dagli eventi alluvionali e  100 mila euro per la messa in ripristino e l’ammodernamento necessario  agli impianti della seggiovia”. Leggiamo il comunicato ufficiale. (L.Cor.)

TASK FORCE DEL TERRITORIO PER IL RILANCIO DI MONESI. VICEPRESIDENTE PIANA E ASSESSORI SCAJOLA E BERRINO IN PROVINCIA A IMPERIA: IN ARRIVO FONDI REGIONALI E NAZIONALI.

IMPERIA. Una task force composta da Regione Liguria, dai comuni e dalle Associazioni del territorio per il recupero e il rilancio di Monesi. A distanza di un anno dal primo atto concreto che ha consentito un’accessibilità alla zona, cioè l’inaugurazione della strada di by-pass di Monesi di Mendatica che ha permesso il collegamento con l’abitato di Monesi di Triora, si sono riuniti oggi nella sala della Provincia di Imperia il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana, gli assessori regionali all’Urbanistica e al Turismo Marco Scajola e Gianni Berrino, insieme al presidente della Provincia Domenico Abbo, ai sindaci dei Comuni della zona, al neo presidente del Parco delle Alpi Liguria Alessandro Alessandri  ( da tre legislature sindaco di Pieve di Teco e presidente dell’Unione dei Comuni della valle Arroscia ndr) per definire le azioni per il recupero dell’area di Monesi.

“Abbiamo rilanciato progetto sinergico col territorio per la valorizzazione di questa località che ha sofferto molto a causa dei danni alluvionali del 2016 e che necessita di una grande azione – ha sottolineato l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – Ci siamo già adoperati con oltre 3 milioni di euro per il ripristino della strada di collegamento e in questi mesi, insieme alla Provincia, ai Comuni e al Parco naturale regionale delle Alpi Liguri, abbiamo condiviso un percorso di responsabilità per una vera e propria pianificazione attraverso un bando di rigenerazione urbana. A questo proposito diversi comuni della zona montana di Monesi e del Parco presenteranno progetti utili ad attivare e garantire, sia uno sviluppo urbanistico ed edilizio, sia il rilancio dal punto di vista sociale e la messa in sicurezza del territorio.

Come Regione siamo già intervenuti e continueremo a intervenire economicamente sugli aspetti di nostra competenza, auspicando di ottenere finanziamenti statali mirati al recupero di località montane con le caratteristiche di Monesi. Su questo stiamo portando avanti un confronto a livello nazionale per ottenere i finanziamenti necessari. Monesi è importante, perché è nel cuore di tanti cittadini imperiesi e non solo. Per questo sono molto soddisfatto della riunione di oggi durante la quale tutti gli Enti, ognuno per le proprie competenze si stia adoperando perché si ottengano nel più breve tempo possibile risultati concreti per una più completa vivibilità dell’intera borgata. A questo proposito dobbiamo sostenere quelle realtà imprenditoriali che con grande coraggio in questi anni hanno aperto attività, mostrando grande determinazione”.

“Ricostruire per ripartire attraverso il lavoro sinergico di tutti, enti e associazioni – ha aggiunto il vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura, ai Parchi e allo Sviluppo dell’Entroterra Alessandro Piana– che si impegnano ad affrontare i doverosi interventi pluriennali di manutenzione e progettazione per Monesi e il Ponente. Oggi abbiamo attivato una vera e propria rete, in grado di dare via via risposta alle sfide territoriali comuni. Tra queste penso, ad esempio, al progetto di prossima realizzazione Recovalx, che vede impegnata la Regione Liguria col Parco Naturale regionale delle Alpi Liguri, il Comune di Triora, l’Arpal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure) e si fonda su un solido partenariato italo-francese con capofila il Dèpartement des Alpes Maritimes. Di fatto l’ambito operativo è esteso su tutta la zona transfrontaliera, tra le Alpi Marittime e le province di Cuneo e Imperia. Gli asset sono già chiari e definiti, tanto che l’ambizione è quella di riabilitare e ricostruire i territori delle valli colpite a ottobre 2020 dalla tempesta Alex entro il 2023. L’attenzione alla sostenibilità ambientale, alla tutela degli ecosistemi, degli habitat e la promozione dell’economia green, fondata anche sul turismo di prossimità e sulla varie modalità di accesso al territorio, mira a rivalutare più di 700 chilometri di sentieri”.

“Io porto due novità portate avanti dalla in commissione turismo a livello nazionale e approvate dal governo col decreto Ristori e Ristori bis – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino – stiamo facendo passi avanti per il recupero dell’ impianto di risalita a Monesi: il governo ha concesso una somma da dividere tra le varie regioni per l’ammodernamento degli impianti di risalita alla Liguria. A noi spetteranno circa 100mila euro da destinare al rinnovo degli impianti di Monesi e di S. Stefano d’Aveto. Tra poco sapremo i tempi di quando verranno concessi, ma sono già deliberati. Inoltre sempre con la commissione turismo della conferenza delle regioni siamo riusciti a far stanziare per il comprensorio di Monesi 400mila euro da distribuire a tutte le attività commerciali collegate al turismo. In pratica ognuno potrà ricevere circa 3000 euro forfettari per il rimborso per la mancata attività commerciale nel 2020 2021. Porterò al più presto questa pratica in giunta per decidere il metodo con cui distribuire le risorse ai privati”

Nel corso dell’incontro è stato firmato il nuovo Accordo tra Provincia, Ente Parco Alpi Liguri e Comuni, che ha due obiettivi principali:

– definire le azioni e i programmi per il rilancio del comprensorio di Monesi mediante il confronto con le associazioni del territorio, gli operatori economici, gli enti e le associazioni sportive e ricreative, con l’obiettivo di costituire un “fondo unico” per l’accantonamento delle risorse per l’affitto o l’occupazione di urgenza delle aree, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della seggiovia biposto Monesi-Trepini nonché per la predisposizione di piani e programmi per il finanziamento di interventi nell’ambito del comprensorio e per la promozione turistica e sportiva dello stesso.

“E’ diventato fondamentale assumere, tra gli Enti locali del territorio, una posizione univoca, ambientalmente ed economicamente sostenibile, tecnicamente ed amministrativamente capace di garantire la ripresa delle attività economiche, sociali, turistiche e sportive – ha ribadito il presidente della Provincia di Imperia Domenico Abbo – la condizione imprescindibile per il rilancio del comprensorio di Monesi è legata alla nascita di un turismo attivo 365 giorni l’anno, attraverso una rete di interventi di riqualificazione territoriale che sfrutti le diverse peculiarità del territorio e garantisca un equilibrato sviluppo ed una differenziazione dell’offerta turistica, sportiva e del tempo libero”.

L’ALPACA IN LIGURIA

L’alpaca ha trovato casa non solo sulle Ande, ma anche in Liguria. A Calice al Cornoviglio, in Val di Vara e più precisamente in provincia di La Spezia, Georgia Maghelli ha deciso di aprire un allevamento con 31 alpaca e 61 capre mohair, che si uniscono ai 18 piccoli nati a febbraio. Era l’11 mar 2016 quando i media diffondevano la notizia. 

L.Corrado

L.Corrado

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