Non era un amico che frequentavo abitualmente. Nel corso degli anni avevo imparato ad apprezzare il suo sano orgoglio di cittadino loanese – toiranese, la diligenza e la competenza, la serietà come metro di vita, la riservatezza che non era arroganza, attento osservatore che preferiva il silenzio. I suoi valori e la rigorosa coerenza, fin dalla prima volta che lo incontrai. Il cap. Giancarlo Maineri direttore all’Azienda autonoma di soggiorno, col presidente notaio Giacomo Burastero e dopo il dr. Nario, con il presidente Osvaldo Pignocca, ha lasciato l’esistenza terrena. E come ormai spesso accade i media locali non gli hanno riservato neppure una breve, come fosse stato un signor nessuno per la comunità.
Con gli anni della pensione, con la vicinanza delle nostre abitazioni, con il nostro hobby e amore nel coltivare la terra all’antica, le piante da frutto, la semina con le fasi lunari, i commenti sui cambiamenti climatici e le ripercussioni persino sulla natura dell’orto, l’avanzare dell’inquinamento e delle malattie fungine, l’infestazioni di insetti nocivi alle piante che non si ricordava da ragazzi. Lui quasi cittadino di mare, oltre che per il titolo di studio, io origini montanare, ex seminarista e poi la gavetta al giornale: tra La Settimana Ligure, La Nuova Liguria, Il Cittadino, La Gazzetta del Popolo, La Gazzetta del Lunedì negli anni in cui avevo iniziato al Secolo XIX, dicembre 1969 e fortunato dipendente già dal gennaio 1970. Gli esami da pubblicista a Genova, poi professionista a Roma nel 1977: c’erano con me, in quella sessione, anche il figlio del presidente della Repubblica Leone, dell’on. Donat Cattin (con figlio Paolo, siamo di leva), di Zaccagnini. Ricordo la curiosità della commissione esaminatrice quando gli accennai alle mie origini montanare, pastore già a 8 anni, la transumanza dalle Alpi Liguri al mare, una notte ed un giorno. La rigorosa gioventù in Seminario.
E ora anche Giancarlo non avrò più modo di incontrarlo, scambiarci parole in sincerità, consci entrambi dell’avanzare della vecchiaia, dei suoi problemi e lui è stato meno fortunato per un’accidentale caduta. Al punto che preferivo non ‘vederlo’ sofferente a braccetto dell’impagabile moglie. E soprattutto mancherà un marito, papà, un nonno di una ‘specie’ di persone ormai rarissime. Giancarlo non è più tra noi, a raccontarci la lunga stagione d’oro del turismo loanese, poi testimone del declino della ‘qualità’, sostituita dal turismo di massa e da tutto ciò che comporta in una città non più a misura di come l’hanno lasciata ed immaginata gli antenati. Il prezzo di un progresso molto disuguale, di disuguaglianze sociali e che porta soprattutto tante giovani generazioni di laureati e diplomati lontani dalla città degli avi.
Il cap. Giancarlo Maineri di stimate origini in quel di Toirano forse una scelta l’aveva fatta ed anche in questo condividevo con lui l’amore e la semplice cultura per la campagna, per non abbandonare quel lembo di terra grande o piccolo che sia. E Giancarlo delle terre di Toirano, conosceva ogni metro, ogni storia che l’accompagnava. Raccontava la desolazione che ti ‘assale’ nel vedere lo stato di abbandono laddove c’era un tempo il trionfo di madre natura e del sudore. E dopo di noi che ne sarà ?
L’annuncio funebre apparso solo dopo le esequie in famiglia. Con i funerali che spesso si tramutano in un rituale al quale ‘bisogna essere presenti”, fare le condoglianze ai famigliari, perchè così’ vuole la tradizione, l’usanza’. E in un momento di grande tristezza, desolazione, solitudine nonostante i tanti abbracci. Non abbiamo mai avuto dubbi: le persone perbene, amiche o conoscenti che siano, vanno rispettate quando sono in vita. Quando si muore, leggevo in un’altra circostanza dolorosa, siamo tutti dei ‘santi’, meritiamo le lacrime e non manca mai ‘era una brava persona’.
Chi ha conosciuto e frequentato Giancarlo Maineri, prima da impiegato ragioniere, che si occupava soprattutto di conti e di bilanci, degli introiti ‘favolosi’ dell’imposta di soggiorno, delle lotta all’evasione con il ricorso a pensionati dell’Arma o della Finanza, poi da direttore dell’ente pubblico, ricorda con quale rigore e scrupolo amministrava la cosa pubblica, alla stregua di una ‘cosa propria’.
Non è il caso di ricordare il cap. Maineri, con la sua concezione di amministrazione pubblica, con la sua concezione di vita e di società, nutriva una crescente delusione per quanto lo circondava. E mi sento ancora oggi in colpa per quei giorni che lamentava lo stato di totale abbandono in cui era tenuto un tratto di rio comunale, un tempo una stradina, roveti su roveti, topi su topi, sterpaglia, abbandono di rifiuti ai confini del suo giardino e della villetta unifamigliare che abitava, che aveva acquistato e ristrutturato. In Comune aveva bussato invano. Ti dicono sempre di sì e non succede nulla. Mi sono stancato di chiedere e protestare per tanto sconcio.
Il suo interesse era però rivolto a quella Toirano dove era cresciuto e si era formato. “Ormai non si conosce quasi più nessuno….vado nei terreni e torno casa”. Partiva il mattino e ritornava alla guida del suo Fiat camioncino, due posti. Era felice per le pesche, gli ulivi, gli alberi da frutto. Un terreno favoloso, ricco e molto produttivo….coltivava per la famiglia, per la gioia di seguire le usanze ed abitudini dei suoi cari genitori. Si intratteneva volentieri a ricordare i tempi passati della gioventù, degli amici, quando tutto era diverso ed ora gli appariva una società sempre più malata, senza valori e dove meritocrazia e competenze hanno lasciato il posto ai ‘privilegiati’, ai raccomandati di turno.
Il cap. Giancarlo orgoglioso dei figli, di Andrea che coltivava la passione per la terra, anche se a volte “mi diceva, papà, quasi quasi non ne vale più la pena”. Ma era felice delle premure e dell’interesse del suo ‘ragazzo’. Giancarlo raggiante quando accompagnava per mano i carissimi nipotini. “Chissà se avranno un futuro migliore o peggiore….i miei figli non si sono risparmiati nel darci soddisfazioni, nello studio e con la famiglia “. Addio Giancarlo, Loano e Toirano, continueranno a ricordarti, come spesso accade, leggendo i manifesti funebri, gli anniversari. E ancora una volta, come è sempre successo, ho dovuto scrivere di corsa, in fretta. Ora più che mai, con la chiusura e l’appuntamento settimanale al blog. Una passione, per un vecchio mestiere, finchè la forza d’animo e la solitudine lo consentiranno. (L.Cor.)
L’ANNUNCIO DELLA FAMIGLIA –
E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE GIANCARLO MAINERI di anni 83
Ad esequie avvenute ne danno la triste notizia la moglie Mariangela, i figli Cristina e Andrea, la nuora Wilma, il genero Attilio
e gli amatissimi nipoti Amelia, Pietro, Maddalena, Simone, Giovanni Paolo e Carlo, luce dei suoi occhi. La Santa Messa di settimo sarà celebrata nella Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Battista in Loano MERCOLEDI 21 LUGLIO ALLE ORE 18.
La famiglia ringrazia di cuore per i sentimenti di affetto espressi in questi giorni nei confronti di Giancarlo e fonte di grande consolazione.
Data Funerale: 21/luglio/2021
LOANO Teo Chirico – FESTA al Museo di Loano- Mario Lentine ci ha fatto un grande regalo: ‘”QUASAR A'” il sottomarino tutto giallo costruito in toto artigianalmente da Lentini. È stata una giornata bellissima per noi e a proposito voglio ringraziare i soci attivi che hanno preparato al meglio l’evento e li voglio nominare: Franco Leali, Enrico Prato, Pippo Giuffrida, Gabriele Percivale, e sopratutto Riccardo Ferrari che tanto si prodiga che tutto vada per il meglio, non meno importanti le segretarie Eleonora Cocchi, Rosanna Cairo, le belle e brave ragazze dell’Istituto Falcone di Loano: Federica, Matilde, Martina e tutti i soci della Lodanum. La cosa che mi fatto molto piacere e stata la partecipazione del Sindaco Luigi Pignocca, dell’assessore Enrica Rocca, dell’assessore ai servizi sociali Luca Lettieri, dell’assessore al Turismo Remo Zaccaria e dell’amico Consigliere Regionale Brunetto Brunello e di tanta gente importante che ha a CUORE QUESTO GRANDE SCRIGNO PUENO DI BEI RICORDI: IL MUSEO DEL MARE DI LOANO
Betty Bolognesi – Auguri , caro Pippo ti conosco e ti apprezzo per tutto quello che hai fatto e continui a fare per il nostro amatissimo MUSEO del MARE ,fiore all’occhiello di Loano !!!!
ASTA PUBBLICA IL VICE SINDACO LETTIERI COMUNICA-
Quarta asta pubblica per la locazione del bar ristorante pizzeria presso il complesso sportivo campi da calcio di via Silvio Amico. Primi due anni della locazione a canone mensile di € 200,00. Scadenza presentazione domande: ore 12,00 di giovedì 23/09/2021…. la Giunta Comunale con Risoluzione n. 65 del 23/12/2020 ha accolto la proposta formulata dal Servizio Patrimonio di concedere che venga corrisposto, solo per i primi due anni della durata della locazione, un canone simbolico di 200,00 euro/mese, agevolazione volta ad ammortizzare ulteriormente l’investimento iniziale per l’acquisto di arredo e attrezzature e per la manutenzione della struttura a carico del
concessionario demandando al competente ufficio l’esperimento di una nuova procedura… Leggi il bando d’asta…..completo.