Jan Casella, paziente al Pronto soccorso del S. Corona. Ma Ciangherotti: le attese? Io chiamerei i carabinieri. E via Crucis Melgrati sindaco coi ribelli al green pass. C’è bisogno di un Niero
Una giornata al Pronto Soccorso di Santa Corona. Premessa: Quando si entra in un Pronto Soccorso carico di paura e se ne esce, seppur dopo 8 ore, senza nessun referto eccessivamente preoccupante come accaduto a me ieri, la sensazione prevalente è un misto tra euforia, tristezza ed uno strano senso di colpa nel poterne uscire sulle proprie gambe dopo aver visto tanta sofferenza.
Dopo alcune ore però, riesco a guardare con occhio un po’ più lucido la mia esperienza di ieri.
Ho visto un Pronto Soccorso stracolmo con barelle ovunque, sedie a rotelle, aggiunta di sedie di diverso genere per permettere ai pazienti di sedersi. Gente anziana sola partita da Andora, entrata alle 9.00 di mattina per dei traumi e che all’ora della mia uscita (alle 19.00) non sapevano ancora quando poter essere dimessi.
Ho ascoltato lo scoramento, la frustrazione, a tratti la rabbia di quelle tante persone in sofferenza da interminabili ore. Ma ognuno di noi è rimasto nei paletti, ha portato inevitabilmente pazienza e questo avviene quotidianamente grazie agli interlocutori del paziente: l’encomiabile personale ospedaliero. Donne e uomini in camice bianco a dir poco straordinari che tra turni disumani, sovraffollamento e carenza di personale, hanno fatto e fanno ogni giorno i salti mortali non solo per svolgere il proprio dovere, ma per far quel passo in più, prendendosi Cura di chi ha bisogno cercando di garantirgli la massima dignità anche in situazioni difficilissime, rispondendo sempre con gentilezza anche ad un rompiscatole ansioso come il sottoscritto.
In tanti come me, ieri venivano dall’estremo ponente della Provincia, se avessimo avuto il Pronto Soccorso di Albenga aperto h 24 (come ci promettono da ormai 6 anni) non ci saremmo diretti fino a Pietra, qui avrebbero lavorato più agevolmente, il paziente avrebbe aspettato meno e quasi nessuno rinuncerebbe ad andare in PS per il timore di un’infinita attesa.
Così non può andare.
A tutto il personale sanitario il mio più sentito grazie di cuore. A coloro che hanno potere decisionale, e che hanno responsabilità sull’attuale situazione sanitaria della nostra Provincia, rinnovo l’appello di riaprire al più presto il Pronto Soccorso h24 di Albenga.
Jan Casella
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IL POST DEL DR. CIANGHEROTTI CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA IN CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE:
“UN MIO PAZIENTE AL PRONTO SOCCORSO DEL SANTA CORONA, ENTRATO ALLE 9,30, VISITATO DOPO LE 20
IO AVREI CHIMATO I CARABINIERI E FATTO DENUNCIA PER DOLO DOPO UN’ORA DI ATTESA”
ALCUNE REAZIONI PICCATE AL POST DEL DR. ERALDO CIANGHEROTTI
Francesca Scaletta- Al signor politicante gradirei dire che i carabinieri sono stati chiamati… ma dal personale sanitario… Facile parlare quando si è chiusi in uno studio … Provi a fare lo splendido quando ha 40 persone in attesa,da gestire… che la minacciano e insultano gratuitamente…poi magari ne paliamo…e se poi era un suo paziente,perché non ha provato a visitarlo e a gestirlo a casa,o con altri percorsi alternativi?! La verità è che troppi”medici” se ne lavano le mani e delegano tutto al pronto soccorso… facile poi sparare a zero… È veramente imbarazzante… Mi auguro che chi di dovere prenda provvedimenti…ah no vero… è un politico… per voi solo pacche sulle spalle,mentre ci state affossando … complimenti…
Matteo Isoleri – I carabinieri li chiamerei per quello che scrivi su Facebook.
Emanuele Viziano – Con dolori terribili alla schiena, ho chiesto per fare una visita algologia, la prenotazione sarà per ottobre. Si fa tempo a morire…veramente una assurdità.Questa è la nostra sanità.
Omar Ghazouani – Eraldo Ciangherotti penso abbia usato toni e parole sbagliate per intendere il concetto che lo stato deve investire soldi SERIAMENTE per la sanità a partire dai servizi “base” e “fondamentali”, quelli che ti salvano realmente la vita!
– Medici di PS, Ginecologi, Pediatri e ultimi ma non ultimi gli Anestesisti che dovrebbero essere tutti pagati a peso d’oro!!!
Chiedo al dott Ciangherotti di spiegare a tutti il suo punto di vista…che sicuramente è concorde al mio….
Non PUÒ ESISTERE un DEA di 2 livello senza ginecologia e pediatria H24, dover andare fino a Savona per determinate patologie.
Rendiamoci conto che il Santa Corona quadruplica se non di più gli accessi in estate, senza un appoggio valido intorno….
I problemi sono tanti….
Loredana Garofano – Pensare che il sig.suddetto vive in Liguria e dovrebbe sapere le problematiche che ci sono nel sistema sanitario..non dovuti al ns personale che va tutto il ns plauso ma,ad una politica scellerata che mette al primo posto al dio denaro che non alla salute dei cittadini…se il paziente suddetto fosse stato così grave avrebbe avuto le cure necessarie..altrimenti basterebbe una bella visita a pagamento, come facciamo noi tutti.
Adriana Lanfranco- Secondo me.. Non è una scrittura contro il personale sanitario… Sta scrivendo ciò… Perché si dovrebbe far riaprire il pronto soccorso di Albenga!!…
Dellisola (asl2) Guardate che l’italiano è una bella lingua che si capisce e non da adito a fraintendimenti; non cercate il male dove non c’è. Il Ciangherotti ha semplicemente denunciato una situazione insostenibile; non vi ha denigrato. Ha detto che lui, al posto del suo paziente non avrebbe aspettato così tanto tempo pazientemente; avrebbe avvisato i carabinieri , non per vostre presunte colpe o mancanza di professionalità :solo per sottolineare una situazione ormai divenuta grave per tutti noi.
Federico Fiandaca (infermiere al S. Corona) – Dottor Eraldo Ciangherotti se vuole un confronto utile ed efficace, teso quantomeno a capire quali possono essere le problematiche di una certa situazione, io come tanti altri colleghi siamo disponibili, se invece cerca solo la demagogia spicciola da bar per raccattare qualche facile consenso (tattica ormai collaudata di una certa “malapolitica” italiana) allora continui pure così… saluti…
Silvia Rozzi (consigliere comunale di Fratelli d’Italia, dipendente Santa Corona) – Come si fa a scrivere una roba del genere? Come si fa in un solo post a denigrare la professionalità di un intero pronto soccorso e di chi ci lavora? Da infermiere di triage mi sento profonda offesa. Anni di studio, master, esperienza in area critica buttati nel cesso da chi ritiene, neanche troppo implicitamente, che non siamo in grado di distinguere un codice rosso da un codice bianco. E che nel frattempo non ‘trattiamo’ i pazienti, quando in triage anticipiamo dove indicato parte del successivo percorso comprese alcune indagini diagnostiche e la terapia endovenosa.
Sono la prima a dire che le condizioni in cui lavoriamo vanno migliorate, ne sto facendo una battaglia senza sconti a nessuno; ma sparare a zero sul sistema a scopo propagandistico colpendo i professionisti e incitando la popolazione a rivolgersi alle forze dell’ordine lo trovo davvero di cattivo gusto. Eraldo Ciangherotti chieda scusa.
LO SPILLO ALASSINO
Il Silenzio assordante di Melgrati sul green pass.
Anche Alassio si ribella al green pass ? Il Presidente della Confcommercio locale CARLO MARIA BALZOLA, che per qualcuno si prepara a scendere in campo alle prossime comunali come candidato Sindaco (ma attenti alle candidature della prima ora, storia docet !), boccia il lasciapassare per accedere a Locali, mezzi pubblici ed eventi. “Sarebbe una mazzata per il turismo” ha detto. Bene, bravo, bis, la carta costituzionale del resto, non può diventare carta straccia per non parlare delle implicazioni sulla privacy che avrebbe una simile misura… Non siamo né in Cina, né in Corea del Nord…
Per fortuna… .Non si può assecondare la deriva liberticida in nome della lotta al Covid . Ci sono limiti giuridici e di buon senso che non vanno oltrepassati anche nel corso di una crisi pandemica quale quella che stiamo attraversando da due anni.
Il vaccino è cosa buona e giusta ma deve pur sempre essere una scelta libera e consapevole, non una imposizione, con buona pace del Presidente Giovanni Toti che da quando frequenta l’amico virologo Bassetti sembra essersi dimenticato di essere un liberale… Ciò che stupisce è il silenzio assordante sul green pass del Sindaco Melgrati che in passato ha sempre avuto posizioni libertarie… Che sia diventato un novello Macron anche lui. Lo spillo punge Melgrati... e dove è finito il liberale Melgrati?
Nel 2018 Melgrati si presentò con una lista civica scevra di simboli di partito, visto che la stessa Forza Italia, di cui Melgrati si vantava di essere vice coordinatore regionale, lo diffido’ dall’usare il simbolo del partito. Qualificatosi da sempre paladino del centro destra, non ha mai risparmiato accuse e critiche al centro sinistra salvo poi firmare, in Sala Rossa a Savona, alle ore 17, di venerdì 8 giugno, un accordo elettorale con il Pd .
Collettore di voti fu Massimo Niero, sindaco di Cisano sul Neva, politico semiprofessionista, che chiamò ad uno ad uno gli iscritti e simpatizzanti Pd facendo convergere i loro voti su Melgrati e sottraendoli alla lista di Parascosso.
Oggi la lista “civica” si è trasformata essendo in essa rappresentato l’intero schieramento del centro destra nazionale ( Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo,…., ).
Inoltre all’epoca fece scalpore vedere il pulmino dell’hotel Aida , appartenente alla famiglia Galtieri, fare la spola tra le sedi elettorali e le abitazioni dei cittadini albanesi (in difficoltà a deambulare…..?!) Ma questa è un’altra storia…. E non si vuole essere tacciati impropriamente di razzismo, che non c’è, ma evidenziare come la politica beceriana sia collettore di peccatucci mercatali ed intenso lavori di interessi spesso trasversali, capaci di fare la barba a ideali e principi sfoggiati dai loggioni elettorali. E’ sapiente capacità di convinzione … e chi sa tessere la tela più lunga. E come dimenticare che dipende anche dal buon pastore e dai suoi cani che custodiscono il gregge. Attenti dunque a saper distinguere le cose buone e giuste dalle malvagie. E che lasciano cattivi ricordi alle future generazioni.