Due buone notizie in arrivo per “LA COMUNE” A) Approvazione progettazione esecutiva video sorveglianza. Costo 147.796€
B) Approvazione determinazione impegno riparazione orologio torre. Costo 6.344€.
di Carlo Gambetta
Una così così, da interpretare: rimborso di 10.484€ alla “Amici dell’Arte” per la causa intentata dall’Amministrazione Niccoli, persa in prima istanza e, per scelta di questa Amministrazione, senza ricorso in appello. Sarà una scelta corretta? O piuttosto opportunistica….?
L’ultima, invece….vergognarsi è poco! Con il puerile tentativo di nasconderla. Dal sito del Comune alla voce “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”, scegliendo e cliccando di seguito su: “ALTRI CONTENUTI” – poi: “Prevenzione della corruzione” – poi: “Provvedimenti adottati dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ed atti di adeguamento a tali provvedimenti” — poi: “Oggetto: Del. No. 363 del 5/5/2..” — poi: “Allegati” — poi: “PDF” — in ultimo: “Apri” ( e leggi………..), con non poca fatica nel navigare in questo labirinto (poi parliamo di trasparenza…), si arriva finalmente a leggere una nota che l’ANAC ha scritto al Comune di Noli.
Come cittadino, senza entrare nel merito di tutte le osservazioni/precisazioni/considerazioni trattate nel testo, mi permetto di esprimere due telegrafiche valutazioni.
AAA — Viene da chiedersi se il RUP (responsabile unico procedimento nominato dall’Amministrazione Repetto), ovvero il Geom. Massimiliano Cinoglossa, nel 2007, prima della firma del contratto, non abbia fatto ricerche sulla serietà/solidità della Ditta Angelo Cega di Milano, secondo socio di maggioranza della Soc. “Progetto Noli”, poi dichiarato fallito dal Tribunale di Milano, e che poco tempo dopo, nel 2008 compariva presso lo stesso Tribunale in processi di ndrangheta?
In compenso, con sentenza del Tribunale di Savona che vede la “Progetto Noli” soccombente nei confronti del Comune di Noli (con cospiquo risarcimento), al RUP, ovvero al Geom. Cinoglossa, viene riconosciuto un indenizzo di 10.000€ da essere risarcito dalla stessa società . Buon per lui, anche se non l’ha ancora incassato….chissà perché?
BBB — Nell’agosto 2014, con l’Amministrazione Niccoli appena insediata, arriva la buona notizia: il Tribunale di Savona ha respinto tutte le istanze della “Progetto Noli” e ridato la piena disponibilità del terreno al Comune.
Niccoli, invece di attivare una nuova procedura per continuare e portare a termine l’operazione/progetto che si era nel frattempo interrotta in attesa della sentenza, “congela” il tutto ed attiva una procedura, illegale, per cercare di reintegrare la “Progetto Noli” con una proposta di transazione, andata poi a vuoto nel 2018.
Poco prima di lasciare la carica nel 2019, sempre Niccoli inizia una nuova trattativa con una seconda cordata di imprenditori; sempre si tratta di nuovi soci per la “Progetto Noli”, ma sempre illegale.
Trattativa che prosegue e che arriva quasi a perfezionarsi con la nuova amministrazione Fossati, con la proposta di una nuova transazione “capestro”, peggiorativa, antieconomica per gli interessi della nostra comunità.
Operazione ora bloccata dal Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione motivata con le tre parole chiave riportate nel dispositivo.
Quali saranno le conseguenze da parte della Procura della Corte dei Conti che ne è informata? Compreso danni erariali.
Ciò detto, la comunità di Noli, ovvero “LA COMUNE” (termine che piace al nostro attuale Sindaco), deve sapere che, a causa di queste scelte di Niccoli, proseguite e peggiorate da Fossati con tentativi maldestri per giustificare l’operazione, tutto avvallato con il parere di consulenze onerose dei legali di fiducia, a seconda dei casi opportunamente contradditorie, ha perso sette anni di mancati introiti, seppure futuri, per un valore di oltre 1.700.000€ .
Conto molto semplice, indiscutibile, quello che certifica un introito minimo di 250.000€ anno per i posteggi a pagamento a rotazione previsti, moltiplicato per sette anni. Cinque con Niccoli e, per ora, due con Fossati.
Per rispetto alla tanto sempre invocata TRASPARENZA, quanto sarebbe utile al cittadino che vuole essere informato correttamente, portarlo a conoscere in un’assemblea pubblica appositamente convocata, tutta la verità su questo caso, giustificare la “marcia indietro”, “il soccombere” da parte del Sindaco Fossati con la sua Giunta , con la sua maggioranza, compreso il gruppo di minoranza di “Uniti per Noli” con l’ex Vice Sindaco Fiorito che questa trattativa illegale hanno avvallato con il tentativo di portarla a conclusione.
Come minimo leggere qualcosa sull’argomento sugli organi di informazione e propaganda usati dalla maggioranza per riferire notizie che interessano “LA COMUNE”.
Quale cittadino nolese interessato, aspetto…. E chi legge, cosa ne pensa?
Carlo Gambetta
———————-
DA SAVONANEWS DEL 10 LUGLIO 2021-
Noli, l’Anti Corruzione “sblocca” il cantiere del parcheggio di via IV Novembre: ok a un nuovo progetto. Al Comune tornerà almeno la fideiussione della Progetto Noli. Il parere dopo la richiesta della consigliere Gambetta: “Ora un’opera che risolva definitivamente il problema parcheggi”.
Speriamo che questa somma di denaro pubblico venga impegnata per un progetto volto a risolvere definitivamente il problema dei parcheggi di via IV Novembre, oggi un buco polveroso, in stato di degrado e abbandono.«L’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) ha accolto tutte le osservazioni del nostro gruppo consiliare sulle presunte illegittimità del project financing per la realizzazione del parcheggio pluripiano di via IV Novembre. Il Comune ha sbagliato e adesso afferma che non ha sufficienti fondi per poter “chiudere “il buco”».
Ad affermarlo è Marina Gambetta, rappresentante nell’assemblea cittadina di “In Repubblica 2.0” a Noli, che da diverso tempo tiene alta l’attenzione sull’opera incompiuta nell’ingresso di ponente del piccolo borgo medievale con anche diverse interpellanze dove venivano espressi diversi dubbi relativi ad alcune presunte e possibili irregolarità procedurali tra il Comune e la società Progetto Noli.
E che nei mesi scorsi aveva inviato all’autorità nazionale una relazione con la richiesta di verificare la correttezza dell’operato dell’Amministrazione.
«Dopo 7 anni di trattative per la ripresa dei lavori dei box di via IV Novembre – ricorda la consigliere – sono bastati solo 3 mesi all’ANAC per aprire e chiudere l’istruttoria e per inviare le proprie disposizioni al sindaco»
Stando proprio a questo parere dell’anticorruzione, il Comune dovrebbe perciò incassare il risarcimento danni di oltre 900mila euro e bandire una nuova gara pubblica senza passare per una transazione con la società Progetto Noli (in liquidazione, ndr) con un nuovo progetto per l’area, di cui il Comune, affermano dall’autorità, ha dal 2014 piena disponibilità.
«Il primo risultato ottenuto è quello di vedere entrare nelle casse comunali la fideiussione di 742.300 euro – aggiunge la consigliere Gambetta – Quei soldi rappresentano una parte del risarcimento danni che la società Progetto Noli doveva al Comune per il fallimento dell’operazione dei box. Soldi congelati dall’allora Amministrazione Niccoli e non volutamente incassati da quella Fossati che stava tentando di far ripartire i lavori, sempre con la Progetto Noli».
«Speriamo che questa somma di denaro pubblico venga impegnata per un progetto volto a risolvere definitivamente il problema dei parcheggi di via IV Novembre, oggi un buco polveroso, in stato di degrado e abbandono – aggiunge l’esponente di minoranza – Un progetto che possa anche realisticamente affrontare la questione degli investimenti persi dagli acquirenti dei box che, come abbiamo sempre sostenuto, con i loro acconti hanno contribuito alla realizzazione dello scavo».
«A tale proposito ci permettiamo di ricordare che, ormai più di 2 anni fa, avevamo pubblicamente esposto un’idea progettuale che potrebbe, tra le altre, realizzare un parcheggio di proprietà del Comune di Noli a fronte di possibili finanziamenti pubblici (per esempio Cassa Depositi e Prestiti), chiudere il buco in tempi brevi, creare posti auto a rotazione con entrate economiche regolari nelle casse comunali da spendere per il paese, riqualificare tutta l’area con verde attrezzato, servizi al turismo e al cittadino, e infine affrontare la questione degli acconti versati dagli acquirenti dei box» affermano dal gruppo di minoranza.
«Il messaggio che vorremmo passare ai nolesi – concludono dall’opposizione – è che il sedime e lo scavo sono di proprietà e nella piena disponibilità del Comune e che su quasi 1milione di euro di risarcimento danni, ci dobbiamo “accontentare” di soli 742mila euro ma cercando di sfruttarli al meglio. Per questo chiediamo all’Amministrazione che venga organizzata un’assemblea pubblica per affrontare l’argomento».