A colpi di fioretto. Non si direbbe. Semmai a colpi di focaccia e trenette. Dal 20 al 25 agosto a Rimini la Liguria si promuove (e paga 90 mila €) al Meeting di Comunione e Liberazione. Il giornalista in aspettativa de Il Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa, consigliere regionale, denuncia la spreco di denaro pubblico pro Toti e C. Il capogruppo Angelo Vaccarezza risponde con derisione e sarcasmo: “Da che pulpito e ormai colleziona solo brutte figure”.
Dalla pagina Facebook di Ferruccio Sansa –
La Regione Liguria spenderà 90mila euro per essere presente al Meeting di Rimini a fine agosto. Parliamo della grande kermesse nata con Comunione e Liberazione che, dai tempi di Roberto Formigoni, è diventata anche una passerella di potenti (politici, imprenditori, ecc). Chi conta c’è, soprattutto nel centrodestra che strizza l’occhio al mondo cattolico.COMMENTI – Daniela de Battista: “Ormai niente ci stupisce a proposito di questo personaggio. Io personalmente non sono mai riuscita a comprendere l’esistenza di Comunione e Liberazione, movimento che maschera cattolicesimo con politica e per giunta di destra.La vecchia Dc, bell’esempio di valori cattolici.” Lello Cefalà: “Anzichè pensare alla focaccia per farsi pubblicità elettorale ……sarebbe utile vaccinare a domicilio i nostri anziani che non deambulano…..p.s. sono 2 mesi che il medico di mia sorella(91 anni) che ha fatto richiesta per il vaccino ma non si sente/visto nessuno ….menomale che erano i primi da vaccinare per la loro vulnerabilità……….bravo Joghi.”
Comunicato stampa –
SANSA CRITICA LA PARTECIPAZIONE DELLA LIGURIA AL MEETING DI RIMINI
VACCAREZZA (CAMBIAMO!): “MISTIFICAZIONE DELLA REALTÀ CHE OFFENDE I NOSTRI OPERATORI”

“Aveva gettato fango sulla gestione della pandemia da parte del sistema sanitario di Regione Liguria e si è ritrovato a dover rispondere di aver violato la quarantena da positivo. Aveva criticato la campagna vaccinale, venendo smentito nel giro di pochi giorni dai numeri che da settimane proiettano la Liguria fra le regioni italiane più virtuose. Non pago di collezionare brutte figure, oggi Ferruccio Sansa torna alla carica e contesta la scelta di partecipare al Meeting di Rimini, una delle tante iniziative messe in campo per rilanciare il turismo dopo la pandemia”: Angelo Vaccarezza, capogruppo di Cambiamo! in consiglio regionale, replica alle esternazioni odierne del consigliere di minoranza.
“Con tesi e argomenti indegni di un Paese democratico, il candidato presidente meno votato della storia della Liguria dice che lo stand ‘servirà per vendere trenette e focaccia’ – prosegue Vaccarezza – Sapevamo che a Sansa i ragionamenti complessi provocano l’emicrania, ma arrivare a una tale semplificazione è davvero inaccettabile. Quello stand, unitamente a tutte le altre iniziative del programma ‘Restart Liguria’ serve per dare alla nostra regione una vetrina davanti alla quale, nei giorni
dell’iniziativa, passeranno migliaia e migliaia di persone, oltre a essere un sostegno e uno slancio per i nostri panificatori. Qualche dato riferito alle ultime edizioni prima delle restrizioni: 800mila presenze agli eventi, un pubblico proveniente da oltre 70 Paesi, 600 giornalisti accreditati. Per quanto riguarda la Liguria, sono stati venduti in una sola edizione 19mila pezzi di focaccia e stappate più di 10mila lattine di limonata. Non è un caso che tantissime altre regioni italiane, di qualsiasi colore, abbiano fatto altrettanto. Dire che servirà solo a vendere trenette e focaccia è una voluta mistificazione della realtà, l’ennesima, da parte dell’esponente di una classe politica che aveva condannato Genova e la Liguria al grigiore più totale. Una mistificazione che offende e sminuisce i nostri operatori: perché mai vendere focaccia e trenette dovrebbe essere squalificante per la Liguria?”.
“Stupisce e preoccupa infine la domanda di Sansa, che si chiede se il presidente Toti sarà ospite del Meeting di Rimini. Dovrebbe forse chiedergli il permesso? Si arroga lui il diritto di decidere dove è giusto andare e dove no? Da che pulpito, peraltro? Solo poche settimane fa i vertici del Meeting sono stati ricevuto in Quirinale da Sergio Mattarella, forse Sansa ha qualcosa da dire anche in questo caso?”, chiude il capogruppo degli arancioni.
DALLA PAGINA FACEBOOK DI FERRUCCIO SANSA
Il ritorno di Giuseppe Profiti. Era il braccio destro del cardinale Tarcisio Bertone. Era una delle figure chiave del potere nella Genova di inizio millennio. Un mondo in cui politica, economia, banche (ricordate la Carige di Giovanni Berneschi?) e informazione proponevano sempre gli stessi nomi. Sempre le stesse dinamiche. Destra e sinistra parevano un’unica cosa.

