Il 23 maggio, domenica, Il Secolo XIX web pubblica: “Una bambina di 11 anni si è tolta la vita in un comune ligure della riviera di Ponente. Il corpo sarebbe stato trovato in casa dalla madre che è separata dal marito. La donna ha chiamato i soccorsi ma purtroppo non c’è stato più nulla da fare. La bambina avrebbe lasciato un biglietto di cui non si conosce il contenuto”. Era il 15 marzo 2021 e si leggeva sui media: “Ivrea, bimba di 12 anni morta impiccata in camera da letto…..”.Leggi anche: assegnate le spiagge comunali a Salvatore Garziano di Asd Sea Beach&Sport di Loano per 330 mila €
Via facebook c’è chi si è sentito in dovere di scrivere e far sapere: “Oggi, a Loano, una bambina di 11 si è tolta la vita impiccandosi. Pur in una comunità piccola come la nostra nessuno si è accorto che questa bimba stava soffrendo. Non la conoscevo, non conosco la sua famiglia. Mi sento inutile…”.
Trucioli.it che ha sempre scelto l’informazione senza bavaglio, non perchè siamo più bravi, né i primi della classe, non ha avuto la forza redazionale di approfondire giornalisticamente un dramma che a Loano e che a memoria di anziano cronista del ponente ligure, non ha precedenti. E’ semplicemente sconvolgente in una società civile e che si dice perbenista.
Non ci interessa sapere della mamma, del papà, dei nonni, ma quale livello abbia raggiunto il ‘disagio minorile’ nella nostra comunità, le cause prime, il risibile silenzio di chi rappresenta la nostra comunità. E quali sono le nostre responsabilità. Il cancro dell’ indifferenza, esiste o è pura fantasia ? E solo un vecchio cronista, emarginato dai corrotti, che non riesce a tacere. Dove si annida la noncuranza della nostra società civile ?
Trucioli.it ha avuto conferma che la ragazzina aveva frequentato la piscina comunale, come altre coetanee, dove ha imparato a nuotare e socializzare. “Nessun problema, nessun aspetto caratteriale che lasciasse trapelare di trovarsi di fronte ad un caso di disagio, ad un campanello d’allarme”. Era stata tra le piccole alunne della scuola materna Simone Stella. La mamma è cittadina brasiliana, il papà un savonese. Figlia unica. Strappata ai suoi cari e alle sue amichette da una destino davvero crudele che non doveva accanirsi, prendere di mira un angioletto, un’anima candida. Lei piccola incolpevole di un mondo, di una civiltà sempre più barbara verso gli indifesi e gli incolpevoli. La sua mente ed il suo cuoricino non hanno retto; corrosa da un tarlo che evidentemente la corrodeva e che neppure le assistenti sociali hanno scoperto in tempo. La piccola che ha visto nella morte l’unico sbocco alle sofferenze che forse teneva in gran parte per se. Come non sappiamo se abbia mai confidato a qualcuno di sentirsi inutile.
Viene in mente un piccolo paese di montagna delle nostre vallate. Il suicidio choc di un trentenne di cui nessuno dubitava. E il parroco dal pulpito: “Al di là delle preghiere, della commozione, delle rituali parole di circostanze, dei messaggi e commenti che si leggono sui social, chiediamoci se non ci sentiamo un po’ tutti corresponsabili della cupa solitudine in cui era finito il nostro giovane e laborioso parrocchiano; non mi riferisco solo ai parenti, ma a tutti noi….siamo sicuri di non aver praticato quell’indifferenza, quel distacco, quel farsi i fatti propri da non scorgere l’altrui debolezza…una richiesta di aiuto mai palesata”.
Anche a Loano esiste o no un problema di corruzione e di informazione che da tempo va a braccetto con un potere locale maleodorante nonostante sia riverito da certa destra e da certa sinistra dei colletti. Il colore poco importa. Con i complici in ambienti massonici. E per cortesia non parliamo di gogna. L.C.
Il dr. Brunello Brunetto, neo consigliere regionale della Lega, loanese, primario in aspettativa alla Rianimazione del San Paolo, a sua volta marito, padre e nonno, commenta su Facebook: …….“Vero Chicco! non più tardi di venerdì mattina ho incontrato, a Sanremo, il Medico responsabile della Neuropsichiatria Infantile della provincia di Imperia, il quale, con le lacrime agli occhi, mi ha fatto un quadro pesante della situazione; sulla strada del ritorno ho sentito i Medici della nostra provincia… la situazione è ovunque molto complessa… ci lavorerò, per quanto di mia competenza, da oggi stesso”.
LA NOTIZIA DATA DA IVG.IT (non viene indicata la località della tragedia)
Ponente. Dramma in una località del ponente savonese dove nella mattinata di oggi è stata trovata impiccata una bambina di soli 11 anni. Secondo quanto appreso si è trattato di un gesto volontario: il corpo è stato ritrovato nella sua camera dalla madre. Nonostante il tempestivo arrivo di 118 e personale sanitario per lei non c’era ormai più nulla da fare. Il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso della bambina. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno svolto le indagini e gli accertamenti del caso. I militari, dopo i primi riscontri, hanno appurato il suicidio della 11enne, non è stata rilevata l’azione di altre persone. Il ritrovamento del corpo della bambina ha lasciato profondo sgomento e incredulità negli stessi soccorritori e carabinieri che sono intervenuti nell’abitazione dalla quale è partito l’allarme. La salma, dopo il via libera del pm di turno, è stata quindi portata via dalla cameretta e dalla casa dove viveva l’11enne.
COMMENTI FACEBOOK-
Antonella Gervasi ha postato per prima la notizia di Ivg.it – Io l’ho vista venerdi…ti assicuro che sembrava serena. La ricorderò come un angelo…una bimba stupenda…
Gabriella Cerato – Povero angelo chissà quanta sofferenza e solitudine, nessuno ha capito. Questa pandemia ha distrutto i ragazzi e gli ha tolto i momenti di vita più belli. Stare insieme, ridere, abbracciarsi sentire che non si è soli. Grande tristezza non ci sono parole per una morte così grande, un piccolo essere fragile che forse aveva solo bisogno di amore.
Andrea Bronda – Viviamo sempre più in una società dove l’indifferenza e il menefreghismo regnano sovrani…..non ci sono parole….Una preghiera per Lei e per la sua famiglia.
Sergio Orsero – Non riesco ad immaginare il dolore e le sensazioni che si possono provare, i pensieri che potrebbero passare nella testa dei genitori. Bisogna stargli molto vicini. Allucinante.
ll Dirigente del Servizio Turismo MARTA GARGIULO