Rolando Fazzari, indomabile imprenditore di Boissano, è tornato alla carica con un post sulla sua pagina Facebook. Nel mirino la sindaca di Balestrino: “A farmi fallire e a rovinarmi… Ha speso quasi 500.000 € per nulla, basta non farmi passare dalla strada storica !! P.s. soldi dei cittadini, vedremo la Corte dei Conti cosa farà’ ……”. Leggi anche le proposte della prima lista civica ‘Balestrino rinasce’. Leggi da Toirano: in pensione, dopo 41 anni di esemplare servizio, la dipendente comunale Marilena Pisano.
E da Savona, al recente post di Fazzari, segue un commento di Francesco Zanardi, personaggio assai noto per le sue battaglie contro presunti abusi sessuali di minori da parte di parroci delle diocesi e tra i primi seguaci della ‘Casa della Legalità di Genova’: “…….Già l’azienda l’ha dovuta chiudere. Rolando e Mary sono 2 persone buone e di profondi principi e questo, dopo tutto il resto non ve lo meritavate amici miei. Vi voglio bene”.
Ancora Fazzari va giù duro:”….Vergogna……mi avete detto ” Fazzari faccia i suoi passi ” ….! Spero ancora che ci sia un pezzo di giustizia terrena…”.
IL POST SULLA PAGINA FACEBOOK DI ‘BALESTRINO RINASCE’
A Balestrino ci stiamo avvicinando alla campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, ma non è questo il momento per aizzare gli animi. E non può essere la strada auspicabile di chiunque scenda in pista per amministrare il paese. Tra l’altro, proprio trucioli.it ha anticipato due settimane fa la discesa in campo della prima lista e certamente non l’unica. Con il logo ‘Balestrino rinasce. Massimiliano Zunino sindaco, lista civica“. Pare scontato che la tematica su cui confrontarsi con i cittadini non può essere rinvangare il passato, tenendo anche presente che comunque era stata chiamata in causa l’autorità giudiziaria. E non risulta ci siano state conseguenze penali per il sindaco in carica. Si parla ora di Corte dei Conti e comunque la stessa Grabriella Ismarro potrà sempre chiarire se lo ritiene utile.
Ci ripetiamo, l’auspicio è per una campagna elettorale serena e corretta, si ‘voli alto’, ovvero ci si confronti su prospettive concrete, di crescita e sviluppo sociale. Non si sconfini, se non a discapito della comunità, oltre la dialettica politica ed amministrativa.
DALLA PAGINA DI BALESTRINO RINASCE QUESTA SETTIMANA SI LEGGE:
PUNTIAMO SUL BORGO MEDIOEVALE E IL SANTUARIO DI MONTE SANTA CROCE
MA NON solo suggeriscono i commenti social. Gianluca Colmaro: “Spero che sia l’occasione per chiunque sia al comando di prendere posizione riguardo alla strada da Toirano ha Balestrino, per agevolare gli abitanti e un futuro ripopolamento di giovani, la strada da disagi tra manto stradale pessimo, muri franati con pietre centro strada, da trovare finalmente una soluzione, senza una strada adeguata un paese non potrà crescere, mio pensiero senza polemica, buon lavoro”. E Laura Creo: Hai ragione Gianluca! Se si vuole una crescita demografica, sicuramente il paese ha bisogno di essere adeguatamente collegato sia ai paesi costieri sia a quelli dell’entroterra. Ma non è da sottovalutare nemmeno il fatto che sarà necessario anche un adeguato collegamento tra le frazioni, cosa che al momento non sempre è!
IL SECOLO XIX DEL 17 GIUGNO 2017
Balestrino (Savona) – «Dopo aver letto i vostri articoli sull’incontro tra il presidente Toti e Rolando Fazzari, ho subito scritto alla Regione e mi sono resa disponibile per un tavolo in cui affrontare i problemi del signor Fazzari». Massima apertura «e nessun timore» da parte della sindaca di Balestrino, Gabriella Ismarro, finita in una storia certamente più grande del suo piccolo Comune (595 abitanti) su cui si allunga l’ombra della ’ndrangheta.
La storia è quella della strada Lavagin, che dal paese porta alla Ligur Block, la ditta di Rolando Fazzari (l’uomo che si è ribellato al sistema mafioso della propria famiglia) e alla cava della famiglia ndranghetista Fazzari-Gullace, ora sotto sequestro. Franata per l’alluvione dello scorso anno, la strada è impraticabile. Il Comune ha ricevuto gli stanziamenti per il ripristino, ma la strada è in parte “vicinale” (cioè privata, ma transitabile senza limitazioni), per cui la spesa per il tratto finale sarebbe a carico dei privati. Ovviamente i proprietari della cava sotto sequestro non hanno nessun interesse a pagare per un’attività ferma, mentre invece il parente “ribelle” ha dovuto fermare la produzione e ancora questa notte ha subito nuovi danni da parte di ignoti alla propria azienda, isolata dal mondo.
Di qui accuse più o meno velate alla sindaca di aver in qualche modo fatto il gioco dei Fazzari “cattivi” (la sorella e il cognato di Rolando sono finiti in carcere per l’inchiesta Alchemia della procura antimafia calabrese) e di non aver speso una parola per il Fazzari “buono”.
Accuse che Ismarro respinge con decisione: «Ancora prima dell’incontro con Toti, ero stata a Genova almeno 20 volte per perorare la causa del signor Fazzari. E ho incontrato diverse volte anche lui. Chi ha detto che mi sono nascosta ha sbagliato: io sono trasparente e sempre rintracciabile, il mio numero di telefono è on line, vorrei vedere quanti altri sindaci sono altrettanto disponibili».E allora perché la situazione della Ligur Block è ancora in fase di stallo, avete paura della criminalità? «La criminalità organizzata esiste dappertutto, ma se io ne avessi timore non avrei fatto il sindaco. Il problema è che la situazione è complessa e comunque il decreto con gli stanziamenti per i danni dell’alluvione è solo del 5 maggio, mentre io sono mesi che sto cercando una soluzione. Ora mi fa piacere che il presidente Toti sia intervenuto, io a dire il vero lo avevo sollecitato già da parecchio tempo».
Secondo Gabriella Ismarro non è così pacifico che il Comune possa riparare la strada che porta alla Ligur Block. «Noi possiamo agire sulla parte pubblica, quella fino all’acquedotto, e mettere in sicurezza l’acquedotto. Sul resto ho dubbi, ma mi auguro che vi sia una soluzione tecnico-giuridica che garantisca tutti. Se il presidente Toti ha delle proposte, ne sono ben contenta, però me le deve dire lui le soluzioni tecnicamente legittime. Purtroppo un intervento del genere non può essere un’idea politica, ma deve aver un supporto giuridico, altrimenti poi si muove la Corte dei conti».
Nessuna pressione di ambienti vicini alla malavita, dunque: «Se pressioni mi sono arrivate, quelle sono le vostre e di chi ha scritto in questi giorni, a favore del signor Fazzari (sono state raccolte anche 17 mila firme e ieri è passata una mozione anche in consiglio comunale a Savona, ndr). Il peso che ho sulle spalle è per tutto quello che state muovendo. Mi dispiace che Balestrino ne venga fuori così, se vado su google e cerco “Balestrino” viene fuori questa storia ma non trovo il campo estivo e tutto quanto di buono stiamo facendo. Per i miei cittadini metto la mano sul fuoco, io qui ci sono nata e cresciuta, sono tutte persone perbene, mai avuto percezione di qualcosa. Con questo non nego che certe questioni esistano. L’amministrazione comunale non è contro Fazzari e non ha timori nei confronti della famiglia. Sono andata anche dal prefetto per dire che c’è questa situazione del signor Fazzari». E lui? «Mi doveva richiamare…e non ha più richiamato, lo sto aspettando ancora».
Toirano, 41 anni di servizio esemplare per la comunità
in pensione con i ringraziamenti degli sindaco Marilena Pisano
SCRIVE il sindaco Giuseppe De Fezza (pagina Facebook)- Dopo 41 anni di onorato servizio va in pensione Marilena Pisano, dipendente esemplare che nella sua carriera ha messo a disposizione del Comune di Toirano professionalità, passione, devozione ed amore per il suo lavoro e per il suo paese.