Riceviamo dall’Assembleea Antuifascista e Antirazzista di Villapiana: Anche quest’anno, causa Covid, purtroppo non possiamo festeggiare il 25 Aprile con la consueta fiaccolata e con tutti i momenti di socialità che l’anniversario della Liberazione porta nel nostro quartiere e nella città intera.
Ma non rinunciamo a ricordare e a omaggiare la Resistenza, e invitiamo anche tutti gli abitanti di Villapiana a portare un fiore o un pensiero presso le lapidi dedicate ai caduti partigiani.
Giardini Via Verdi (angolo Via Zara 3)→lapide dedicata ai lavoratori delle Officine Magrini caduti per la Liberazione
Via Firenze 45 (nel prato sopra i box)→lapide dedicata ai partigiani “Pugno”, “Castagna” e Cozza.
Via Corridoni (subito dopo l’incrocio con Via Gozo)→lapide dedicata a Furio Sguerso “Sergio”.
[Nel quartiere sono presenti altre due lapidi – una all’interno del cortile della scuola e una nella SMS XXIV Aprile – che però purtroppo non sono accessibili nei giorni di chiusura]
W IL 25 APRILE!
PER UN QUARTIERE INCLUSIVO E SOLIDALE!
PER UN QUARTIERE SENZA SEDI FASCISTE!
Assemblea Antifascista e Antirazzista di Villapiana
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IL POST DELL’AVVOCATO ANTONIO CHIRO’, GIA’ VICE PRETORE
25 APRILE: ANCHE CHI SCELSE L’ONORE DELL’ITALIA
25 aprile 1945. Rispetto per tutti coloro che, da una parte e dall’altra, caddero per quello in cui credevano.
Rispetto ed onore per tutte le vittime dell’odio, della vendetta assassinate dopo il 25 aprile del 45. Quanti furono? Il calcolo esatto non è stato mai fatto. Erano donne, uomini, ragazzi assassinati non perché avevano fatto qualcosa ma solo perché erano qualcosa. Domani le fanfare squilleranno solo per gli altri. Per quelli come me domani è il giorno del ricordo di tutti. Anche di chi scelse l’onore d’Italia.
Per tutti: Giovanni Gentile, Leandro Arpinati, Alessandro Pavolini , Nicola Bombacci, Ettore Muti, Giuseppina Ghersi, Luisa Ferida, Norma Cossetto. Onore a voi.
Stefano Bosio (medico, ex candidato sindaco): Onore e complimenti x la Tua saggezza.
Silvia Biagini: Bravissimo, rispetto per tutte le vittime , il ricordo e la preghiera non conoscono odio o almeno così dovrebbe essere.
Lorenzo Cogrossi: Caro Antonio, come sempre la tua saggezza ti fa onore. Durante queste occasioni mi tornano in mente i racconti di mio Papà che quella guerra fratricida combatte’ con i paracadutisti RSI e di mia madre che a Ivrea assistette a brutalità commesse da ambo le parti. In Italia abbiamo purtroppo una lunga e sanguinosa tradizione di guerre civili, ma sembra che faccia ancora difetto agli italiani la volontà comprendere storicamente quegli anni tragici (povero De Felice!) e trarne i debiti insegnamenti.