Gli autori sono il prof.Mario Igor Rossello chirurgo e ortopedico della mano che opera a Milano, Genova e Savona e il prof. Gianfranco Barcella, docente in pensione e scrittore. Titolo del libro fresco di stampa: ‘Il sapere della mano, dalla medicina all’arte. Vita, idee ed eredità di Renzo Mantero maestro della chirurgia’. Erga edizioni Genova.
Questa è la prima biografia di un grande maestro della Chirurgia della Mano, Renzo Mantero, nato a Portovenere nel 1930 ma savonese di adozione. Nella città della Torretta era chiamato abitualmente <ù prufessù> ed era considerato un <profeta della mano> e la sua fama, già in vita, ha valicato i confini nazionali. E’ stato non solo un innovatore delle tecniche chirurgiche ma uno studioso <rinascimentale> di un organo prezioso come quello della mano che può definirsi, senza tema di smentita, un <ponte verso la vita>.
Gli scritti di Renzo Mantero non riguardano solo le sue ricerche scientifiche e le tecniche chirurgiche innovative da lui inventate e sviluppate ma anche la funzione dell’arte nel processo di civilizzazione dell’umanità, un percorso ben tracciato nella pittura, nella scultura e nella musica. Nell’ambito della Società Chirurgia Internazionale, Mantero è ricordato per le numerose tecniche operatorie da lui inventate e perfezionate. Portano il suo nome diciotto strumenti chirurgici e oltre duecento pubblicazioni scientifiche. Nel 2010 è stato riconosciuto tra i grandi pionieri della sua disciplina dalla “International Society for Surgery of the Hand”.
Gianfranco Barcella e Mario Igor Rossello, attraverso un’ampia raccolta di documenti, di cui molti, inediti, ma soprattutto di interviste, conversazioni e testimonianze dirette, ripercorrono il pensiero e le opere di una figura esempkare del nostro tempo, un Maestro che fu capace di curare le patologie delle mani tra i primi nell’Italia degli anni Sessanta, contribuendo alla nascita, ex novo, di una nuova disciplina chirurgiaca e nel contempo di raccontare la mano di Paganini e l’importanza della stessa nell’opera di Neruda, di Tiepolo e di Chopin.
Anche nei testi evangelici ha colto la rilevante presenza delle mani. Mantero curò con la stessa passione per la sua opera e con una instancabile dedizione, personaggi come Dorina Vaccaroni, musicisti come Leonid Kogan ed operai infortunati, bambini malformati che, grazie a lui, hanno recuperato l’uso di un’arto che è strumento di vita e linfa per l’intelligenza. Ha incarnato insomma quella speranza di bene che ci aiuta a proseguire il cammino dell’esistenza.
E ‘CARA SAVONA’, 1992 (IL LIBRO REGALO DEL SECOLO XIX
CON CARLO ROGNONI DIRETTORE) GLI DEDICO’ 4 PAGINE