Sono 44 anni che abito a Valleggia. In tutti questi anni non ho visto grandi iniziative riguardanti la vivibilità urbana e gli spostamenti urbani per persone e biciclette: parlo di piste ciclopedonali intese come marciapiedi comodi che possono essere usati in promiscuità tra pedoni e biciclette.
di Paolo Forzano
Non esistono connessioni ad esempio tra il centro di Quiliano, Pilalunga, l’area pubblica Parco di Carpignano, il campo di allenamento per mountain bikes: sono 2300 metri in cui esiste solo un tratto con un marciapiedi in corrispondenza del deposito costiero, per il resto tutto raffazzonato se non mancante, per cui bisogna arrangiarsi camminando sulla strada.
Non esiste un marciapiedi decoroso tra il centro di Valleggia e l’area pubblica Parco di Carpignano. Quando c’è, c’è un marciapiedi strettissimo e scombinato, teatro di frequenti inciampi e cadute. 500 metri.
Dicevo che sono 44 anni che abito a Valleggia. Quando sono venuto ad abitare a Valleggia via Grandi, tra l’incrocio con via San Pietro, ed il Bar ex Baraonda, aveva già dei marciapiedi un po’ sconnessi, nel senso che c’erano stati dei cedimenti nel terreno, per cui lo strettissimo marciapiedi era spezzato e le piastrelle costituivano inciampo. 340 metri in tutto!
Ora dopo 44 anni la situazione è peggiorata. Passeggiare in due non si può perchè è troppo stretto, e poi bisogna anche stare attenti a tutte le piastrelle sconnesse. Stesso discorso per mamme con passeggini, o ancor peggio per disabili! Pensare che spazio per allargare questi marciapiedi ce n’è in abbondanza, sia verso l’esterno, sia verso il centro strada. La strada è larghissima!
Dopo innumerevoli insistenze col precedente Sindaco Ferrando sono riuscito a fargli realizzare un tratto di marciapiedi decoroso in via Diaz tra l’ex bar Baraonda ed il centro Valleggia! 350 metri! Ma tra l’ex bar Baraonda e lo stadio è una giungla pedonale! Sono solo 350 metri di “abbandonata orrida periferia“! Davanti all’ex bar Baraonda bisogna passare in mezzo strada fino al distributore di benzina ed anche scavalcando cordoli tanto inutili quanto pericolosi.
Ci sono anziani che vanno a fare la spesa a Vado Ligure e tornano a Valleggia spingendo la bicicletta in strada e con la spesa appesa al manubrio! E questo è un tratto importantissimo di collegamento con Vado Ligure! Dallo stadio Chittolina a Vado Ligure ci sono 500 metri di marciapiedi rifatto recentemente “per bene” dal Comune di Vado Ligure.
Tra la rotatoria di fronte all’ex bar Baraonda e la rotatoria davanti a Tirreno Power i marciapiedi sono tutti fatiscenti. Questi tratti citati sono assolutamente essenziali! Ma potremmo aggiungere anche il tratto tra la rotatoria di Tirreno Power e la rotatoria “Conad / superstrada”. Questo tratto è molto popolare ma bisogna passeggiare tra binari abbandonati, erbacce, e cacche di cane! Terzo mondo! 400 metri. Se facciamo le somme sono: 2300 + 500 + 340 + 350 + 400 = 3890 metri! Poca roba!
Vado Ligure ha rifatto recentemente 930 metri di passeggiata fronte mare, l’ha estesa fino al fiume Quiliano, altri 500 metri.
Savona ha realizzato l’allargamento del ponte sul Quiliano e la passeggiate fronte Zinola per 700 metri. Savona sta realizzando una passeggiata ciclopedonale tra Zinola e Fornaci, 2400 metri.
Totale: 930 + 500 + 700 = 2130 realizzata, 2400 in costruzione, per un totale di 4530 metri.
A Portovado la passeggiata nuova, 250 metri, è stata realizzata dall’Ente Porto, ma c’è! Davanti a Maersk 120 metri di nuova passeggiata ci sono.
Sono 15 anni che cerco di far fare “qualcosa” al Comune di Quiliano.
Qualcosa è stato fatto! Quel tratto di marciapiedi in via Diaz tra l’ex bar Baraonda ed il centro Valleggia! 350 metri! Meglio poco che niente! Ma è troppo poco! Domandiamoci: in che stato è il centro di Valleggia? Come 50 anni fa! Peggio! Più rovinato!
C’è bisogno di fare e di fare di corsa! Che cosa aspettiamo?
Il Sindaco Isetta dice che ha già un progetto! Lo conosco bene: è molto sintetico, l’ho ispirato io! E’ un documento minimale, insufficiente se non a mettere nero su bianco le principali cose da fare. Ci vuole subito un progetto dettagliato per andare a chiedere i soldi. I soldi ci sono! MA! C’è un ma! bisogna fare un progetto ed andarli a chiedere. Nessuno ci porta soldi a casa: “ti servono dei soldi”? Mai visto! Bisogna alzarsi le maniche e chiedere!
Da pochi giorni Quiliano si può fregiare del titolo “città”! Per quale titolo? Con il dpr 24 marzo 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso al comune di Quiliano il “titolo di città”.
“Quiliano diventa uno dei pochi paesi dell’entroterra savonese ad avere questo titolo ed entra nel novero delle città della Provincia. Così rivestirà un ruolo sempre più importante nel territorio e potrà essere un volano per un ulteriore rilancio”. A comunicarlo è stato il sindaco di Quiliano Nicola Isetta dopo aver ricevuto formale comunicazione riportano i media locali.
Questo titolo mi affascina poco! Così come il doc alle albicocche di Valleggia, un doc assegnato alla memoria!