Abbiamo letto sulla pagina di ‘Pieve, Bene Comune’ (503 membri) l’annotazione dell’ex sindaco Renzo Brunengo, ora capogruppo di opposizione: “Pieve di Teco ha ottenuto dallo Stato (questa volta non c’entra la Regione) un finanziamento di 995 mila € per un ‘tratto di tombinatura’. Ma è utile sapere che…..
Pieve di Teco ha chiesto il finanziamento per sistemare il Fossato dei Grassi, ossia il tratto di tombinatura che passa sotto piazza Cavour, all’entrata di Pieve. Una bella cifra se pensiamo che per sistemare questo tratto di tombino sono già stati spesi 125.000 Euro nel 2017 e 284.000 nel 2020, con i finanziamenti per i danni alluvionali. Vista la cifra effettivamente non siamo a conoscenza di ciò che concretamente si vuole fare. Solo una piccola cifra è destinata alla sistemazione del Rio Burzio ad Acquetico e questo ci dispiace molto perché la frazione Acquetico versa in grave dissesto ed ha tutte le caratteristiche per attingere a finanziamenti ad hoc. Constatiamo che gli ultimi lavori di una certa consistenza realizzati in tale frazione risalgono ad oltre 13 anni fa”.
In Valle Arroscia hanno ottenuto di recente finanziamenti statali, oltre a quelli regionali: Rezzo 460.000, Mendatica 600.000, Ranzo 60.000, Aquila d’Arroscia 980.000, Montegrosso PL 335.000.
C’è da aggiungere che nei finanziamenti complessivi degli ultime anni, la parte del leone, può farla il Comune di Mendatica con la sua Monesi. Al punto da meritare una disamina con i vari importi, lavori ultimati, ditte aggiudicatarie e professionisti e studi professionali incaricati. L’auspicio è che si tratti sempre di denaro pubblico ben speso e che il futuro non sia soltanto appannaggio dell’emergenza danni. Serve, per tutta la valle, e non è la sola (anche se è l’unica che potrebbe beneficiare come in passato del volano Monesi da cui emergono significative novità destinate al prossimo numero del blog), una politica di pianificazione per lo sviluppo, senza promesse al vento o voli pindarici. Senza mediocrità e scarse competenze. Serve un programma con le sue tappe, nero su bianco.
Un futuro che non sia fatto solo di sogni e speranze. Ci sono le potenzialità ma servono idee concrete e pianificazione territoriale, dunque precisi piani di sviluppo. BUON ULTIMO: MENO SOLDI AL MARE, AI COMUNI COSTIERI, PIU’ RISORSE E PRIORITA’ ALLA NOSTRA MONTAGNA. Grazie al disastro Covid e penalizzati da frane e smottamenti, strade interrotte, utile fare un quadro preciso per non farsi inebriare dalla pioggia di annunci, spesso ripetuti nel tempo, sullo stato dei vari finanziamenti. E essere certi che ci sono i soldi e si fanno le opere, visto che l’Italia riesce a spendere solo una parte dei finanziamenti della Comunità Europea. Col primato del Sud, sia amministrato dalla sinistra, sia dalla destra. Che ogni volta si rimpallano le responsabilità. Come accade, del resto, ad ogni giunta regionale ligure. Con i predecessori, se di altro colore politico, colpevoli di incapacità e spreco delle risorse pubbliche.
ANNUNCIO CON COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE LIGURIA –
IMPERIA. L’assessore regionale all’Urbanistica e all’edilizia Marco Scajola ha incontrato oggi i sindaci della Valle Arroscia e della Valle Impero nell’Imperiese, per programmare insieme gli interventi di rigenerazione urbana per il rilancio del territorio. Riqualificazione territoriale ed edilizia, i due temi al centro degli incontri legati in particolare ai plessi scolastici che raccolgono studenti di più Comuni e che necessitano di interventi. L’assessore si è confrontato, nel corso degli incontri, sulle azioni da intraprendere per migliorare la vivibilità delle valli e stimolare lo sviluppo anche turistico del territorio.
“In particolare – spiega l’assessore Marco Scajola – abbiamo parlato del recupero delle piazze e degli immobili pubblici, sia con finalità turistica, sia per ospitare attività di volontariato e di cura e tutela del territorio”. Gli uffici tecnici dei Comuni e della Regione si incontreranno nuovamente nelle prossime settimane per tradurre in atti amministrativi quanto deciso e condividere la progettazione relativa alla riqualificazione in un’ottica di collaborazione intercomunale.
MALTEMPO: REGIONE LIGURIA, PRESIDENTE TOTI FIRMA PIANO DI RIPARTO 2021 DELLE RISORSE DI PROTEZIONE CIVILE PER MAREGGIATA 2018, DISTRIBUITI 100MLN EURO PER OLTRE 70 INTERVENTI SUL TERRITORIO REGIONALE
GENOVA. Il presidente della Regione Liguria e Commissario straordinario per l’emergenza maltempo dell’autunno 2018 ha firmato il Piano di riparto dei fondi di Protezione civile per l’annualità 2021, per complessivi 100 milioni di euro. Le risorse sono destinate a 37 Comuni, per la realizzazione di oltre 70 nuovi interventi di difesa del suolo e alla realizzazione di un piano dedicato per la messa in sicurezza stradale in provincia di Imperia.
“Con questo Piano – spiega il presidente Toti – distribuiamo la terza ed ultima tranche di risorse previste dall’ordinanza di Protezione civile firmata dopo la terribile mareggiata e gli altri eventi alluvionali che colpirono la Liguria nell’ottobre di tre anni fa. La realizzazione di questo complesso programma di interventi, che ha coinvolto in modo capillare tutto il territorio, dimostra l’efficacia e l’efficienza del sistema di protezione civile della Liguria che ha saputo garantire investimenti nei tre anni per più di 300 milioni di euro, oltre ai risarcimenti per privati e attività produttive. A gennaio 2020, a poco più di un anno dalla mareggiata, avevamo già liquidato tutte le somme urgenze e avviato i lavori per il ripristino dei danni. L’anno scorso abbiamo investito ulteriori risorse che sono servite, per la prima volta in Italia, anche ad aumentare il livello di “resilienza” dei territori e dei luoghi danneggiati. Con quest’ultima tranche di risorse – prosegue Toti – proseguiremo il lavoro avviato in questa direzione, con particolare attenzione al completamento degli interventi iniziati nel 2020, alle opere di difesa a mare e alla strategia regionale legata alla riduzione del rischio idrogeologico, fulcro del programma di questo terzo anno di lavori”.
“Abbiamo fatto un lavoro davvero straordinario – aggiunge l’assessore Giampedrone – che è stato possibile, nonostante i tempi stretti per l’apertura dei cantieri di anno in anno programmati, grazie al continuo dialogo e confronto con tutti i sindaci e gli enti locali interessati per spiegare nel dettaglio le regole di ingaggio ed essere loro di supporto anche con i nostri uffici per ogni necessità. Lo stesso faremo da ora in poi, per fare in modo che i soggetti attuatori individuati possano rispettare l’obiettivo della contrattualizzazione dei cantieri entro il prossimo 31 dicembre. Quello dell’aumento della resilienza negli interventi emergenziali di protezione civile – sottolinea Giampedrone – è un tema veramente innovativo su cui la Liguria è stata apripista a livello nazionale: in sostanza, significa, partendo da una scheda di danno, effettuare un lavoro di messa in sicurezza a 360 gradi, orientato non solo al ripristino del danno stesso e delle normali condizioni di vita ma anche alla prevenzione del territorio sul lungo termine per fare in modo che al ripetersi dell’evento non si ripetano anche i danni patiti in passato”.
Oltre al programma strategico dei nuovi interventi, il Piano del Commissario prevede anche una riprogrammazione di lavori già approvati nel 2020 da circa 16 milioni di euro per complessivi 116 milioni di euro. Anche queste riprogrammazioni avranno scadenza per la contrattualizzazione delle opere al 31 dicembre prossimo.
Il Piano è stato inviato al Dipartimento nazionale della Protezione civile per il via libera definitivo. Tra gli interventi più rilevanti, nell’imperiese, quello da 8 milioni di euro per la messa in sicurezza spondale del torrente Argentina, tra Taggia e Riva Ligure; nell’area metropolitana genovese a Chiavari, l’intervento da 14 milioni di euro per la riqualificazione del sistema di difesa a mare dell’abitato e l’intervento da 2 milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza della diga di Portobello, a tutela della Baia del Silenzio a Sestri Levante; nello spezzino ad Arcola l’intervento da 5,8 milioni di euro per il completamento del primo stralcio funzionale delle arginature di Battifollo e Romito Magra. Infine nel savonese sono previsti diversi interventi a mare a difesa dei Comuni costieri.
Provincia di Savona – 23.729.000 euro complessivi per 15 interventi.
Provincia di Imperia – 24.685.090,31 euro complessivi per 27 interventi.
NON E’ UNO SCHERZO, MA IN VALLE ARROSCIA NESSUNO LO CONOSCE
A PIEVE DI TECO C’E’ UN CITTADINO STRANIERO CHE SI PRESTA E NON VIVE DA SPAZZACAMINO
ABBIAMO CONTATTATO LO ‘SPAZZACAMINO’ CHE VIVE A IMPERIA
RISPOSTA: IL CRONISTA HA CAPITO MALE O HA VOLUTO ….FARE PROMOZIONE ALLA VALLE…