Jan Casella, consigliere comunale di opposizione, candidato non eletto alle ultime elezioni regionali, pur con una buona e forse inattesa messe di voti, pure nella sua Alassio, scrive. “La Competenza prima della Fedeltà. Oggi sul Secolo XIX è uscito un mio commento inerente all’imminente nomina del nuovo Direttore Generale di SCA”.
“Qualcuno si è talmente sentito toccato nel vivo da scrivermi in privato ventilando eventuali querele nei miei riguardi (non è la prima volta che ricevo dal soggetto questo tipo di “minaccia”).
Querelato per cosa? L’unica persona che cito è l’Ingegner Brovelli, DG uscente di Sca, a mio modesto parere persona di indubbia competenza e grandi capacità e lo menziono come esempio positivo.
Rivendico e ribadisco la mia opinione: da anni, salvo rarissime eccezioni, ad Alassio e non solo, nei vari CDA delle partecipate vengono “piazzati” i fedelissimi di chi vince le elezioni.
Nel 2018 Melgrati aveva annunciato che le nomine sarebbero state discusse anche con l’opposizione, cosa che ovviamente non si è verificata.
Qui però non stiamo parlando di un posto qualunque in una partecipata: si tratta di un ruolo molto rilevante, di un Direttore Generale di una Società che diventa sempre più importante per tutto il comprensorio. Il semplice auspicio che esprimo, da cittadino prima ancora che da Consigliere Comunale, è che per tale ruolo venga scelta la persona più competente, con comprovate capacità gestionali, e che non venga utilizzata questa nomina per un gioco di poltrone o per garantire equilibri politici interni.”
LA REPLICA DEL SINDACO MELGRATI –
Nomine Sca: Melgrati risponde durissimo a Casella
“Quando gli amici COMPAGNI hanno la memoria corta: parlare oggi di “competenze” senza mai aver messo in discussione le scelte del passato è pura demagogia”.
“Il compagno Jan Casella, amministratore di lungo corso tra i banchi della minoranza impara un nuovo termine “competenze” e con un articolo uscito su un quotidiano locale, con modi e tempi inopportuni, interviene esponendo un proprio giudizio di merito su come dovrebbe essere gestita la selezione dei candidati alla carica di Direttore Generale della Servizi Comunali Associati” – il primo cittadino di Alassio è un fiume in piena – “Questa amministrazione vuole ricordare al consigliere Casella che quando l’Ex Sindaco Roberto Avogadro nominò Massimo Schiavon a Presidente della SCA e Gianni Manfredi a Direttore Generale, avendo entrambi esperienza lavorativa nel mondo privatistico ma nessuna competenza nella gestione di società pubbliche, con una nomina, non ebbe nulla da eccepire. Quando l’ex Sindaco Enzo Canepa nominò, prima l’Ing. Alessandro Ottonello e successivamente l’Ing. Emilio Brovelli, tecnici di comprovata esperienza nel privato ma privi di esperienza nella gestione del bene pubblico, sempre in via fiduciaria e con gli stessi criteri di selezione attuali, anche in quel caso non ebbe nulla da eccepire”.
“Oggi – prosegue Melgrati – senza un reale stravolgimento delle regole di ingaggio rispetto al passato, esce con delle dichiarazioni fuorvianti elogiando l’ex direttore generale, come se fosse l’unico artefice dei successi ottenuti dalla società e senza sapere che nella nuova selezione sono stati inserite nuove regole per implementare le funzionalità di questa figura aziendale obbligandolo ad una presenza costante nella società al fine di collaborare più fattivamente con lo staff di tecnici e amministrativi che da 20 anni operano sul nostro territorio. Quello che il consigliere comunale Casella si è dimenticato di dire nel suo articolo che, l’ex Direttore Generale Emilio Brovelli, pagato 35.000 euro annui, non aveva nei confronti della società nessun obbligo di presenza tanto da permettergli in questi anni di poter svolgere liberamente il suo ruolo di libero professionista, ruolo che lo ha visto impegnato come progettista e direttore lavori del nuovo plesso scolastico nel Comune di Andora e contemporaneamente Direttore Lavori di numerose opere pubbliche nel Comune di Alassio. Grazie al ruolo ricoperto in SCA lo stesso Brovelli oggi è in corsa per ottenere, sempre in via fiduciaria, ulteriori incarichi in società similari alla SCA. Ora delle due l’una, o per l’ingegnere le giornate sono di 48 ore oppure SCA per la maggior parte del tempo è andata avanti grazie al supporto del Consiglio di Amministrazione e a tutto il personale che la compone”.
“Quello che non è stato detto – conclude – è che questa amministrazione ha lavorato per cambiare rotta, al nuovo Direttore Generale che verrà nominato verrà richiesto di occuparsi a tempo pieno della società non esercitando più, dove questo avvenisse, alcuna attività in veste di professionista privato, né tanto per amministrazioni pubbliche. Che la sinistra alassina abbia la tendenza a mistificare la realtà ora mai è un dato di fatto ma almeno quando questo avviene il tutto venga svolto con un minimo di cognizione di causa e un minimo di pudore”.
LO SPILLO DI ALASSIO:
ecco cosa succede nell’areana politico amministrativa alassina e futuri probabili scenari.
Resta la spaccatura nel centrodestra alassino. Se qualcuno pensava che bastassero gli ingressi di Galtieri in Cambiamo e Parodi nella Lega per riportare la pace nel centrodestra alassino è stato subito smentito. Alla riunione all’ Hambury tennis club con l’assessore Ferro organizzata da Fratelli di Italia si sono presentati oltre al Sindaco solo i tesserati di fede melgratiana ( Invernizzi, Gianotta, Ivaldi).
Grande assente Andrea Gervasoni presidente della sezione locale di FdI ma di area Canepa. Una netta presa di distanza che la dice lunga sui rapporti tutt’altro che distesi, a destra, tra le due fazioni. Nella Lega schierato contro Melgrati resta il consigliere Rossi con Colombi, Aicardi, Parodi e Zucchinetti legati al carro di Salvini ma a braccetto con Melgrati.
In Cambiamo esiste una spaccatura ancora più netta con Galtieri da una parte e Canepa, Leone, Ruggeri e Vinai dall’altra…Adesso si attende la sentenza sul caso Rimborsopoli che potrebbe rilanciare Melgrati o affossarlo definitivamente. Vaccarezza prevede un nuovo stop per il Sindaco e sogna le comunali anticipate in autunno.
Unico problema: in quel caso chi farebbe il candidato sindaco? Canepa o Lucia Leone? E che fine farebbe Galtieri, osteggiato da Vaccarezza ma desideroso di prendere il posto di Melgrati? Scenario complesso che rischia di portare nuovamente ad uno scontro fratricida anche se stavolta Toti cercherà di evitare che si arrivi a due liste di centrodestra come alle ultime comunali a costo di sacrificare qualcuno…
Sul fronte opposto si segnala l’attivismo di Jan Casella che aspira al ruolo di candidato sindaco del PD pur avendo diversi nemici lì dentro….
La novità è la minaccia di querela che Parodi ha fatto a Casella per le sue considerazioni sulla competenza tecnica che dovrebbe avere il futuro DG della Sca che si dà per scontato sarà proprio Parodi.
NOTA DI TRUCIOLI.IT – Chi, come unica professione, ha una vita alle spalle, tra cronaca giudiziaria e vicende di mala amministrazione
o di occupazione di potere a suon di poltronifici, ha avuto anche a che fare con querele per diffamazione e cause civili, le più insidiose e dispendiose soprattutto con le nuove procedure. Una cosa pare certa fino a prova contraria. L’avv. Massimo Parodi, figlio di notaio e famiglia benestante alassina, non ha bisogno di esercitare la ‘professione di politico’ per sbarcare il lunario e arrivare a fine mese. E’ pure single.
Lo abbiamo già scritto. E’ tra i professionisti – e non è il primo caso – che antepone la passione per la politica e dintorni, ad ogni altra aspettativa. E che non entusiasma papà e mamma. E’ adulto e ‘vaccinato’.
Parodi non pare sia sospettato di chi si fa ‘ungere‘ o si trova nella necessità di ‘ungere‘. Parliamo delle mai defunte ‘mazzette’ o ‘consulenze o lavori pubblici per interposta persona’. Non è neppure stato coinvolto in inchieste similari. In Italia quasi un demerito ?
Ecco che con la umile esperienza che ci deriva nella giudiziaria, negli aggiornamenti della giurisprudenza in materia di diffamazione e che ci appassiona ancora seguire, il suo caso di messa alla berlina o alla gogna, fattore ignorato (?) da chi lo attacca, chiama in causa le ripetute allusioni al fatto che abbia già vinto nella rosa degli aspiranti alla carica di direttore generale della Sca pubblica, partecipata dai comuni del comprensorio con Villanova d’Albenga. Un addebito grave.
Allusioni di chiaro stampo denigratorio, poco importa se c’è chi vigliaccamente non fa nomi.Va da se che Parodi, motu proprio, non può ‘vincere la poltrona (?)’ e ci sarebbe dunque bisogno di complicità diffuse. Più o meno oscure ? E qui siamo ancora di fronte ad allusioni smaccate, forse ancora più gravi. E se qualcuno ha prove in tasca renda un servizio alla giustizia e dia il buon esempio alla comunità alassina.
Abbiamo letto di tutto e di più contro Parodi che può essere sempre, sia chiaro, criticato nell’ambito della politica locale. Ma ricorrere sistematicamente a strisciante maldicenza (assai grave quanto ha scritto di recente Uomini Liberi che ad Alassio farebbe incetta, con il suo autore anonimo e coraggioso (?), di lettori saggi e colti) dovrebbe indurre l’avvocato Parodi al diritto- dovere di intraprendere le iniziative legali che ritiene più opportune. C’è giurisprudenza costante della Cassazione. Forse qualcuno farebbe bene a rinfrescarsi le idee. Come si fa ad alludere che l’avvocato Parodi sia il ‘vincitore designato’ di un ‘concorso’ intercomunale al quale hanno aderito 11 aspiranti ? Non si confondano i vizi privati con pubbliche virtù, ricorrendo proprio alle allusioni da codice penale. (Luciano Corrado.)