Si legge in queste ore dell’entrata in funzione al Ministero dell’Economia del nuovo gruppo di lavoro incaricato di rivedere il PNRR: in una prima revisione sono saltate le iniziative senza copertura finanziaria.
di Franco Astengo
Si legge in queste ore dell’entrata in funzione al Ministero dell’Economia del nuovo gruppo di lavoro incaricato di rivedere il PNRR: in una prima revisione sono saltate le iniziative senza copertura finanziaria. Non ci sono da farsi soverchie illusioni rispetto ad una ipotesi di radicale cambiamento rispetto all’antiquata “lista della spesa” che sembrava proposta dal governo precedente. Però è necessario attrezzarci e fare in modo che le istituzioni regionali e locali intervengono proponendo loro una “visione” di ciò che serve davvero al nostro territorio.
Per quello che riguarda Savona e il suo comprensorio la priorità rimane quella dell’uscita dall’isolamento. Questo tema va affrontato adesso, nell’immediato e in prospettiva.
Occorre reclamare un cambiamento per quello che riguarda il discorso delle infrastrutture: è da ripensare il raddoppio della ferrovia a Ponente individuando un progetto articolato di mobilità che non tagli fuori le cittadine costiere, deve essere portato in primo piano il raddoppio delle linee ferroviarie da Savona verso il Piemonte, Torino e Alessandria, che , assieme al completamento delle infrastrutture necessarie attorno alla Piattaforma di Vado appare il punto decisivo da affrontare in questo discorso come, del resto, quello sulla spinta alla digitalizzazione e quello sulla produzione energetica.
La necessità di affrontare al meglio, da parte della nostra Comunità, questo insieme di problematiche ci riporta anche al tema delle prossime elezioni amministrative di Savona.
“Savona fuori di Savona” sarà questione decisiva: nell’affrontare la necessità di raggiungere nuovi flussi di spesa che si presenteranno nei prossimi anni, si dovrà raggiungere una nuova forza e capacità d’interlocuzione con Regione e Governo. E’ il tema della soggettività comprensoriale da costruire tra Savona, la sua fascia costiera e l’entroterra sostituendo con un adeguato strumento di coordinamento di regia pubblica la visione ristretta impostata a suo tempo con l’area industriale di crisi complessa.
Franco Astengo