Loano, publichiamo la delibera di giunta approvata all’unanimità il 10 febbraio scorso: bozza di convenzione per l’intervento edilizio di cui parecchio si discute e si polemizza, ma in pochi hanno dimestichezza o perlomeno chiaro come si arriverà al trasferimento della sede del ‘nuovo Conad da Verzi al capoluogo, zona delle Vignasse, sull’Aurelia di levante, già aree per insediamenti alberghieri. E un piano regolatore scaduto da lunga data e in fase di rielaborazione. (Leggi la delibera di giunta del Suap……)
di Luciano Corrado
Trucioli.it la settimana scorsa aveva promesso la pubblicazione di un viaggio di Belfagor, demonio alassino che vive in una maestosa villa sulla collina della Baia del Sole e raramente accetta di indossare i panni del diavolo che tutto vede e tutto sente. E poi non si accontenta di pochi spiccioli. Ma trucioli.it, grazie agli Emirati e a Dubay, può permettersi certi lussi.
Intanto veniamo ai co-protagonisti dell’insediamento commerciale ed abitativo (grazie pure al Piano Casa della Regione Liguria e dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, con il premio del Piano Casa nazionale). Partiamo dall’area che si trova davanti all’ex Cabiria. Qui si possono vedere, da decenni, grandi capannoni e un’area incolta di proprietà di una famiglia loanese operosa e stimato, negli anni di papà Beppe Oxilia.
Ma siamo di fronte ad una serie di trasferimenti di volumi che coinvolge, se non sbagliamo, almeno tre aree. Per anni tutta la zona si è bloccata nella vana illusione (decine di articoli perlopiù esaltati sui media e trucioli.it nei panni di pessimo profeta denigratore) che a Loano sarebbe fiorita l’attività alberghiera del terzo millennio, con investimenti, posti di lavoro, nuovo volano e sviluppo, tanti turisti italiani e soprattutto stranieri, attratti dai moderni insediamenti quasi sul mare. Pia illusione abbiamo tenacemente ripetuto, cercando con i nostri limite e conoscenza della materia (industria alberghiera), che in dirittura d’arrivo ci sarebbe stato solo un nuovo insediamento ricettivo tradizionale, utilizzando parte dei volumi della ex colonia La Quiete (acquistata dalla famiglia Panozzo) e la restante parte alloggi seconde case. Per i rimanenti terreni buio fitto anche se qualcuno ‘tramava’ e si leccava i baffi. Così siamo arrivati alle sorprese (?) dei nostri giorni, alle tensioni che non avranno vita lunga.
Per l’operazione nuovo Conad e Piano casa si procede con una variante al Piano regolatore scaduto ? Un’attività commerciale è compatibile anche con le scelte del futuro Puc ? Hanno deciso per il sì (terreni acquistati nel tempo, c’è un cognome che emerge, da imprenditore commerciale e immobiliare meritevole di saperne di più) significata che l’iter autorizzativo non dovrebbe trovare difficoltà insormontabili. C’è il discorso della zona esondabile, delle osservazioni fatte dall’assessore commercialista Rocca che tuttavia non ha dato il suo consenso alla delibera SUAP ( 5 sì e un no) in merito alla Convenzione per intervento edilizio e progetto definitivo per opere da realizzare su aree gravate di uso pubblico. “La presenta delibera – è scritto – viene dichiarata immediatamente eseguibile per l’urgenza e per il rilascio del titolo edilizio”.
Per tutta la parte illustrativa del progetto utile leggere la delibera con esordio: premesso….Con la notizia che si sono già espressi per quanto di competenza la Commissione edilizia comunale e la Commissione locale del paesaggio con parere favorevole. Utile (al prossimo numero con Belfagor) riportare i nomi dei componenti, la loro professione, eventuali interessi professionali trasversali. Ma questa non è una novità finchè si rispettano le leggi. Si potrebbe invocare motivi di opportunità, di utile ricambio, di nomi senza ombre che ‘giocano in casa’.
Una conferma sulla bontà del Piano casa alla Scajola e C. Ovviamente non riguarda la sfera personale ma politica e di consenso. Leggiamo: L’intervento è localizzato in zona Turistico – Alberghiera e può essere asservito in virtù del fatto che la normativa regionale del Piano Casa opera in deroga alla strumentazione comunale. Ciò detto in accordo del soggetto attuatore…. si è ritenuto opportuno provvedere anzichè alla cessione delle aree a standard, all’opposizione del vincolo di uso sulle aree meglio evidenziate nella planimetria generale. Questa amministrazione. Rocca esclusa, il disarcionato Luca Lettiere in linea con i colleghi di giunta consenzienti: Pignocca, il perito industriale Remo Zaccaria, l’avv. Manuela Zunino, il geom. Vittorio Burastero, unico rappresentante dell’amata Verzi, un tempo terra di democristiani all’88 % cento dei votanti elettori. Il restante andava al notaio Giacomin Burastero che molti lo ignorano manteneva la residenza anagrafica a Calizzano.
Cosa ha convinto, almeno ufficialmente, il gruppo Pignocca (e fedelissimi di Vaccarezza) ad mettere all’attivo anche della futura campagna elettorale il nuovo insediamento da marchingegno ? Eccolo: “L’interesse a far eseguire le opere di urbanizzazione al fine di procedere ad un’urbanizzazione del comparto che sia compatibile con l’infrastruttura prevista dall’attuale pianificazione urbanistica e che consente nel contempo la realizzazione di nuovi parcheggi pubblici in zona attualmente fortemente sprovvista, nonchè l’interconnessione pedonale con via Vignasse e realizzazione di verde comunale…”.
Di fronte a tanto ben di Dio gli applausi dovrebbero essere corali ? A Loano sì, salvo poche pecorelle sperdute. E cosa ne penserebbe un urbanista alla Piano venuto da fuori e che era scappato quando gli proposero un nuovo piano regolatore a misura del ‘popolo’ loanese. Ma sappiamo come è finita, Ricordava l’avv. Mario Rembado ad un’assemblea promossa dal Pd: “Siamo arrivati alla vergogna che una palazzina unifimigliare, non l’unica, sull’Aurelia e dintorni, possa trasformarsi in palazzo di 8 – 9 piani….“. Avrà straparlato ? Avete letto sui seguitissimi social qualche utile reazione ? Per capire dove siamo finiti e dove finiremo. Il ‘caso Conad’ parrebbe un’altra ingegnosa perla nel superiore interessa della comunità tutta. Per noi umili profani e vecchi cronisti di provincia (già da 53 anni) ci pare una soluzione abbastanza originale, inusuale. A meno che non ci siano già esempi simili che ignoriamo. Anzi se qualcuno ce li farà conoscere, grazie.
Cosa accade, prendiamo a caso, nella particella – mappale 217 ? Un tempo terreni coltivati, dalla prima generazione della famiglia di agricoltori Suetta, seconda generazione due figli, uno vescovo nella diocesi di Ventimiglia – Sanremo. Erano loro i proprietari originari che hanno venduto ad un nome importante dell’imprenditoria ponentina, con interessi crescenti nei supermercati ? O si tratta di omonimia ? Quando è avvenuta la compravendita ? Confinante, a levante, un terreno con vecchie serre, se non sbagliamo, era stato acquistato dalla famiglia Delbalzo (supermercati in sofferenza, alberghi, residence).
Un ultimo, per ora, interrogativo. Tra gli allegati alla delibera il parere negativo di un politico (Rocca assessore), ma anche di un tecnico, nonchè dirigente apicale del Comune, il dr. Soro comandante della Polizia locale. Un aperto e palese contrasto. Deroghe su deroghe all’italiana. Scappatoie ? Loano plaude e vota i servitori del popolo e benefattori. Ubbidienti. E i disubbidienti nell’angolino. Anzi quando ti incontrano, si girano dall’altra parte e meglio non farsi vedere a parlare. Esperienza docet da cultura locale.
Luciano Corrado