Peccato, è la cartina di tornasole. Non si è mai letto che i politici o politicanti, amministratori pubblici di questa provincia, abbiano sollevato e documentato (se non pochi casi sporadici) la sfacciata applicazione dell’addizionale Irpef comunale. Una stangata nel 2021 scrive Il Secolo XIX Savona. Pubblica la classifica della vergogna che dura peraltro da anni. Come l’evasione fiscale da primo posto del Bel Paese in Europa, secondi solo a Grecia e Romania. Ci sono i 28 comuni che, per la loro ‘equità sociale’, applicano l’aliquota massima e molti altri, di male in peggio, addirittura unica. E solo 3 comuni (Andora, Laigueglia, Castelbianco) dove non si paga addizionale Irpef comunale.
E se fino ad oggi si era letto di questo o quel comune, se fino ad oggi l’informatore più letto (IVG.IT) dai cittadini savonesi (fino a 200 mila contatti al giorno fa sapere il suo direttore) non aveva disturbato i suoi clienti pubblicitari privati e pubblici; ecco un’esemplare approfondimento giornalistico del Decimonono che sta guadagnando soprattutto in autorevolezza e credibilità. Ogni cittadino dovrebbe sapere e farsi una propria idea quando legge notizie verità. Le ingiustizie non ci sono solo in alto, dallo Stato centrale, coinvolgono non da oggi sempre più i comuni che, a loro volta, dovrebbero contribuire nella lotta all’evasione e soprattutto alla giustizia sociale già dal basso.
Un tempo i quotidiani pubblicando prima l’Imposta di famiglia (fino agli anni ’60), poi le denunce dei redditi annuali personali e di società (scatole cinesi escluse), informavano sui contribuenti davanti al fisco. E c’era un certo effetto deterrente. Oggi la privacy e l’obbligo di dichiarare i redditi solo nei comuni maggiori e per chi ricopre cariche pubbliche importanti. La trasparenza non abita qui.
Ci saranno pure dei casi diciamo eccezioni, soprattutto nelle piccole realtà dell’entroterra, ma leggere che si applica l’Iperf unica, senza differenziazioni, in località come Alassio, Ceriale, Borghetto S. Spirito, Borgio Verezzi, Garlenda (con decine di ville di residenti), Loano definito da alcuni fans social ‘paese del benessere diffuso e dei ricchi’; e ancora Ortovero, Noli, addirittura Savona; e poi Toirano, Tovo San Giacomo, Villanova d’Albenga, Vezzi Portio.
Trucioli.it più volte aveva ricordato l’esempio virtuoso di Andora, nella fascia costiera baciata dallo sviluppo immobiliare e big negli affitti, nel costo al mq. di alloggi, garage (fino a 110 mila euro, posto auto), terreni, in alcune zone edificabili si ‘viaggia’ sui 200 mila euro al mq. Oggi scopriamo che anche a Laigueglia c’è l’esenzione Irpef comunale. E terzo caso a Castelbianco. Per chi fingesse di dimenticarlo c’è già una salata Irpef regionale di cui anche in questo caso i politici tacciono e non è materia da campagna elettorale, menchemeno la mancata collaborazione dei Comuni nel segnalare presunti evasori, rinunciando pure ad un ritorno premiale per il denaro recuperato dal fisco.
Una malattia molto più contagiosa per la giustizia e l’equità fiscale della pandemia e che ormai non fa più presa né a destra che invoca meno tasse per tutti per pagare tutti, né a sinistra, quella moderata o meno. Altra prova del nove: chi ha letto reazioni e lettere indignate alla pubblicazione – tabella del Secolo XIX di martedi 12 gennaio ? Tutti senza voce o tutti rassegnati, peggio di così non può andare ?
Così lascia indifferenti leggere, sempre dal Secolo XIX – Savona che nel Comune capoluogo un assessore venuto da fuori come il dr. Silvano Moltaldo, ex sindaco Dc di Laigueglia, poi passato a Forza Italia, ha “dichiarato guerra agli evasori e in tre anni ha recuperato oltre 9 milioni di euro”. E non si dica, per favore, che lui da primo contribuente assoluto a Palazzo Sisto può permettersi di aprire il portafogli.