Non l’hanno turbato le ripetute cannonate di Giletti a La 7 (caso scarcerazione mafiosi e mancato nomina di De Matteo al vertice del Dipartimento amministrazione penitenziaria), figuriamoci se l’uomo del partito di ‘svoltiamo l’Italia come un calzinio’ si preoccupa, con fatti concreti, del nuovo carcere di Savona. E degli appelli della politica e della società civile savonese caduti nel vuoto. E al piccolo trucioli.it c’è chi consiglia: “Ma lasciate perdere, non interessa quasi a nessuno, avete già pochi lettori….”.
Figuriamoci se oggi il neo capogruppo di Cambiamo con Toti, Angelo Vaccarezza (Che può con orgiglio esbitire nei manifesti ‘Il candidato più votato in provincia di Savona’) che derideva proprio sul tema carcere il governo Renzi (…..”Ancora una volta ha dimostrato di non aver a cuore uno dei valori fondamentali del vivere civile nel nostro paese. La sicurezza”. E sempre Vaccarezza rinfacciava al “Guardasigilli Ligure, piddino, Orlando (che in quanto tale dovrebbe ben conoscere il territorio… alla prova dei fatti così non è) di aver deciso la chiusura della casa circondariale di Savona, senza trovare prima una soluzione alternativa”.
Come dargli torto. Senonchè c’è da chiedersi quale sia stato il ruolo propulsivo da parte della Regione Liguria del centro destra. E quali risultati abbiano ottenuto i vertici del Tribunale di Savona e della Procura della Repubblica, del sindacato della guardie carcerarie, nel sollecitare e risollecitare una definizione: tra il Provveditorato Opere Pubbliche della Liguria ed il ministero di Grazia e Giustizia. Da mezzo secolo si parla della necessità di una nuova struttura carceraria. Cosa si è mosso concretamente durante il 1° governo Conte, con Alfonso Bonafede già alla Giustizia; vice presidente del consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini; ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli (M5S), Vice Ministro dal 01/10/2019 Edoardo Rixi, leghista dimissionario da 30/05/2019.
Quale sia stato il peso degli degli 8 deputati e senatori ligure dei 5 stelle, il gruppo più rappresentato, 7 in eletti con la Lega, 4 di Forza Italia, 2 del Pd, 1 di Italia Viva, 1 di Leu. Per la cronaca si aggiunga che l’unico deputato savonese e del ponente ligure del Pd, avv. Franco Vazio, è vice presidente della II Commissione Giustizia. Chi sa quante sono le interpellanze ed interrogazioni presentate nell’attuale legislatura in merito alla soluzione definitiva nuovo carcere ? Quattro finora le ipotesi: tra Savona e Quiliano, oppure Cairo Montenotte o ancora Cengio con una proposta ufficiale del sindaco. Chi tira il freno ?
Si legge sul sito del Comune di Savona: 31 ago 2010 — La Giunta Comunale intende richiedere formalmente al Ministero informazioni aggiornate sullo stato di avanzamento della pratica relativa al nuovo carcere….
26 novembre 29015 – Chiusura del carcere di Savona. Il problema giunge in consiglio comunale. A presentare una interpellanza in merito alla disposizione decretata dal Ministro Orlando, il consigliere di “Noi per Savona-Verdi” Daniela Pongiglione oggi nel corso del consiglio comunale. …si parla ormai da decenni, con ipotesi che hanno riguardato numerosi siti (da Santuario -Ca’ di Barbé ad Albamare a Metalmetron a Passeggi)….Ad intervenire erano stati anche i componenti della Commissione Emilia Minetti, Fausto Benvenuto, Dario Lavagna, Giovanni Maida…..l’area Passeggi è ancora in gioco? E soprattutto: Savona vuole un carcere sul suo territorio?”
26 gennaio 2016- Comune di Savona: “Dal Ministero di Grazia e Giustizia arrivano garanzie sulla costruzione di una nuova casa circondariale a Savona. A darne notizia oggi nel corso del consiglio comunale convocato in Palazzo Sisto, l’assessore ai Servizi Sociali Isabella Sorgini in risposta all’interpellanza presentata dal consigliere di Noi per Savona – Verdi, Daniela Pongiglione…..“Da un colloquio avuto con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, abbiamo avuto garanzie che sarà costruito un nuovo carcere….il sito di riferimento è la Valle Bormida: nei prossimi giorni gli amministratori dell’entroterra si incontreranno per un confronto. Il ministro ci ha chiesto di fare un atto di indirizzo che noi faremo -conclude – Chiederemo inoltre al ministro di poter avere la disponibilità piena del sito che viene soppresso come struttura”.
27 gennaio 2016 – Davanti il comune di Savona in piazza Sisto. “Non volevamo prendere questa decisione – annuncia il SAPPe ligure maggior sindacato di categoria – speravamo che il nostro ministero di pari passo alla chiusura, avesse provveduto alla costruzione del nuovo penitenziario, invece così non è stato: ad oggi non sappiamo nemmeno su quale area o in quale comune possa sorgere”
5 febbraio 2019 – Interpellanza in regione del Consigliere Andrea Melis (5S) : «… in Liguria ci troviamo a fare i conti con l’emergenza determinata dal progressivo sovraffollamento delle strutture carcerarie. Si fa sempre più pressante dunque la realizzazione di una nuova casa circondariale nel savonese» dichiara il consigliere regionale Melis, primo firmatario di un’interrogazione discussa nell’odierna seduta consiliare….In merito, abbiamo sensibilizzato Regione Liguria, che ha espresso parere favorevole nel limite delle proprie competenze ….”.
20 luglio 2019 – I sindaci della valle Bormida piemontese appoggiano l’ipotesi di collocare nelle aree della zona A2 il nuovo carcere della provincia di Savona per detenuti che devono scontare fino a sei anni di reclusione. A lanciare l’idea era stato due anni fa l’allora sindaco di Cengio Sergio Marenco, ma nulla si era concretizzato. Il Comune di Cengio, quindi, aveva presentato la candidatura per ospitare il nuovo carcere sul sito ex Acna. Nel 2017 si era tenuto persino un sopralluogo del provveditore del ministero delle Infrastrutture, Roberto Ferrazza. Ma la trattativa, con il cambio di Governo e dell’amministrazione comunale, si era interrotta.
MA I PARLAMENTARI LIGURI POSSONO NEL FRATTEMPO LEGGERSI LA CLASSIFICA DEI PIÙ RICCHI E DEI ‘POVERI’ (ULTIMA IN CLASSIFICA CON 78.295 EURO L’ANNO, PARI A 6.525 MILA € AL MESE.
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COMMENTO DELL’ON. FRANCO VAZIO – TRIBUNALE di SAVONA: soddisfazione per gli ottimi risultati e per l’efficienza. Uomini e donne, tecnologia e tanto impegno costruiscono i risultati. Erano in pochi a credere che il processo telematico avrebbe cambiato in meglio la Giustizia: molte erano le critiche e le perplessità che ricevevo quando giravo l’Italia ad illustrare questa rivoluzione. Molti magistrati e molti avvocati non ebbero però esitazioni e grazie a loro oggi raccogliamo questi risultati. A Savona poi gli uomini e le donne della Giustizia, magistrati, avvocati, cancellieri, funzionari e addetti del Tribunale hanno fatto la differenza consegnando al Paese una bella faccia della Pubblica Amministrazione.
Avere un Tribunale efficiente non solo garantisce gli interessi dei cittadini, ma rappresenta anche un vantaggio tangibile per tutta l’economia della provincia: non posso che esserne orgoglioso e congratularmi con tutti per il lavoro svolto e l’impegno profuso. Esiste però una grave ferita rappresentata dalla mancata realizzazione del nuovo carcere dopo la chiusura del Sant’Agostino.
Quasi alla fine della passata legislatura (2018) avevamo completato, con l’intesa di tutti gli enti locali coinvolti, l’iter preventivo di indicazione delle aree e il Ministero delle Infrastrutture, acquisto il parere preliminare del Ministro della Giustizia, aveva avviato l’istruttoria per dare l’assenso definitivo: da allora si è bloccato qualcosa. Dire per colpa di chi, se per il tentativo di spostare il carcere su altre aree o per velleità locali non saprei dire. Quello che è certo è che, ancora questa settimana, a margine della sua audizione in Commissione Giustizia – che ho presieduto -, con il Ministro Alfonso Bonafede abbiamo convenuto che la costruzione del nuovo carcere di Savona era e resta una priorità. Il Ministro dopo averlo citato nella sua relazione si è ripromesso di verificare lo stato dell’iter che era stato avviato e mi ha assicurato di fare il punto della situazione nel più breve tempo possibile. Sono certo che il nuovo Governo e la maggioranza sapranno dare la risposta che questo territorio attende da troppo tempo”.
IL NUOVO CARCERE E MATTEO SALVINI DA IL MINISTRO DELL’INTERNO
“Nell’incontro avvenuto all’interno del carcere di Genova Marassi con il senatore Matteo Salvini – riferisce Michele Lorenzo del Sappe– abbiamo avuto modo di rappresentare le conseguenze che comporta l’assenza del carcere di Savona sul territorio ligure che ha determinato un forte sovraffollamento penitenziario oltre ad un maggiore impegno economico e di impiego di forze di polizia sul territorio. Un accorato appello al Ministro della Giustizia Bonafede affinché comprenda che l’assenza del carcere di Savona si ripercuote su tutta la Liguria e non solo quella penitenziaria “.
E’ SEMPRE ATTUALISSIMO ‘PER NON DIMENTICARE’
MENTRE SUI MEDIA NAZIONALI SAVONA SENZA CARCERE
QUASI UNICA PROVINCIA IN ITALIA, NON FA NOTIZIA.
Sono infatti 191 gli istituti di pena suddivisi in Case Circondariali (Istituti di custodia cautelare), per i detenuti in attesa di giudizio, e Case di Reclusione (Istituti per l’esecuzione delle pene), per i detenuti condannati definitivamente. A queste due tipologie vanno aggiunte le Case di Lavoro e le Colonie Agricole (Istituti per l’esecuzione delle misure di sicurezza) dove vengono rinchiusi gli internati sottoposti, appunto, ad una misura di sicurezza.Esiste, poi, un ulteriore circuito penitenziario per il regime 41 bis al quale sono sottoposti i detenuti per reati di mafia, di terrorismo o comunque di riconosciuto allarme sociale. Per questo regime, sono state istituite 11 sezioni ad altissima sorveglianza all’interno di altrettanti istituti penitenziari.