Sui quotidiani di mercoledì 14 ottobre 2020 è apparsa la notizia secondo cui il Sindaco di Spotorno”con la maggioranza tenuta in piedi con lo scotch e sorretto solo dal senso di responsabilità della minoranza” : Mattia Fiorini ha annunciato il finanziamento per 164.000 euro del progetto di recupero di Villa Carlina (antica abitazione e pinacoteca del pittore locale Gigetto Novaro) oltre ad un investimento di edilizia sociale nell’appartamento ivi sito.
di Danilo Bruno
Avendo curato per due anni in assoluta assenza di qualunque finanziamento le attività culturali (museo del turismo, centro Sbarbaro, pinacoteca di villa Carlina) ed avendo cercato di approfondire la complessa figura di Gigetto Novaro (1901-1981),di cui in Africa vi sono testimonianze della sua attività culturale (grande parete affrescata sulla facciata del museo delle Poste e Telecomunicazioni Etiope ad Addis Abeba) vorrei esprimere qualche consiglio.
Gigetto Novaro fu un personaggio eclettico e fu uno dei promotori del Premio Bagutta di pittura,che si tenne a Spotorno prima dell’ultimo conflitto mondiale per poi riprendere per un breve periodo dopo l’ultimo conflitto.
Novaro,che fu un convinto sostenitore del movimento fascista almeno per un certo periodo, si trovò in Africa al momento dello scoppio della guerra dove fu fatto prigioniero dagli Inglesi per poi fuggire e riuscire a raggiungere la propria destinazione dopo una lunghissima camminata nelle terre africane. Secondo notizie di stampa con 164.000 euro si vorrebbero realizzare:
a) un marciapiede,necessario perche’ oggi inesistente;
b) il recupero del giardino esterno (sulla base di quale progetto non è dato sapere);
c) il recupero a fini sociali dell’appartamento soprastante;
ed infine consentire l’apertura della Pinacoteca grazie all’impegno della locale associazione culturale Pontorno.
Mi permetto di osservare alcuni dati:
a) basterà la somma prevista tra finanziamento e contributo comunale per realizzare tutto ciò?
b) il giardino verrà sistemato su quale base,essendo noto che tutta la griglia esterna fu personalmente disegnata proprio da Gigetto Novaro ?
c) io ricordo all’interno dei locali,oltre all’assenza di riscaldamento, segni di infiltrazioni di umidità,che devono essere rimosse se non lo sono già state (dall’articolo non si evince ma in questi anni nulla è stato detto o scritto a proposito) quindi su di esse che si farà?
d) i quadri avrebbero bisogno di un autonomo percorso espositivo,che includa pure quelli presenti all’interno di Palazzo Civico ma quali competenze ha al suo interno una associazione di volontariato culturale per curare la sistemazione,il percorso museale e perfino la ricostruzione dello studio dell’artista oltre ad alcuni libri della sua personale biblioteca ivi presenti?Forse il Sindaco pensa di affidare l’incarico a persone a ciò preposte?Mi auguro che sia così perche’ sulla stampa nulla traspare e vorrei in tal senso esprimere la mia profonda preoccupazione.di affidare compiti di rilevanza scientifica ad associazioni,che potrebbero non avere al proprio interno la necessaria professionalità.
Qui infatti si tratta non tanto di “appendere a un gancio un quadro” ma piuttosto di creare un percorso,che permetta di conoscere una persona interessante e culturalmente rilevante come Gigetto Novaro.
Danilo Bruno (socio ICOM,Vicepresidente della Sezione Sabazia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri)