Albenga, esperienze medievali – “Dimmi cosa indossi, ti dirò chi sei” – Corso di sartoria medievale con Stefania Menghini. Altra notizia ma dal Palazzo municipale. Approvato il progetto definitivo dei lavori di manutenzione straordinaria di rii e fossati per un ammontare di oltre 100 mila euro.Già impegnati altri 2 milioni e 600 mila €. E sul Lungocenta presto monitoraggio con gli oscillometri per registrare ogni minimo movimento di dissesto. Da Trucioli.it 10 e lode all’assessore avv. Mauro Vannucci in ‘tema dossi’ sulle strade cittadine. Il coraggio della verità: “Sono un grave pregiudizio per tutti i mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco e…)
Albenga: oltre 100 mila euro per la manutenzione straordinaria di rii e canali
COMUNICATO STAMPA – Con delibera di Giunta di oggi, martedì 13 ottobre, è stato approvato il progetto definitivo dei lavori di manutenzione straordinaria di rii e fossati per un ammontare di oltre 100 mila euro.
Gli interventi riguarderanno: rio Ciambellino; rio Inferno; un tratto del fiume Centa in corrispondenza di Viale Martiri della Foce. L’intervento prevede il taglio di alberi e la pulizia completa del tratto in oggetto; rio Avarenna; un canale presente a Leca d’Albenga in reg. Bagnoli; pulizia di alcuni canali in località Vadino.
Ricordiamo inoltre che negli scorsi giorni è terminato l’intervento da 20 mila euro sul canale Bra di via del Cristo e il ripristino della funzionalità del torrente Arroscia attraverso la messa in sicurezza di alcuni tubi dell’acquedotto e il potenziamento delle sponde (l’importo dell’intervento è di 40mila euro) e, naturalmente, continuano i lavori relativi al primo lotto funzionale di Rio Fasceo e Carendetta del valore di 2,5 milioni di euro finanziato attraverso i fondi PSR ed affidato alla ditta Sas Fratelli Vecchione.
Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “Abbiamo investito oltre 100 mila euro per interventi su rii e canali e, importantissimo, sul fiume Centa. Viviamo in un periodo climatico particolare nel quale sempre più spesso si verificano fenomeni meteorologici violenti e improvvisi che evidenziano ancor più la fragilità del nostro territorio en e abbiamo recentemente avuto ulteriore prova, per questo è necessario intervenire, così come stiamo facendo, attraverso una programmazione che, a rotazione, ci permette di interessare tutti i rii presenti sul nostro territorio.”
Affermai il vicesindaco Alberto Passino: “Ora restano solo i tempi tecnici di devoluzione dalla casa depositi e prestiti e assegnazione degli incarichi per poter avviare i lavori. Inoltre con l’ufficio di protezione civile ed il suo consigliere delegato Mirco Secco, si stanno valutando interventi di mitigazione del rischio anche grazie all’opera dei volontari del nostro gruppo comunale di concerto con i cantonieri”.
Messa in sicurezza del Lungocenta Croce Bianca: posizionati gli oscillometri
COMUNICATO STAMPA – Proseguono i lavori sul dissesto dell’argine Lungocenta Croce Bianca avvenuto a seguito dell’ondata di maltempo dello scorso 2 e 3 ottobre e disposti attraverso ordinanza sindacale 370. Dopo aver valutato la possibilità di intervenire attraverso palancole, alla luce di una sostanziale stabilizzazione del movimento del dissesto, l’ing. Luca Romano e il geologo Renato Lucarelli hanno proposto una nuova ipotesi progettuale che avrà come duplice vantaggio la messa in sicurezza progressiva e più rapida dell’argine e la conservazione dello stesso attraverso un sistema di cavalletti, micropali e tiranti che “congelerà” la situazione strutturale del dissesto in attesa dell’intervento definitivo di rifacimento dell’argine di competenza della Regione.
Nella giornata di ieri, così come da cronoprogramma, è stato attivato un monitoraggio strumentale con oscillometri collegati a una centralina che permetterà di registrare ogni minimo movimento del dissesto e che, in caso di variazioni, lancerà un allarme a seguito del quale saranno attivate precise procedure sicurezza.
Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “Attraverso questi oscillometri riusciremo a monitorare ogni movimento del dissesto, questo è particolarmente importante anche per la sicurezza dell’area di cantiere che, qualora si verificassero situazioni di pericolo dovrebbe essere immediatamente sgomberato da uomini e mezzi.”.
Albenga- Esperienze medievali – “Dimmi cosa indossi, ti dirò chi sei”
Corso di sartoria medievale con Stefania Menghini
Proseguono le #esperienzemedievali del Palio Storico di Albenga, nuovo format dedicato alle attività e alle iniziative organizzate dall’Associazione Palio Storico. Questo nuovo appuntamento è dedicato alla sartoria medievale, “Tra infule, calze, gonnelle, guarnacche… Dimmi cosa indossi, ti dirò chi sei”, un percorso esplorativo dell’abbigliamento del XIII secolo con la relatrice Stefania Menghini, artigiana e grande esperta di medioevo con un curriculum all’attivo molto importante nell’ambito della sartoria e confezionamento di abiti per rievocazioni storiche e costumi di scena. Dopo le attività organizzate in agosto e settembre, un importante appuntamento che segna il nuovo percorso intrapreso dall’Associazione che ha come obiettivo, presente e futuro, quello di estendere l’interesse e le attività relative al Palio Storico di Albenga durante tutto l’arco dell’anno.
Il corso si terrà presso la sala allestita dell’Hotel Sole Mare di Albenga, in pieno rispetto.
ella normativa anti-Covid, dalle ore 10.00. Tutte le informazioni sull’evento sono disponibili qui: https://www.facebook.com/events/1022880921519386
DOSSI SULLE STRADE, 10 E LODE ALL’ASSESSORE ALLA POLIZIA URBANA E VIABILITA’:
“Rappresentano un grave pregiudizio per tutti i mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco ecc. ecc.)”
COMUNICATO STAMPA – L’assessore Mauro Vannucci replica al consigliere di minoranza Roberto Tomatis sulla questione dei dossi e della viabilità:
“Caro consigliere, i dossi sono sempre stati erroneamente considerati efficaci dissuasori di velocità, ma in concreto non hanno mai effettivamente provocato tale effetto. Da verifiche eseguite, infatti, i conducenti che sfrecciano ad alta velocità per le vie urbane, ammesso e non concesso che in prossimità del dosso rallentino leggermente, subito dopo, superato lo stesso, aumentano ancora di più la velocità e ciò con maggiore pericolo per i pedoni.
L’esempio da te citato, caro consigliere, non s’addice al caso di specie perché il conducente del motociclo che domenica notte si è schiantato contro l’aiuola della passeggiata di lungomare Doria, ha perso il controllo del veicolo dopo oltre 150 metri dal luogo ove era stato asportato il dosso in questione. Peraltro in sostituzione del dosso in questione sono state disegnate strisce appositamente studiate per il rallentamento dei veicoli. Va da se che la presenza o meno del dosso in questione nulla centra con la spregiudicatezza del conducente di quel motociclo.
Per quanto riguarda gli effetti deterrenti dei citati dossi, peraltro sotto vari profili di dubbia legittimità, vorrei ricordare, vorrei ricordare che gli stessi costituiscono grave pregiudizio per tutti i mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco ecc. ecc.) che, transitando nelle vie preferenziali della città , per ovvi motivi, non dovrebbero incontrare neppure una turbativa alla circolazione. Al riguardo, comunque, vorrei ricordare che negli anni 2019-2020, i sinistri stradali in città si sono ridotti drasticamente, e ciò non quadra con quanto assunto dal consigliere di minoranza Tomatis.
In ultimo vorrei evidenziare che il sottoscritto ha proposto una modifica al codice della strada inserendo il non previsto colore rosso nella segnaletica orizzontale, per cui, senza creare alcun pregiudizio, a breve si potranno organizzare le corsie con segnalazioni sul manto stradale colorate che sicuramente avranno un effetto veramente deterrente riguardo la velocità degli utenti della strada.” “
Nota di Trucioli- Sul tema dossi scriviamo da almeno otto anni, denunciando l’indiscriminata proliferazione e le conseguenze taciute rispetto ai vantaggi proclamati ed esibiti alla stregua di trofei. Con una capitale indiscussa, Loano, che detiene forse il primato di averne installato almeno una quarantina. Non solo lungo l’Aurelia, anche in strade e vie dalla costa all’estrema periferia, su piccole arterie interne poco trafficate e che mal si prestano a ‘gare’ di velocità.
Avevamo scritto e denunciato non da primi della classe o saputelli, ma dopo le disinteressate segnalazioni di militi e militesse della pubblica assistenza locale (Croce Rossa) e di altre della zona, tra Alassio e Finale Ligure. Ci avevano descritto non solo il disagio per i pazienti trasportati e chi deve bruciare spesso i minuti per raggiungere il pronto soccorso del Santa Corona che è la destinazione soprattutto dei casi più gravi che si verificano nel ponente ligure.
Pensiamo solo agli infarti dove una manciata di minuti può salvare (o condannare a morte) una persona. Pensiamo agli ictus. Pensiamo ad incidenti particolarmente invasivi. Ci siamo spinti, con le dovute precauzioni di riservatezza professionale, ad ascoltare medici che operano nel quasi ‘inferno’ di un Pronto soccorso. Nessuno, diciamo nessuno, ha condiviso l’istallazione dei dossi stradali. Se c’è comunque qualche camice bianco che può smentire porte aperte.
I dossi non li abbiamo trovati in centro e Nord Europa. Avevamo citato anche la lista del dissuasori messi in pratica in quei paesi. Dove hanno ‘copiato’ Loano e quei sindaci, assessori che invece si sono affidati ai dossi magari su pressante consiglio dei rispettivi comandanti di Polizia locale ? Dicono ci siano molte altre città italiane che installando i dossi hanno avuto ottimi risultati nella sicurezza stradale. Nessuno tuttavia ha raccolto il ‘grido di allarme’ di chi per professione o volontariato deve davvero correre con le autoambulanze. Nella truppa dei mancati preoccupati (per la presenza dei dossi) ci sarebbero anche i cronisti locali; non hanno mai trovato il tempo per approfondire le scelte di sindaci ed assessori esperti. Ascoltare tutte le campane. Informare a dovere i cittadini. Chi condivide e chi dissente.