E’ stato SavonaNews, alle 11,30 di martedì 22 settembre a titolare: ‘La prelazione del Mibact sulla Gallinara diventa un giallo: “Lo Stato ha esercitato il proprio diritto solo sulla villa degli anni ’60”.Il legale rappresentante della parte cessionaria specifica: “L’isola e il convento benedettino rimarranno private. Come se si fosse comprato un solo appartamento in un intero condominio”. Parole dell’avv. Matteo Iato con un avviato studio a Novara.
Mercoledì sera notizia ripresa dal telegiornale Rai3 Liguria. Siamo tornati alle ‘brutte figure di merda’ ? Dopo che sabato 19 settembre Il Secolo XIX in prima pagina dava notizia: “Lo stato compra la Gallinara, sfuma il sogno del magnate”. Non era una notizia scoop, seppure meritava la prima pagina, perchè titolazione simile hanno riservato altri quotidiani nazionali, Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore. La Repubblica, La Stampa e le agenzie di stampa nazionali.
La seconda volta, nell’arco di poco più di un mese, che Albenga conquistava le prime pagine e promozione nel Bel Paese. Ma anche in Europa. La prima quando fu rilanciata la notizia dell’acquisto per 10 milioni da parte di un magnate russo, in realtà l’operazione si aggirava sui 25 milioni. Bisogna aggiungere che il sindaco, Riccardo Tomatis, appariva piuttosto cauto all’annuncio della avvenuta prelazione da parte dello Stato. A fronte di chi dava pure per scontato che “L’obiettivo dello Stato acquirente è raggiungere un accordo per ottenere l’intera area e consentire finalmente le visite”. Si precisava che il russo, con domicilio a Montecarlo dove ha sede la società che ha fatto l’operazione di acquisto dell’isola, “ha rilevato per 10 milioni le quote societarie della parte bassa dell’isola e per altri 15 milioni ha comprato gli immobili direttamente dai proprietari”. E ora si apprende da una fonte che non può essere messa in dubbio, l’avvocato dei proprietari venditori, che il ministero competente (retto dall’ex democristiano Dario Franceschini dal 5 settembre 2019 ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nel governo Conte II, carica già ricoperta in precedenza, dal 2014 al 2018, nel Governo Renzi e nel Governo Gentiloni) ‘ha speso ben 8.013.952,48 euro per acquistare una ‘villa’ eretta negli anni ’60 dall’allora proprietario dell’isola e dunque priva di alcun particolare pregio storico. Non ha invece acquistato l’antico ‘Convento dei Benedettini’ questo sì, di elevato pregio storico né, soprattutto, l’Isola che è rimasta totalmente privata“.
Incredibile ma vero. Dopo che l’11 settembre (ricorrenza delle Torri Gemelle) il sindaco Tomatis dichiarava: “Ieri ho scritto al ministro Franceschini per chiedergli lumi sullo stato dell’arte di una vicenda che sta a cuore a tutta Albenga e non solo. Ho avuto un dialogo costruttivo e proficuo con la Soprintendenza, con la vecchia proprietà dell’isola….manifestando in maniera plebiscitarioa il desiderio che l’isola tutta torni ad essere un bene pubblico e fruibile. Gli uffici comunali hanno raccolto e fornito tutta la documentazione necessaria per esercitare il diritto di prelazione sulla vendita. La Città di Albenga sarebbe orgogliosa di aver contribuito ad un risultato di tale portata che deve essere visto come un investimento per le generazioni future… un volano per la crescita delle attività turistiche, sportive, ricreative e culturali a vantaggio di tutto il comprensorio ingauno e ligure”.
Ma c’era chi come Eraldo Ciangherotti, pur essendo in piena campagna elettorale, manifestava dubbi ed interrogativi ed annunciava un’interpellanza “perchè ho il timore di scoprire che non ci sia una volontà politica di acquisire la Gallinara”. E il sindaco a ribattere: “Anche questa volta Ciangherotti sbaglia indirizzo, dovrebbe sapere che non è il Comune, ma il governo tramite la Soprintendenza ad avere diritto alla prelazione”. E rincarava l’avv. Franco Vazio, parlamentare ingauno pidiessino, ex vice sindaco, già candidato sindaco: “Ho parlato col ministro, ha a cuore il caso Gallinara e sono certo della sua massima attenzione ed impegno”
IL COLPO DI SCENA O UNA BRUTTA FIGURA DELLA SOLITA POLITICA ?
Riporta l’articolo di SavonaNews che è stato ignorato, fino al momento in cui scriviamo (giovedi sera) dalle cronache locali( La Stampa esclusa) e IVG.it compreso che ha, tra l’altro, il suo direttore responsabile corrisponde dell’Ansa dalla provincia di Savona.
SAVONANEWS – “Nelle ultime settimane ha avuto ampio risvolto mediatico la scelta dei proprietari dell’Isola Gallinara, e degli immobili presenti sulla stessa, di cedere l’intero compendio ad un magnate ucraino”.
“In questi giorni stanno uscendo numerosi articoli su varie testate giornalistiche con i quali si riferisce che lo Stato ha esercitato la prelazione e che l’Isola diventerà pubblica. Fino ad ora la parte venditrice aveva ritenuto di non intervenire sui giornali ma oggi le imprecise e/o errate notizie apparse impongono, per dovere di verità e corretta informazione, alcune precisazioni“.
Ad affermarlo è l’avvocato Matteo Iato, legale novarese che rappresenta l’attuale proprietà dell’isola, che spiega: “Lo Stato italiano, e, più precisamente, il Ministero MiBACT, ha speso ben 8.013.952,48 euro per acquistare una ‘villa’ eretta negli anni ’60 dall’allora proprietario dell’isola e dunque priva di alcun particolare pregio storico. Non ha invece acquistato l’antico ‘Convento dei Benedettini’ questo sì, di elevato pregio storico né, soprattutto, l’Isola che è rimasta totalmente privata“. “Il consistente investimento dello Stato può praticamente paragonarsi a quello per l’acquisto di un appartamento in un condominio, senza l’acquisto del terreno circostante” ribadisce quindi il legale.
“L’isola, in sostanza, con le sue uniche peculiarità paesaggistiche e faunistiche, così come l’antico Convento dei frati, sono e rimarranno di proprietà privata e non di pubblico accesso e non potrà dunque essere liberamente visitata e percorsa nei suoi suggestivi sentieri. In compenso sono stati spesi oltre 8 milioni di euro prelevati dalle tasse dei cittadini, somma a cui dovrà aggiungersi altra ingente spesa relativa alle manutenzioni straordinarie per poter riavere servizi primari quali luce ed acqua ” aggiunge.
“Sebbene il diritto di prelazione dello Stato non sia mai stato posto in dubbio, anzi la vendita era stata preannunciata tramite gli Enti locali e poi regolarmente notificata, non appare comprensibile un esercizio del diritto solo parziale e non sull’intero compendio così da poter davvero rendere pubblica l’Isola e le sue bellezze” conclude il rappresentante dei proprietari.
IL SECOLO XIX IN PRIMA PAGINA
L’ISOLA ‘DESCRITTA’ DA GIANNI SOMMARIVA CHE HA VEDUTO LA SUA PICCOLA QUOTA DELLA SOCIETA’ PROPRIETARIA