16 Settembre 2016 – 16 Settembre 2020. Quel maledetto 16 settembre, in volo non autorizzato, in terra d’Albania. Sono già passati quattro anni dall’increscioso incidente che ha visto la distruzione del velivolo Piper PA 32 immatricolato I -ESSE in territorio d’Albania, per colpa di un pilota, professionista molto conosciuto nell’ambiente aeronautico, istruttore di volo. Ne sono scaturiti ingenti danni economici e di immagine per l’Aero Club di Savona e della Riviera Ligure. Per l’indotto ricettivo privato dei benefici derivanti dalla Scuola di Volo. In attesa di portare in giudizio alcuni “sciacalli” locali, procedere contro l’autore del presunto intrigo. L’appello, finora senza risultati, al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Conte, ai ministri competenti e al Presidente della Regione Liguria, Toti.
di Mauro G. Zunino
Tutto è rimasto, come allora, “congelato” da quella burocrazia che “infetta” molte nazioni e certamente tra le prime l’Albania.
Processo insabbiato o compromesso tra pilota e servizi non meglio identificati ?
Peggio la realtà della fantasia costruita intorno ai vari film in materia: l’abbinamento ci potrebbe stare tutto se non per il fatto che l’Aero Club di Savona e della Riviera Ligure, da quella famigerata giornata, per colpa di quel pilota, sempre quel professionista molto conosciuto nell’ambiente aeronautico, istruttore di volo, abbia causato un gravissimo danno materiale e d’immagine per il sodalizio.
Allo stato attuale ancora nessuna ripercussione, conosciuta, su di lui.
Con la giustificazione dell’attesa del giudizio da parte della corte Albanese, l’assicurazione nega il rimborso di quasi trecentomila euro all’Aero Club con il risultato che da quattro anni tutte le attività ne hanno pesantemente risentito e, in particolare, l’alta specializzazione dei piloti che il velivolo, punta di diamante della linea volo e della scuola, consentiva di far aggiungere ai giovani piloti futuri professionisti.
Quel “pilota” ha ripreso da quattro anni a operare professionalmente, chiaramente tenendosi ben alla larga dall’aeroporto di Villanova d’Albenga ed in particolare dalla Scuola di Volo ove era stato accolto amichevolmente, presentato da alcuni suoi ex collaboratori di tutto rispetto, per il mantenimento dei titoli aeronautici e l’ attività di volo dopo un periodo “delicato” della sua vita aviatoria, come industriale del settore che aveva perso tutto a seguito di una sciagura aeronautica per la quale aveva già pagato le competenze di corresponsabilità.
E’ noto, nell’ambiente aeronautico tra piloti ci si aiuta, in questo mondo si cresce spesso a contatto di gomito per ore negli angusti, ancorché fantastici, cocktip ; quando poi si è in trasferta le giornate trascorse insieme amalgamano ancor più; alcuni momenti di tensione nel volo, la responsabilità comune verso i passeggeri, i problemi quotidiani, fanno sì che si rimanga legati per anni ed a maggior ragione nell’ambiente militare.
Ma torniamo alla grottesca situazione della “storia”; interventi presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana; richieste di interessamento rivolte ai Presidenti del Consiglio ed ai Ministri, che si sono nel periodo succeduti, sino alla richiesta d’intervento del Capo dello Stato sono rimasti “lettera morta” salvo qualche lacunoso comunicato d’ufficio; solamente qualche impiegato dal Consolato a Tirana ha dimostrato disponibilità e si è adoperato per tenerci aggiornati, nei primi anni.
L’Aero Club d’Italia assente, a causa della situazione che ha visto il vertice dell’ente privo di linea di comando, senza Presidente, senza Consiglio, senza punti di riferimento negli ultimi cinque anni.
Ora con il ritorno dell’Arch. Leoni alla presidenza dell’ Aero Club d’Italia, contiamo su un amico del nostro sodalizio per sensibilizzare gli organi competenti ed essere aggiornati sulla situazione ed agire come opportuno.
Ne paga le conseguenze l’Aero Club e la sua Scuola di Volo? Certamente, ma più ancora tutti quegli allievi che arrivati al conseguimento della licenza di volo, sono stati costretti a dirigersi verso altre scuole di volo, fuori regione se non all’estero, per conseguire varie abilitazioni quali quella sul “velivolo complesso“, strumentale, vfr notturno, e quindi licenza commerciale.
Anche il territorio e tutto l’indotto hanno subito le gravissime conseguenze di quell’incidente; la permanenza dei giovani che arrivavano spesso da lontano per conseguire la licenza di volo in una delle scuole più affermate d’Italia, giovani che occupavano alloggi, pranzavano nei dintorni dell’aeroporto, acquistavano e portavano ai genitori i ricercati prodotti della zona contribuendo alla promozione del territorio, quei giovani che permettevano il traguardo delle 2.500 ore di volo annuali nelle quali oltre all’acquisizione del pilotare, contribuivano alla salvaguardia del territorio segnalando incendi, situazioni di traffico, inquinamento in mare delle navi, problemi di ricerca di dispersi ed aerei incidentati, come d’incidenti in montagna, valanghe etc.
Altro aspetto l’attesa della sentenza, oltre al recupero dei danni inerenti la perdita totale del velivolo dall’assicurazione, individuare le responsabilità per i ritardi nel giudizio con conseguenti danni economici per il sodalizio, chiarire alcuni aspetti legati all’immagine del sodalizio, portare in giudizio alcuni “sciacalli” locali, procedere contro l’autore della situazione, rivisitare le pagine di alcuni quotidiani e relative gratuite affermazioni, insomma recuperare almeno economicamente quanto per l’incivolo, Aero Club Savona e Riviera Ligure ha subito in termini economici e d’immagine con il supporto dello studio legale dell’avv.to Andrea Saccone che in questi anni è sempre stato al nostro fianco.
M.G.Zunino
APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ai Ministri dei Trasporti, Pubblica Istruzione, Sport e Turismo, al Presidente della Regione Liguria
Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica
Prof. Sergio Mattarella
Palazzo del Quirinale – Roma
Illustrissimo signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Illustrissimo Signor Ministro ai Trasporti
Ill.mo Signor Ministro alla Pubblica istruzione
Ill.mo Signor Ministro alla Sport e Turismo
Ill.mo Signor Presidente della Regione Liguria
p.c.
Spett.le A.N.I.A.
Associazione Imprese Assicuratrici.
Spett.le Aero Club d’Italia
Siamo consci del momento attraversato e della marginalità della nostra richiesta, tuttavia non vediamo altro percorso se non l’appellarci a Voi.
Dopo vari mesi d’immobilismo da parte delle istituzioni Albanesi, pur nel supporto del Consolato Italiano a Tirana, ci eravamo rivolti a Voi affinché per via diplomatica s’addivenisse ad una definizione giudiziaria in tempi accettabili dell’increscioso incidente occorso ad un velivolo in proprietà alla nostra scuola di volo.
Da quel 16 settembre 2016, la compagnia assicuratrice si trincera dietro l’attesa della sentenza per non pagare l’intera copertura derivante dalla perdita del velivolo.
Sono passati quasi quattro anni durante i quali, con grossi sacrifici da parte di alcuni soci, si è riusciti comunque a procedere pur riducendo le specialità della scuola, subendo una consistente ridimensionamento dell’attività turistica ma principalmente didattica e di mantenimento delle licenze di volo senza limitare i costi, purtroppo anche a ridurre il personale.
Gioco forza subiamo, di conseguenza, le pressioni degli istituti di credito, intravvediamo “sciacalli” attorno alla considerevole preda storica, consolidata, del sodalizio e della sua flotta, alle capacità operative al know out d’alto livello raggiunto.
Non chiediamo fondi, chiediamo un intervento affinché venga definita al più presto la situazione a livello giudiziario in Albania ed un intervento acchè la compagnia assicuratrice smetta d’arroccarsi sui codicilli delle polizze e provveda al saldo del dovuto del quale l’Aero Club è in legittimo antico credito, per colpa del quale, unitamente al momento dell’epidemia che tutti indistintamente colpisce, siamo sull’orlo della chiusura di una storica attività che dal 1949 opera, non certo per il semplice passatempo di benestanti piloti privati, bensi` con una scuola di volo che negli anni ha licenziato oltre seicento brevetti di volo consentendo a 142 giovani di trovare un’elevata professione in Italia ed all’estero; tra essi due piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale, Giovanni Adamini e Gian Battista Molinaro, vanto dell’Italia ed ancor prima della nostra Scuola di Volo, oltre, nella nostra provincia, Massimo Tammaro e Filippo Barbero entrati in Accademia.
Con sentiti ossequi Il Presidente Onorario Mauro G. Zunino
27 Aprile 2020
ARTICOLO DEL SECOLO XIX DEL 22 SETTEMBRE 2016