Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, a ‘Otto e mezzo’ di Lilli Gruber del 7 settembre: “In Liguria un accordo in extremis (Pd-M5S) era meglio non farlo…”. L’inviato speciale del suo giornale, Ferruccio Sansa, in aspettativa, ha deciso di candidarsi a Presidente della Regione Liguria e sfidare il collega Giovanni Toti. Don Paolo Farinella dalle colonne di la Repubblica: “Il candidato Presidente, Ferruccio Sansa, che io voterò, ha espresso la sua scelta per il No al referendum, sprezzante del rischio di alienazione di molti voti..”. Leggi infine: Come è finita con “i regali del faccendiere Nucera a politici e funzionari regionali’. Articolo di Marco Preve (candidato a Genova con Sansa) per Repubblica del 18 gennaio 2015.
Vittorio Coletti, imperiese Doc, linguista, sagace e lucido fustigatore della politica ligure, il 2 febbraio, nel suo spazio settimanale (su la Repubblica) titolava ‘Toti messo in castigo. Mai il governatore è apparso così personalmente debole e solo la concomitante storditaggine di Pd e M5S gli consente di galleggiare”. Ma oggi è dato non solo vincente, i sondaggi indicano un distacco bulgaro. Coletti: l’11 gennaio 2020 i media davano notizia della sua designazione da parte della Provincia di Imperia nel consiglio di indirizzo della ‘dimagrita’ Fondazione Carige.
Coletti è consigliere dell’Accademia della Crusca (un’istituzione italiana che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana) è docente universitario emerito. Ebbene ricordava nel pezzo di Repubblica: “La bacchettata di Rixi a Toti, quando gli ha imposto di dedicarsi seriamente alla Liguria e lasciar perdere le velleità politiche nazionali, è parsa un’umiliazione cocente per il nostro ambizioso governatore…Non c’è dubbio che la cosa che ha meglio funzionato in regione, forse l’unica, è lo staff personale della propaganda del Presidente, sempre pronto a ficcargli un elmetto in testa e a mobilitare il servizievole TG3 per far sapere ai liguri che Toti è ovunque…”. (Vedi a fondo pagina)
L’ARTICOLO DI DON FARINELLA / Verso il referendum: Le mie ragioni a sostegno del sì. “…… Tutti quelli del No parlano di crollo di rappresentanza….., ma il Parlamento attuale non è rappresentativo di alcuno, essendo stati nominati dai capi bastone con liste bloccate, vero obbrobrio antidemocratico e e anticostituzionale. La rappresentanza territoriale dovrebbe essere compito delle Regioni, ma se la Regione liguria è il nulla del niente non è colpa della Costituzione o del referendum, ma dei Liguri che hanno scelto persone incapaci e inadeguate. Perso che i senatori e i deputati non dovrebbero rappresentare i territori, ma l’intera Nazione, come prescrive l’articolo 57 della carta: Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. per questo sono più che sufficienti 400 Deputati e 200 Senatori (per me anche troppi)“. Vedi Stati Uniti ed altri paesi europei (Inghilterra, Germania, Francia).
Ancora Farinella: ” Se vince il No per i prossimi 70 anni non vi sarà più alcuna riforma, ma vincerà il Sì, e azzardo, con 70%…..”.
ARTICOLO DI VITTORIO COLETTI DEL 2 FEBBRAIO 2020
I REGALI DEL FACCENDIERE NUCERA NELL’ARTICOLO DI MARCO PREVE
L’IMPREDITORE DI CERIALE (negli anni ’80 consigliere comunale del Psi e per un breve periodo assessore, il papà era stato primo degli eletti per il Psi in consiglio comunale ad Albenga, un periodo di ‘segretario amministrativo’ delle Federazione provinciale e tra i finanziatori di Teardo presidente della Regione).
E’ AGLI ARRESTI DOMICILIARI A SAVONA DAL MARZO 2019 PER LA CONDANNA
sul crack del “Gruppo Geo”, che lui amministrava. Accusato di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta aggravata, oltre ad altri reati finanziari. E in gran parte scagionato dalle imputazioni più gravi, reati finanziari esclusi. Ogni sua proprietà è finita prima sotto sequestro, poi all’asta compresa la lussuosa villa dove abitava con la terza compagna Simona Musso. Con i figli, la mamma, la nonna ora centenaria, si era ‘rifugiato’ a Dubai fino a quando ha deciso di tornare in patria e consegnarsi all’autorità giudiziaria.
COLETTI IL 25 MAGGIO 2014, COMMENTAVA NEL SUO SPAZIO DOMENICALE SU REPUBBLICA:
LA DISCESA IN CAMPO DI SANSA JUNIOR….PARLA DEL BURLANDISMO COME SE FOSSE
LA VARIANTE LIGURE DEL BERLUSCONISMO E QUELLA DI SINISTRA DELLO SCAJOLISMO DI DESTRA
NON RIESCO A CREDERE POSSA ACCETTARE DI METTERSI CON GRILLO, SE LO FARA’, NON NE SARO’ TROPPO DISPIACIUTO…MA GRILLO HA RAGIONE: IL NOSTRO E’ IL PAESE IN CUI IL FASCISMO E’, SEMPRE E OGGI PIU’ CHE MAI, IN AGGUATO, IN INCUBAZIONE.