L’avv. Alessandro Garassini per due mandati presidente dell’Amministrazione provinciale di Savona, origini democristiane, poi pidiessine con ‘ammiccamenti’ alla Lega di Salvini e ora sicuramente battitore libero. Ha commentato e sscritto a proposito di un articolo del giornalista Sansonetti: “In Italia esiste una sola, vera lobby. Quella dei giudici. Non controllati da nessuno”.
ARTICOLO DI PIERO SANSONETTI SCRITTORE
PER TRE ANNI, FINO AL MARZO 2029, DIRETTORE DE ‘IL DUBBIO’

SCRIVE SIMONA GIANETTI – Piero Sansonetti racconta una storia nel suo giornale di cui era direttore. Facile facile, più che altro adatta a quelli che danno agli avvocati degli azzeccagarbugli perché’ farebbero delle eccezioni che comportano rinvii dei processi o chiederebbero il legittimo impedimento, magari come i travagliati direttori che poi, pur se lo sanno, non fanno notare, a beneficio delle modifiche di legge sul blocco prescrizione del suo amato ministro Bonafede, che il legittimo impedimento chiesto dal difensore non sospende la prescrizione. Poi invece capita che, nei processi in zona “altissimi”, dove si discute il disciplinare di un magistrato – leggasi un funzionario dello Stato che esercita il potere giudiziario in Corte d’Assise giudicando la eventuale condotta illecita altrui e comminando la somma pena della reclusione – la prescrizione non ci sia, però accada che sono sei anni che non chiudono un disciplinare che potrebbe – condizionale d’obbligo- togliere all’altissimo giudicando il suo ruolo di giudicante. Ecco qui il rinvio per legittimo impedimento e’ stato chiesto e l’udienza di luglio e’ andata a dicembre: legittima richiesta, ma forse a dicembre sarebbe opportuno valutare di dare un’idea al cittadino, che potrebbe in fieri essere giudicato dal giudicando – altrove giudicante- , di quando il giudicando sarà giudicato. Giusto per dare a Cesare quel che è’ di Cesare.
“Il Consiglio nazionale della magistratura ha deciso di rinviare nuovamente il procedimento disciplinare contro Ferdinando Esposito che attualmente esercita la funzione di giudice a Torino. Esposito ha passato molti anni come sostituto nella Procura di Milano, ai tempi di Edmondo Bruti Liberati e di Ilda Boccassini, dal 2009 al 2013, e in quegli anni abitava in un appartamento pare molto bello, al centro di Milano, che gli veniva pagato da un signore che era imputato dalla stessa Procura di Milano.
