Elfo Liguria, con i docenti Franco Laureri e Stefano Pezzini, giornalista pensionato, la tutor Daniela Righi, ha ‘promosso’ 12 futuri accompagnatori turistici (“…professionisti del turismo a supporto di Enti Locali, organizzazioni, aziende e territori per ampliare e destagionalizzare l’offerta turistica…”) promuovere le eccellenze enogastronomiche della piana ingauna e del suo entroterra, il patrimonio storico artistico e naturalistico di Albenga e dell’entroterra ingauno.
Non è chiaro se siano compre le ‘sagre’ per ogni gusto, specialità e ogni sorta di menù. Dove si ricorre spesso ai ‘fondi di magazzino’ dei grossisti e ai fornelli si alternano volenterosi. E si perchè il tema ‘inflazione sagre ed eventi’ definiti e enogastronomici che quest’anno subiscono le conseguenze della pandemia, ma forse in corner qualcuno si salva, non è questione da poco se si ha solo il tempo, la volontà e la passione alla trasparenza, confrontandosi con ristoratori e agricoltori di orto frutta. Lo scorso numero trucioli.it pubblicava l’annuncio in pompa magna della Regione del presidente Toti (”Via libera alle sagre gastronomiche per promuovere le eccellenze del territorio….”) e trucioli aggiungeva “per la gioia dei titolari di ristoranti, trattorie, osterie tornate di moda, esercizi pubblici…”.
E si perchè dalle ‘vere sagre’ degli anni ’50-’60 e primi anni ’70 si è passati a ‘sagropoli’. I soliti cialtroni politicanti o meno, nei ruoli pubblici o vertici associativi, da 30 anni, annunciano, come abbiamo già documentato, la necessità, sempre ‘urgente’, di disciplinare le sagre, per dare valore alle ‘specialità nostrane, prodotti tipici, della nostra terra e del nostro mare’, un aiuto concreto agli ultimi resistenti, invece si è scivolati sempre più in basso.
Negli ultimi due anni, abbiamo raccolto solo 137 menu di sagre e sarebbero da pubblicare (altro che valorizzazione dei prodotti tipici e specialità territoriali!), ma nell’ultimo anno (2019) nel ponente ligure si sono tenuti oltre 1300 ‘sagre ed eventi enogastronomici’. E’ questo il modo migliore per valorizzare il ‘marchio’ Riviera delle Palme e dei Fiori, l’entroterra ponentino (certamente utile, invece, per contribuire alle casse di associazione benefiche o enti, come Pro Loco, Pubbliche Assistenze, società sportive) ? Da esibire al turismo nazionale e straniero ? Attrarre l’interesse dei medi che non siano quelli locali, tra l’altro comprensibilmente interessati alla pubblicità e da qualche anno organizzare pagine promozionali che al massimo hanno come diffusione due province o la Liguria.
COMUNICATO STAMPA
#RIPARTIRE DAI PRODOTTI TIPICI TESTIMONIAL DEL TERRITORIO: ALBENGA LA CONSIGLIERA CALLERI IN VIDEOCONFERENZA CON I FUTURI ACCOMPAGNATORI TURISTICI
VIDEO CONFERENZA SULLA FASE 3 DEL RILANCIO TURISTICO CON UN BRAIN STORMING INCENTRATO SU PRODOTTI TURISTICI INNOVATIVI CHE SAPPIANO CONIUGARE LE RILEVANZE STORICO-ARTISTICHE E NATURALISTICHE DELLA “CITTA’ DELLE TORRI” CON LE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE DELLA PIANA E DELL’ENTROTERRA INGAUNO
Secondo studi di settore circa il 60% dei turisti italiani reputa fondamentale, per la propria scelta della meta turistica, la possibilità di vivere esperienze enogastronomiche. Ripartire dalle eccellenze agroalimentari per posizionare strategicamente la “Città delle Torri” nel segmento enogastronomico è stato l’oggetto del focus che ha visto protagonisti i futuri accompagnatori turistici Chiara Serra, Alessia Fera, Federico Bonelli, Jasmine Capponi, Giulia De Filippo, Giorgia Gallizia, Camilla Losno, Matteo Massolo, Emanuele Raimondo, Norma Viapiano, Alice Selvatico e Elvio Fognani del corso di qualifica per Accompagnatore turistico finanziato dal POR FSE Liguria 2014-2020 nell’ambito del programma Cultura 2 (ASSE 1, OBIETTIVO SPECIFICO 3), coordinati dal docenti Stefano Pezzini, Franco Laureri e dal tutor Daniela Righi.
L’analisi è partita dai rapporti italiani sui movimenti turistici legati alla cultura e all’enogastronomia che prevedevano ( prima del COVID 19) aumenti significativi per i due segmenti di mercato; per proseguire sullo studio dei casi di successo come quelli di Toscana, Umbria e Trentino, dove l’offerta integrate di cultura, natura, arte e cibo creano, quel “sentiment” capace di generare quell’effetto “engagement” che fa la differenza nella brand reputation di una destinazione turistica. Il focus è proseguito sull’utilizzo del content marketing e sull’uso strategico delle piattaforme social per integrare la comunicazione tradizionale.
Dalla videoconferenza è emerso come, nella scelta della meta del viaggio, il 59% dei turisti italiani valuta come importante o importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica e di esperienze tematiche. Sempre da ricerche importanti, nel segmento turistico del food&wine, la conferma che anche il turista lesiure, quello per intenderci delle spiagge liguri, è in cerca di esperienze enogastronomiche uniche. Infatti, i dati riportano di viaggiatori sempre più curiosi che cercano e domandanodegustazioni di prodotti tipici: dai mercati annonari (82%) ai bar e ristoranti storici (72%), dalle visite alle aziende agricole (62%) alle cantina (56%).
Di qui le proposte dei futuri accompagnatori turistici che vanno spaziano dal: remise en forme in vigna o tra le aromatiche liguri, ai siti di interesse naturalistico abbinati alla scuola di cucina ligure; per poi aprirsi a tutti i possibili prodotti legati al mondo del vino e dell’olio uniti alla straordinaria rete museale e alle rilevanze storico-artistiche a cielo aperto della città di Albenga.
Come ha evidenziato il tutor di E.L.Fo, l’Ente di formazione regionale incaricato di dare agli Accompagnatori turistici gli strumenti per creare prodotti da spendere sul mercato turistico, Daniela Righi: “I corsisti sono tutti in possesso di titolo di scuola media superiore, alcuni sono laureati e tutti hanno competenze linguistiche che spaziano dal tedesco, all’inglese, al russo e allo spagnolo; con abilità e conoscenze nel campo della valorizzazione del patrimonio storico-artistico, naturalistico e nell’utilizzo delle piattaforme social per la promozione di prodotti e servizi”.
Come sottolineano i docenti di Elfo Liguria, Stefano Pezzini e Franco Laureri: “Questi futuri professionisti del turismo andranno a supportare Enti Locali, organizzazioni, aziende e territori per ampliare e destagionalizzare l’offerta turistica, partendo dalla generazione di contenuti di valore supportati da campagne di social media marketing capaci di capitalizzare ai fini turistici il patrimonio di saperi e sapori dei prodotti tipici”.